sabato 31 dicembre 2016
Archeologia. La Sardegna antica nel cuore del Mediterraneo: un'intervista di Francesca Bianchi a Pierluigi Montalbano
La Sardegna antica nel cuore del Mediterraneo: un'intervista a Pierluigi Montalbano
di Francesca Bianchi
FtNews ha avuto il grande piacere di intervistare lo
scrittore Pierluigi Montalbano,
studioso di paleostoria che dirige il quotidiano di storia e archeologia e
organizza conferenze e incontri sulla storia della Sardegna. Presidente di
Honebu e relatore in ambito storico-archeologico in convegni, collabora con una
équipe su temi riguardanti la navigazione antica, i relitti sommersi del Bronzo
e del Ferro e i commerci fra Oriente e Occidente mediterraneo. Durante la
nostra conversazione, Montalbano ha parlato del suo ultimo libro e di alcuni
lavori pubblicati nel corso degli ultimi anni, spaziando dai commerci nel Mar
Mediterraneo durante l'età del Bronzo ai Fenici, dalla Sardegna nuragica ai
"Popoli del Mare".
Recentemente ha
dato alle stampe il libro "Porti e approdi nel Mediterraneo antico. Quando i Fenici
solcavano i mari", che prende in esame gli antichi
traffici commerciali dal punto di vista economico, l'analisi dei ritrovamenti e
dei reperti archeologici. Allo stato attuale degli studi, cosa si può dire
della storia umana, culturale e religiosa dei navigatori che 3000 anni fa si
muovevano nel Mediterraneo?
Ogni nuova ricerca
aggiunge tasselli al grande mosaico culturale che prese corpo nel “Lago
Mediterraneo”, inteso come culla di grandi civiltà antiche nel paesaggio
geografico mondiale. Oggi sappiamo che lo strumento più efficace di diffusione
di una cultura è la comunicazione scritta nelle sue varie forme: alfabeto
odierno, caratteri cuneiformi, pittogrammi, geroglifici e altri segni. Chi
possedeva la scrittura era in grado di raccontare una storia rendendola
immortale. Egizi, greci e latini riuscirono nell’intento regalando pagine della
loro storia ai posteri. Fu così che
giovedì 29 dicembre 2016
Archeologia della Sardegna: a Cagliari un ciclo di seminari dedicati alla Civiltà Nuragica.
Archeologia della Sardegna: a Cagliari un ciclo di seminari dedicati alla Civiltà Nuragica.
Buongiorno a tutti gli amici e lettori del quotidiano di storia e archeologia.
L'associazione culturale Honebu organizza per Gennaio un seminario di archeologia della Sardegna dedicato alla Civiltà Nuragica in 5 incontri serali il giovedì alle 19.
Domenica 1 Gennaio, gli iscritti sono invitati a partecipare a una visita guidata al Museo Archeologico di Cagliari.
Il costo del corso è di 60 euro in totale, compresa la visita guidata.
I soci Honebu avranno uno sconto del 20%. Le lezioni si svolgeranno nella sala conferenze di Cagliari / Pirri in Via Fratelli Bandiera 100 con inizio il 5 gennaio 2017.
Temi trattati:
1 nuraghi,
2 tombe di giganti,
3 bronzetti,
4 giganti di Monte Prama,
5 pozzi sacri e religiosità.
Per iscriversi mandare un messaggio a pierlu.mont@libero.it o chiamare il 3382070515.
L'evento è anche su facebook al link: https://www.facebook.com/events/1812309709031741/?notif_t=plan_user_associated¬if_id=1483027443358219
Buongiorno a tutti gli amici e lettori del quotidiano di storia e archeologia.
L'associazione culturale Honebu organizza per Gennaio un seminario di archeologia della Sardegna dedicato alla Civiltà Nuragica in 5 incontri serali il giovedì alle 19.
Domenica 1 Gennaio, gli iscritti sono invitati a partecipare a una visita guidata al Museo Archeologico di Cagliari.
Il costo del corso è di 60 euro in totale, compresa la visita guidata.
I soci Honebu avranno uno sconto del 20%. Le lezioni si svolgeranno nella sala conferenze di Cagliari / Pirri in Via Fratelli Bandiera 100 con inizio il 5 gennaio 2017.
Temi trattati:
1 nuraghi,
2 tombe di giganti,
3 bronzetti,
4 giganti di Monte Prama,
5 pozzi sacri e religiosità.
Per iscriversi mandare un messaggio a pierlu.mont@libero.it o chiamare il 3382070515.
L'evento è anche su facebook al link: https://www.facebook.com/events/1812309709031741/?notif_t=plan_user_associated¬if_id=1483027443358219
Archeologia. Insediamento di 3500 anni fa scoperto in Messico
Archeologia. Insediamento di 3500 anni fa scoperto in Messico
Ceramiche precolombiane, scheletri umani e resti di dimore e
aree cerimoniali sono parte di quanto gli archeologi hanno riportato alla luce
in dieci lunghi anni di esplorazioni e di ricerche a Tepoztlan, nello stato del
Morelos. Questi ritrovamenti testimoniano un insediamento più antico rispetto a
quelli scoperti fino ad ora, che si può far risalire al 1500 a.C. Questa data è
antecedente a quello che si pensava fosse l’insediamento più antico, ossia
quello di un distaccamento dei
domenica 25 dicembre 2016
Archeologia. Una città nuragica a Dorgali: Serra Orrios. Cosa distingue una città da un villaggio?
Archeologia. Una città nuragica a Dorgali: Serra Orrios. Cosa distingue una città da un villaggio?
di Pierluigi Montalbano
Scavato da Doro Levi nel 1936, l’insediamento conta oltre 70
capanne in basalto, alcune isolate, altre riunite a gruppi intorno ad un
cortile centrale, separate da strette viuzze. Un recinto megalitico racchiude due
tempietti a megaron e la capanna delle riunioni. I vani di pianta circolare
sono costruiti da muri a secco disposti su filari irregolari. Vari isolati gravitano
su un cortile di disimpegno con pozzi e cisterne. I manufatti ceramici testimoniano
una frequentazione dal 1600 a.C. Abbiamo vasetti di tradizione Bonnannaro e
tegami decorati a pettine, olle a colletto cilindrico con anse a gomito
rovesciato, ciotole carenate ed emisferiche, brocche askoidi decorate da
scanalature e da motivi a spina di pesce. Numerosi strumenti per la lavorazione
dei
sabato 24 dicembre 2016
Miti, tradizioni e leggende: La corona di Mitra, l’aureola di Gesù, la luce del sole e la festa di Natale
Miti, tradizioni e leggende: La
corona di Mitra, l’aureola di Gesù, la luce del sole e la festa di Natale
di
Sabina Marineo
Al primo sguardo
sembrerebbero due estremi: lo splendore luminoso del giorno e il chiarore
argenteo della luna d’inverno, il trionfo della natura illuminata dai raggi del
sole e il silenzio freddo dell’Avvento, quello denso di timore sacro che
accompagna la nascita divina. Eppure alle radici del Natale c’è proprio una
festa dedicata al sole, al Sol invictus, l’astro invitto e quindi anche
invincibile, quello che sempre sconfiggerà la tenebra, la luce della notte per gli
iniziati ai misteri sacri. Da festa pagana del Sole a commemorazione della
nascita di Gesù.
Il sole
affascina l’umanità dall’alba dei tempi, e il motivo è ovvio. Senza il sole,
così come senza l’acqua, non ci sarebbe vita sul pianeta. Al suo splendore rosso-dorato
è contrapposto il fievole chiarore lunare. Sol e Luna,
due elementi di primaria importanza negli scritti alchemici. Giorno e notte.
Caldo e freddo. Maschile e femminile, per quanto in altri idiomi il ruolo
maschile spetti alla
giovedì 22 dicembre 2016
Archeologia. In Sardegna, la Civiltà Nuragica espresse i più grandi maestri dell'architettura mondiale nell'età del bronzo.
Archeologia. In Sardegna, la Civiltà Nuragica espresse i più grandi maestri dell'architettura mondiale nell'età del bronzo.
di Pierluigi Montalbano
di Pierluigi Montalbano
Nella bella età dei nuraghi, a partire dal Bronzo Medio, in
Sardegna si sviluppò una ricerca che interessò varie discipline legate
alla realizzazione di edifici in pietra strutturati in modo da rispondere alle
esigenze delle comunità che decise di costruirli. Veri e propri palazzi, alti
fino a 27 metri, come nel caso del Nuraghe Arrubiu di Orroli. Secondo il
materiale disponibile nel territorio, i maestri costruttori utilizzarono calcari,
basalto, arenaria, marna, trachite, scisto, ossia tutti i materiali da
costruzione che potevano durare nel tempo. Secondo le necessità del tempo, ogni
comunità sceglieva i luoghi di costruzione e le funzioni degli edifici, e
predisponeva una filiera di attività che andavano dalla ricerca della pietra al
trasporto, alla lavorazione e al
lunedì 19 dicembre 2016
Archeologia. Oltre il fiume Oceano: Uomini e navi romane alla conquista della Britannia. Un articolo di Attilio Mastino.
Archeologia. Oltre il fiume Oceano: Uomini e navi romane alla conquista della Britannia. Un articolo di Attilio Mastino, in occasione della presentazione al MUT- Museo della Tonnara di Stintino del libro di Cristiano
Bettini
sabato 17 dicembre 2016
Archeologia. In Sardegna il vino più antico? Probabilmente non è così. Viticoltura e vinificazione: breve sintesi su primati e falsati primati
Archeologia. In Sardegna il vino più antico? Probabilmente non è così.
Viticoltura e vinificazione: breve
sintesi su primati e falsati primati
di Marina Clissa.
In riferimento a una serie di articoli giornalistici nei quali si indica la Sardegna come sede del vitigno più antico del Mediterraneo Occidentale, vorrei proporre ai lettori le riflessioni dell’archeologa Marina Clissa. Tutto ha inizio quando l'equipe archeobotanica del Centro Conservazione Biodiversità (CCB), guidata dal professor Gianluigi Bacchetta, ha rinvenuto oltre 15000 semi di vite, perfettamente conservati in fondo a un pozzo (Sa Osa - Cabras) che fungeva da paleo-frigorifero per gli alimenti. Questi semi non carbonizzati, di consistenza molto vicina a quelli freschi reperibili da acini raccolti da piante odierne, grazie alla prova del Carbonio 14 sono stati datati intorno al XIII-XII secolo a.C., età del bronzo medio e periodo di massimo splendore della civiltà Nuragica. Lo studioso, secondo un articolo a firma Monica Rubino, sul giornale "La Repubblica", ha avanzato l'ipotesi che in Sardegna la coltivazione della vite non sia stata un fenomeno d'importazione, bensì autoctono. Sino a oggi, i dati archeobotanici e storici attribuivano ai Fenici, che frequentavano l’isola dal
mercoledì 14 dicembre 2016
Archeologia. Egitto, scoperta la "tomba" di una barca reale. E’ stata portata alla luce dagli archeologi una lunga camera decorata con incisioni di battelli. La funzione era di ospitare la barca funebre di un faraone della XII dinastia
Archeologia. Egitto, scoperta la
"tomba" di una barca reale. E’ stata portata alla luce dagli
archeologi una lunga camera decorata con incisioni di battelli. La funzione era
di ospitare la barca funebre di un faraone della XII dinastia
di
A.R. Williams
Sotto le sabbie dorate a ovest
del Nilo, nell'antico sito sacro di Abydos, gli archeologi hanno fatto una
straordinaria scoperta: un'intera flotta di navi incise sui muri interni di una
lunga camera ipogea, costruita con mattoni di fango, e risalente circa al 1.840
a.C.
La struttura fa parte del complesso funerario del faraone Sesostri III, della XII dinastia. Questa scoperta unica rivela nuovi dettagli su come si svolgevano i riti funebri degli antichi sovrani. Suggerisce inoltre che in questo luogo venisse ancora seguita un'antica tradizione di sepoltura che presto sarebbe svanita, rimpiazzata da pratiche funerarie più alla moda. La struttura sotterranea è stata notata per la prima volta tra il 1901 e il 1902, quando l'archeologo inglese Arthur Weigall trovò una copertura con la volta a botte, la parte superiore dei muri interni e un primo scorcio delle decorazioni. Ma quando la sua squadra provò a scavare, un crollo nella parte centrale della
La struttura fa parte del complesso funerario del faraone Sesostri III, della XII dinastia. Questa scoperta unica rivela nuovi dettagli su come si svolgevano i riti funebri degli antichi sovrani. Suggerisce inoltre che in questo luogo venisse ancora seguita un'antica tradizione di sepoltura che presto sarebbe svanita, rimpiazzata da pratiche funerarie più alla moda. La struttura sotterranea è stata notata per la prima volta tra il 1901 e il 1902, quando l'archeologo inglese Arthur Weigall trovò una copertura con la volta a botte, la parte superiore dei muri interni e un primo scorcio delle decorazioni. Ma quando la sua squadra provò a scavare, un crollo nella parte centrale della
sabato 10 dicembre 2016
I riti di iniziazione e di passaggio, cerimonie pubbliche che simboleggiano l'ingresso di un individuo in un nuovo status.
I riti di
iniziazione e di passaggio, cerimonie pubbliche che simboleggiano l'ingresso di un individuo in un nuovo status.
In tutte le
società antiche il passaggio dall’età infantile a quella adulta rivestiva una
grande importanza, perché attraverso i riti di passaggio o iniziazione, la
comunità riconosceva gli individui appartenenti ad essa e la loro veste
sociale. Per poter far parte di una comunità l’individuo doveva dimostrare di
condividerne i valori culturali e sociali, alcuni di essi legati alla classe
d’età e allo status, altri erano assoluti ed uguali per tutti i membri del
gruppo. I riti di passaggio consistono in cerimonie pubbliche che hanno la
funzione di mostrare alla comunità che l’individuo, o una classe di individui,
ha acquisito determinate conoscenze e che quindi da quel
giovedì 8 dicembre 2016
Archeologia. I Misteri Eleusini, riti religiosi di iniziazione che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell'antica città greca di Eleusi. Su essi Cicerone affermò: sono la conoscenza del principio della vita e la speranza di una felice sopravvivenza dopo la morte
Archeologia. I Misteri Eleusini, riti religiosi di iniziazione che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell'antica città greca di Eleusi. Su essi Cicerone affermò: sono la conoscenza del principio della vita e la speranza di una felice sopravvivenza dopo la morte
di Attilio Quattrocchi
I più famosi misteri greci
furono quelli che si celebravano a Eleusi, una città di origine micenea le
cui remote tradizioni religiose vennero nel tempo progressivamente integrate
con quelle della vicina città di Atene. Eleusi, distante appena una ventina di
chilometri dalla più potente città dell’Attica, fu celebre in tutta l’antichità
per il santuario di Demetra e Kore, costruito sull’estremità
sud-orientale dell’acropoli sin dal 1500 circa avanti Cristo, periodo a cui si
deve già riferire la costruzione del telesterion, la sala destinata alle
iniziazioni misteriche. Parzialmente distrutto durante le guerre
persiane, il tempio fu ricostruito da Cimone (480-450 a.C.), ampliato da
Pericle e dai Romani, fu saccheggiato e chiuso dai Cristiani con l’editto di
Teodosio (381 d.C.) e distrutto definitivamente da Alarico nel 396 d.C. È stato
riportato alla luce con scavi archeologici intrapresi dal 1817. Tale era la
fama dei misteri di Eleusi che Pausania affermò:
domenica 4 dicembre 2016
Honebu. I simboli ancestrali della religiosità in Sardegna in una mostra di pittura che sarà inaugurata a Cagliari, Giovedì 8 Dicembre alle 18.30.
Honebu. I simboli ancestrali della religiosità in Sardegna in una mostra di pittura che sarà inaugurata a Cagliari, Giovedì 8 Dicembre alle 18.30.
L'Associazione Culturale Honebu, nei locali della sua sede di
Pirri - Cagliari in Via Fratelli Bandiera 100, ospiterà la nuova tappa della
Mostra Personale di Mariarosaria Spina "Retablo - Luce e Rinascita" a
cura di Rossana Corti.
L'inaugurazione avverrà Giovedì 8 dicembre 2016 alle ore 18:30 alla presenza dell'Assessora al Turismo del Comune di Cagliari Marzia Cillocu, con il presidente di Honebu Pierluigi Montalbano e la curatrice della Mostra Rossana Corti.
La personale pittorica di Mariarosaria Spina si sviluppa attraverso una serie di opere di medio e medio-piccolo formato che si irradiano intorno all'imponente struttura del retablo a sette elementi alto quasi 4 metri. Tutte le opere a olio esposte narrano dello scontro tra Luce e Tenebre nel
L'inaugurazione avverrà Giovedì 8 dicembre 2016 alle ore 18:30 alla presenza dell'Assessora al Turismo del Comune di Cagliari Marzia Cillocu, con il presidente di Honebu Pierluigi Montalbano e la curatrice della Mostra Rossana Corti.
La personale pittorica di Mariarosaria Spina si sviluppa attraverso una serie di opere di medio e medio-piccolo formato che si irradiano intorno all'imponente struttura del retablo a sette elementi alto quasi 4 metri. Tutte le opere a olio esposte narrano dello scontro tra Luce e Tenebre nel
venerdì 2 dicembre 2016
Archeologia. Il popolo di bronzo: i sardi, 3000 anni fa, rappresentarono i loro guerrieri e i loro sacerdoti nei celebri bronzetti nuragici.
Archeologia. Il
popolo di bronzo: i sardi, 3000 anni fa, rappresentarono i loro guerrieri e i
loro sacerdoti nei celebri bronzetti nuragici.
Studi di Angela Demontis
Studi di Angela Demontis
Potrebbe
capitarvi, in giro per la Sardegna, di esservi imbattuti in una mostra
itinerante presso i musei nella quale un’artista sarda, Angela Demontis, ha ricostruito a dimensione reale armi, utensili e l’abbigliamento
dei bronzetti nuragici, dando ai modelli proporzioni umane, così da offrire ai
visitatori le meraviglie e i segreti rimasti per secoli nello scrigno delle
nostre nonne. Oggi questi personaggi sono visibili nella mostra permanente a
Cagliari, nel Palazzo Regio del quartiere storico Castello. Una mostra unica nel suo genere che ha attirato
l'attenzione dei visitatori e il riconoscimento del mondo accademico. Tutti
gli elementi esposti sono stati studiati e riprodotti riportando a proporzione umana
i particolari visibili sui bronzetti. Un connubio tra
giovedì 1 dicembre 2016
Archeologia: Attività Associazione Honebu per Dicembre 2016
Archeologia: Attività Associazione Honebu per Dicembre 2016
Buongiorno,
sono lieto di invitarvi alle attività organizzate nella nuova sala Honebu programmate per Dicembre, per le quali ho allegato la locandina.
sono lieto di invitarvi alle attività organizzate nella nuova sala Honebu programmate per Dicembre, per le quali ho allegato la locandina.
Inizieremo Venerdì 2 Dicembre, come di consueto alle ore 19, nella nostra nuova sala conferenze in Via Fratelli Bandiera 100 a Cagliari / Pirri con l'ingegnere Massimo Rassu che ci racconterà le vicende dei Templari in Sardegna.
Venerdì 9 Dicembre ospiteremo l'archeologa Emina Usai che ci racconterà la storia e l'archeologia di Monte Arci.
Venerdì 16 Dicembre sarà nostro ospite Sandro Mezzolani che ci racconterà la Storia delle miniere in Sardegna.
Venerdì 23 Dicembre parleremo della Sardegna Romana con l'archeologo Carlo Tronchetti.
Per le feste di fine anno abbiamo in programma una serie di feste sociali e momenti di convivialità: assaggeremo ciò che i soci Honebu prepareranno per celebrare il Natale e tutte le feste fino alla befana del 6 Gennaio. Saranno incontri dedicati al divertimento e alla socializzazione per i quali siete tutti invitati a collaborare liberamente con idee e prodotti enogastronomici.
Per quanto riguarda le attività esterne, abbiamo organizzato una visita guidata al Museo Archeologico di Cagliari per Domenica 4 Novembre, e una giornata dedicata alla Civiltà Nuragica per Domenica 11 Novembre a Suelli. In occasione della manifestazione Saboris Antigus siamo stati invitati a partecipare alla giornata dedicata alla Civiltà Nuragica durante la quale avremo una "tavola rotonda" sull'età nuragica alle ore 10 in aula consiliare e, a seguire, alla visita guidata dei monumenti nuragici del territorio: Nuraghe Piscu e Tomba di Giganti Pranu Siara, verso le ore 11.30. Al termine ci sarà la degustazione dei prodotti locali e una festa pomeridiana organizzata dalla ProLoco.
Partecipati numerosi, a tutte le attività, più siamo più ci divertiamo.
Un abbraccio a tutti voi, vicini e lontani,
Un abbraccio a tutti voi, vicini e lontani,
martedì 29 novembre 2016
Il vampiro: una creatura macabra sempre attuale. Dracula e la preistoria dei vampiri europei
Il vampiro: una creatura macabra sempre attuale.
Dracula e la preistoria dei vampiri europei
di Greta Fogliani
di Greta Fogliani
Oggi più che mai si sente
parlare di vampiri. Tutta "colpa" di Stephenie Meyer che, con la sua
fortunata saga di Twilight ha riportato in auge queste creature macabre,
misteriose e affascinanti.
Non voglio qui parlare del
successo dei vampiri degli ultimi anni, e nemmeno del primo vero e proprio
vampiro letterario, identificato con il celeberrimo Dracula nato dalla mente
irlandese di Bram Stoker. Ciò che mi propongo, invece, è ripercorrere le
origini di queste creature, i cui precursori esistevano già nel mondo antico
europeo. Generalmente, l'elaborazione del concetto di
domenica 27 novembre 2016
Archeologia. La tomba di giganti Is Concias, a Quartucciu.
Archeologia. La tomba di giganti Is Concias, a Quartucciu.
di Pierluigi Montalbano
di Pierluigi Montalbano
Da Cagliari, al km 20 della
SS 125, si svolta a destra a Piscina Nuxedda, e si prosegue per circa 6 km sui
monti “Sette Fratelli” tenendosi sulla destra lungo una salita, asfaltata, fino
a raggiungere il luogo sacro, a 350 metri s.l.m. La monumentale Tomba di Giganti Is Concias è interamente
costruita in granito e misura 16 metri dal portello all’abside. Ben conservata
dopo 3500 anni dalla sua costruzione da parte di una comunità nuragica locale, presenta
una facciata costruita con grossi massi sbozzati e sovrapposti a filari. Il
corridoio funerario, lungo oltre 8 metri, presenta la
giovedì 24 novembre 2016
Archeologia. La cultura di Bonnannaro, l'alba della civiltà nuragica (Corona Moltana e Sant'Iroxi).
Archeologia. La cultura di Bonnannaro, l'alba della civiltà nuragica (Corona Moltana e Sant'Iroxi).
di Pierluigi Montalbano.
La cultura di Bonnanaro inizia
intorno al 1800 a.C., un momento che si può considerare come l’alba della
Civiltà Nuragica. Prende il nome dal paese dove, a fine Ottocento, gli
archeologi trovarono tracce di frequentazione da parte di genti ancora legate
alla tradizione campaniforme, pur con la variabile della mancanza di
decorazione nei vasi. Sono ceramiche lisce, eleganti, a volte dotate di anse a
gomito o a forma di ascia, simili a quelle della cultura di Polada, diffusa in
gran parte dell’Italia Settentrionale e anch’essa fortemente influenzata dalla
cultura del Vaso Campaniforme sia dal punto di vista insediativo sia da quello
dell’armamentario e del corredo funerario.
Gli archeologi hanno diviso in
due periodi la cultura di Bonnannaro: Corona Moltana e Sant’Iroxi. Inizialmente
è presente nella Nurra e nel
martedì 22 novembre 2016
Archeologia. L'uomo nella preistoria: La nascita della religione e i primi templi.
Archeologia. L'uomo nella preistoria: La nascita della religione e i primi templi.
di Pierluigi Montalbano
Per
centinaia di migliaia di anni l’uomo si è evoluto lentamente: sopravviveva
cacciando e accumulando provviste. Poi, al termine dell’ultima glaciazione,
l’evoluzione subisce una brusca accelerata. Nel corso degli ultimi 10 millenni,
l’uomo passa dall’Età della Pietra allo sbarco sulla Luna. Che cosa causò un
cambiamento così radicale delle abitudini di vita? Andare sulla Luna non è
stato un avvenimento che ha cambiato il nostro modo di vivere. La scintilla che
determinò l’evoluzione è stata l’idea di coltivare la terra per produrre
alimenti. Si è passati a un’economia produttiva. L’agricoltura ha permesso
all’uomo di diventare stanziale, di sviluppare relazioni sociali, ideare le
religioni e costruire templi e città. Senza dover cacciare per nutrirsi, l’uomo
aveva il tempo per pensare, inventare e uscire dall’Età della Pietra. La
Turchia, da sempre, è il
sabato 19 novembre 2016
Archeologia. La metallurgia in Sardegna in epoca preistorica
Archeologia. La metallurgia in
Sardegna in epoca preistorica
di Pierluigi Montalbano
di Pierluigi Montalbano
Il metallo fa la sua prima apparizione in Sardegna nella
cultura di Ozieri: un pugnale e alcune verghe di rame dai fondi di capanna del
settore F da Cuccuru Arrius di Cabras e un paio di anelli d'argento dalla tomba
V della necropoli di Pranu Muttedu di Goni. La
comparsa del metallo e l'inizio della metallurgia è un fatto che sembra essersi
verificato contemporaneamente in Sardegna, in Corsica ed in Sicilia dove le
prime scorie di rame, ancora aderenti alla parete di un crogiuolo, sono state
raccolte nello strato di Diana sull'Acropoli di Lipari.
È ragionevole ritenere che anche nelle isole si sia
verificato un profondo rivolgimento economico con un radicale cambiamento degli
equilibri consolidati che ha ovunque segnato il passaggio dal
mercoledì 16 novembre 2016
Corso di Geologia da Honebu, a Cagliari, a cura di Luigi Sanciu e Nicola Dessì.
Corso di Geologia da Honebu, a Cagliari, a cura di Luigi Sanciu e Nicola Dessì.
Il corso, organizzato in 3
lezioni più escursione finale, introdurrà i partecipanti nel mondo della
geologia, con riferimento particolare alla storia geologica della Sardegna.
Dalle nozioni basilari (rocce, minerali, fossili...) si passerà a studiare i fenomeni
(orogenesi, eruzioni vulcaniche, terremoti, alluvioni) che in più di 500
milioni di anni hanno plasmato la nostra Isola. Le lezioni mirano non tanto a
dare esclusivamente nozioni scientifiche, quanto a far guardare con occhi
diversi un territorio, sia esso naturale sia antropizzato. Il “salto”
nell’archeologia, con l’archeologo Nicola Dessì, arricchisce l'offerta didattica per
completare un primo percorso, in quanto la conoscenza del territorio, e il saper
leggere determinati segni, ha inciso in maniera determinante nello
sviluppo delle prime civiltà. Per partecipare non occorre avere basi della
materia, in quanto il corso è rivolto a tutti, dai semplici appassionati, a chi
potrebbe usare queste nozioni nella professione (guide turistiche/guide
ambientali escursionistiche). Inoltre, faremo chiarezza nella terminologia
più comunemente utilizzata dalla stampa, e non solo, per descrivere fenomeni e
catastrofi naturali. Queste ultime sono sempre attuali, ma hanno radici antiche. Non mancherà, in quest’ottica, una parte dedicata ai famosi
tsunami.
Per iscrizioni Te. 3382070515 (Pierluigi Montalbano) - 333354271 (Luigi Sanciu)
Date e orari delle lezioni:
26 Novembre, 10 Dicembre, 17 Dicembre dalle 18,30 alle 20
Sede: Associazione Culturale Honebu, via Fratelli Bandiera 100 Pirri (CA)
Quota di partecipazione: 60 €
Per iscrizioni Te. 3382070515 (Pierluigi Montalbano) - 333354271 (Luigi Sanciu)
Date e orari delle lezioni:
26 Novembre, 10 Dicembre, 17 Dicembre dalle 18,30 alle 20
Sede: Associazione Culturale Honebu, via Fratelli Bandiera 100 Pirri (CA)
Quota di partecipazione: 60 €
domenica 13 novembre 2016
Acqua, un bene prezioso per l'umanità. Venerdì 18 Novembre alle 19, incontro con il Prof. Antonio Vernier, da Honebu. Racconterà la sua esperienza in nei villaggi dell'Altopiano Etiopico.
Acqua, un bene prezioso per l'umanità. Venerdì 18 Novembre alle 19, incontro con il Prof. Antonio Vernier, da Honebu. Racconterà la sua esperienza in nei villaggi dell'Altopiano Etiopico.
Antonio Vernier, presidente del Club Unesco di Cagliari e professore ordinario di Geologia applicata presso la facoltà di Ingegneria di Cagliari, dal 1983 al 2007 ha svolto attività di ricerca in Etiopia dirigendo una squadra di specialisti del settore idraulico per risolvere i problemi connessi a un ottimale approvvigionamento idrico per migliorare le condizioni di vita di intere comunità. Ciò ha comportato una riorganizzazione dei villaggi per dare a ciascuno dei suoi componenti, o a gruppi di essi, delle importanti mansioni riguardo i problemi che potevano insorgere nel corso delle attività giornaliere. La vita di quei territori ruota intorno alla disponibilità dell'acqua e Vernier, affascinato dal territorio e dalla predisposizione dei locali nell'apprendimento delle soluzioni ai problemi idrogeologici, ha deciso di scrivere due testi per raccontare le sue esperienze etiopiche. In questi libri illustra usi, costumi e tradizioni dei locali, intrecciando con un sapiente fil rouge il lavoro di individuazione, raccolta e distribuzione del prezioso liquido attraverso la collaborazione con gli abitanti dei villaggi. Nella sua permanenza ha svolto un intenso programma di istruzione in materia idrogeologica che ha consentito alle comunità di acquisire le competenze necessarie per operare autonomamente sulle questioni legate all'acqua. Lo incontreremo Venerdi 18 Novembre alle 19, da Honebu, nella nuova sala conferenze di Via Fratelli Bandiera 100 a Cagliari/Pirri. Ingresso libero. Sono gradite le condivisioni.
Antonio Vernier, presidente del Club Unesco di Cagliari e professore ordinario di Geologia applicata presso la facoltà di Ingegneria di Cagliari, dal 1983 al 2007 ha svolto attività di ricerca in Etiopia dirigendo una squadra di specialisti del settore idraulico per risolvere i problemi connessi a un ottimale approvvigionamento idrico per migliorare le condizioni di vita di intere comunità. Ciò ha comportato una riorganizzazione dei villaggi per dare a ciascuno dei suoi componenti, o a gruppi di essi, delle importanti mansioni riguardo i problemi che potevano insorgere nel corso delle attività giornaliere. La vita di quei territori ruota intorno alla disponibilità dell'acqua e Vernier, affascinato dal territorio e dalla predisposizione dei locali nell'apprendimento delle soluzioni ai problemi idrogeologici, ha deciso di scrivere due testi per raccontare le sue esperienze etiopiche. In questi libri illustra usi, costumi e tradizioni dei locali, intrecciando con un sapiente fil rouge il lavoro di individuazione, raccolta e distribuzione del prezioso liquido attraverso la collaborazione con gli abitanti dei villaggi. Nella sua permanenza ha svolto un intenso programma di istruzione in materia idrogeologica che ha consentito alle comunità di acquisire le competenze necessarie per operare autonomamente sulle questioni legate all'acqua. Lo incontreremo Venerdi 18 Novembre alle 19, da Honebu, nella nuova sala conferenze di Via Fratelli Bandiera 100 a Cagliari/Pirri. Ingresso libero. Sono gradite le condivisioni.
mercoledì 9 novembre 2016
Archeologia: La mummia di Oetzi, l’Uomo di Similaun. Aspetti dell’iconografia delle statue-stele e dei massi incisi in Europa tra Eneolitico e antica età del bronzo - Confronti e convergenze con altre fonti archeologiche nell’ambito del bacino del Mediterraneo, di Gianluigi Carancini
Archeologia: La mummia di Oetzi, l’Uomo di Similaun. Aspetti dell’iconografia delle statue-stele e dei
massi incisi in Europa tra Eneolitico e antica età del bronzo - Confronti e
convergenze con altre fonti archeologiche nell’ambito del bacino del
Mediterraneo
di
Gianluigi Carancini
Fonte: Preistoria Alpina, 46 II (2012): 255-265
ISSN 0393-012575
© Museo delle Scienze, Trento 2012
Scopo principale di questo intervento è di ribadire
come, dallo studio del repertorio iconografico rappresentato - nell’Europa
protostorica del terzo millennio- dall’arte rupestre e dalle statue-stele,
sembri emergere una serie di riscontri e coincidenze con manifestazioni
presenti nello stesso periodo nel Vicino Oriente e in Egitto; si tratta, in
alcuni casi, di analogie troppo stringenti per non indurci a ritenere come
assai ragionevole l’ipotesi secondo la quale già nel terzo millennio,
indipendentemente dal profondo divario di livello di sviluppo
dell’organizzazione socio-economica e culturale tra le due aree, dovessero
esistere riferimenti precisi ad un
lunedì 7 novembre 2016
Archeologia, un’opportunità di sviluppo turistico: “Un futuro scritto 3000 anni fa”, di Cristian Mascia
Archeologia, un’opportunità di sviluppo
turistico: “Un futuro scritto 3000 anni fa”.
di Cristian Mascia
La necessità di creare i presupposti per
trattenere i giovani nella propria terra, e un’economia basata su solo tre mesi
di stagione balneare, portano all'esigenza di creare a un turismo esteso al
resto dell’anno. Oggi questo è possibile grazie al turismo archeologico, un
settore in continua crescita, con nuove teorie e scoperte che illuminano la
storia della Sardegna. A Gairo, in Ogliastra, la collaborazione tra cittadini,
amministrazione comunale e soprintendenza, iniziano a
giovedì 3 novembre 2016
Honebu, l'Associazione Culturale di Cagliari, apre una nuova sede e inaugura con l'archeologo Nicola Dessì.
Honebu, l'Associazione Culturale di Cagliari, apre una nuova sede e inaugura con l'archeologo Nicola Dessì.
Nella nuova sala conferenze Honebu, a Cagliari/Pirri, in Via Fratelli Bandiera 100, domani Venerdì 4 Novembre alle ore 19, sarà relatore l'archeologo Nicola Dessì che racconterà la Preistoria nel Sulcis. Honebu nassce il 10 Aprile 2015, come luogo d'incontro fra studiosi, artisti e appassionati per condividere conoscenze ed esperienze. L'Associazione svolge anche un'attività di divulgazione culturale e giornalistica attraverso il "Quotidiano di Storia e Archeologia",diretto da Pierluigi Montalbano, nel quale ogni giorno si pubblicano articoli sulla storia della Sardegna e aggiornamenti su eventi, campagne di scavo, scoperte archeologiche e rubriche scientifiche.
Con i suoi quasi due milioni di lettori in soli 5 anni di attività, il quotidiano si inserisce fra i più frequentati in Italia e conta mediamente 2000 visite al giorno.
La nuova sede Honebu sarà anche redazione del quotidiano.
Un cordiale saluto a tutti i lettori e un caloroso ringraziamento per l'affetto con cui ci seguite.
Nella nuova sala conferenze Honebu, a Cagliari/Pirri, in Via Fratelli Bandiera 100, domani Venerdì 4 Novembre alle ore 19, sarà relatore l'archeologo Nicola Dessì che racconterà la Preistoria nel Sulcis. Honebu nassce il 10 Aprile 2015, come luogo d'incontro fra studiosi, artisti e appassionati per condividere conoscenze ed esperienze. L'Associazione svolge anche un'attività di divulgazione culturale e giornalistica attraverso il "Quotidiano di Storia e Archeologia",diretto da Pierluigi Montalbano, nel quale ogni giorno si pubblicano articoli sulla storia della Sardegna e aggiornamenti su eventi, campagne di scavo, scoperte archeologiche e rubriche scientifiche.
Con i suoi quasi due milioni di lettori in soli 5 anni di attività, il quotidiano si inserisce fra i più frequentati in Italia e conta mediamente 2000 visite al giorno.
La nuova sede Honebu sarà anche redazione del quotidiano.
Un cordiale saluto a tutti i lettori e un caloroso ringraziamento per l'affetto con cui ci seguite.
mercoledì 2 novembre 2016
Archeologia della Sardegna. Civiltà Nuragica a Gairo, in Ogliastra. Convegno, dibattito e fusione di bronzetti dal vivo.
Archeologia della Sardegna. Civiltà Nuragica a Gairo, in Ogliastra. Convegno, dibattito e fusione di bronzetti dal vivo.
3 Novembre 2016, Giornata della Civiltà Nuragica in
Ogliastra. Il Comune di Gairo e la Proloco vi invitano a partecipare al
convegno sulla Civiltà Nuragica che si terrà presso la sala polifunzionale
"Rosa Cocco", in Piazza Melis.
L'evento inizierà alle 16.00 con il saluto del sindaco e della giunta, poi sarà la presidente della Proloco Rosa Demurtas ad accogliere il pubblico, si proseguirà alle 16.30 con la presentazione del libro "Porti e Approdi nel Mediterraneo Antico" scritto da Pierluigi Montalbano cui seguirà un dibattito e l'intervento dell'archeologo Nicola Dessì.
Alle 18:30 il maestro metallurgo Andrea Loddo realizzerà dal vivo alcuni bronzetti nuragici con la tecnica della fusione a cera persa.
L'evento inizierà alle 16.00 con il saluto del sindaco e della giunta, poi sarà la presidente della Proloco Rosa Demurtas ad accogliere il pubblico, si proseguirà alle 16.30 con la presentazione del libro "Porti e Approdi nel Mediterraneo Antico" scritto da Pierluigi Montalbano cui seguirà un dibattito e l'intervento dell'archeologo Nicola Dessì.
Alle 18:30 il maestro metallurgo Andrea Loddo realizzerà dal vivo alcuni bronzetti nuragici con la tecnica della fusione a cera persa.
Ingresso libero, sono graditissime le condivisioni.
Link dell'evento su facebook: https://www.facebook.com/events/1098585743529776/
lunedì 31 ottobre 2016
Archeologia. La preistoria in Sardegna. Le prime età dei metalli in Sardegna: le ricche genti della cultura del "Vaso Campaniforme".
Archeologia.
La preistoria in Sardegna. Le prime età dei metalli in Sardegna: le ricche
genti della cultura del "Vaso Campaniforme".
di Pierluigi Montalbano
di Pierluigi Montalbano
Eccoci giunti al racconto delle prime genti europee che si integrarono con i sardi per sfruttare i ricchi giacimenti minerari dell'isola. Questi nuovi arrivati portarono in Sardegna una serie di innovazioni in campo funerario e nel settore tecnologico, e costituirono, con la cultura Monte Claro, il substrato nel quale si formò la Civiltà Nuragica a partire dall'inizio del II Millennio a.C.
Fu il più interessante fenomeno culturale che offrì l’Europa preistorica. Costituito da un apporto iberico che miscelava le culture megalitiche pirenaiche e nord europee, prese nome dalla forma di
venerdì 28 ottobre 2016
Archeologia. La preistoria in Sardegna. Il passaggio fra l'età della pietra e l'età del rame: la "Cultura di Ozieri".
Archeologia. La preistoria in Sardegna. Il passaggio fra l'età della pietra e l'età del rame: la "Cultura di Ozieri".
di Pierluigi Montalbano
Le
“genti di Ozieri” crearono una cultura che durò circa mezzo millennio, a
cavallo fra età della pietra ed età del rame, fra il 3200 e il 2700 a.C. Nella
grotta San Michele, nome con cui è conosciuta questa cultura, furono trovate
tracce archeologiche significative durante le campagne di scavo del 1914 e del
1949, ad esempio vasi tripodi colorati con ocra rossa, finemente lavorati e
decorati con motivi geometrici incisi. Si tratta di eleganti ceramiche che
quelle antiche genti iniziarono a produrre grazie alle conoscenze acquisite
durante la frequentazione con altri popoli nell’ambito degli scambi commerciali
avviati sulle rotte navali per il trasporto dell’ossidiana sarda in altri
ambiti mediterranei. La presenza nell’isola di metalli come rame e argento, e l’avvio
di
martedì 25 ottobre 2016
Archeologia. La preistoria in Sardegna, le prime forme organizzate di popolamento: cultura Bonu Ighinu.
Archeologia. La preistoria in Sardegna, le prime forme organizzate di popolamento: cultura Bonu Ighinu.
di Pierluigi Montalbano
Le
genti di Bonu Ighinu risalgono all’inizio del IV Millennio a.C. e prendono il
nome da Mara, nel territorio sassarese, dove si trova Sa Ucca de Su Tintirriolu
(la bocca del pipistrello), una grotta nella quale furono trovati interessanti resti
archeologici. Questi gruppi umani furono i primi a utilizzare le cavità naturali come sepolcri dei
defunti, realizzando tombe di forma ovale e con soffitto a volta. Inizialmente praticavano l’agricoltura, ma vivendo vicini alle coste, certamente specializzarono qualche forma di pesca. Successivamente occuparono la piana di Oristano, nei pressi di Monte Arci, un territorio ricco di ossidiana, la preziosa pietra lavica utilizzata per realizzare utensili
taglienti. Le
domenica 23 ottobre 2016
Archeologia. Incontro con la Civiltà Nuragica a Portoscuso, Giovedì 27 Ottobre.
Archeologia. Incontro con la Civiltà Nuragica a Portoscuso, Giovedì 27 Ottobre.
L'Associazione Culturale "Rosa dei Venti" è lieta
di invitarvi alla conferenza di archeologia con lo studioso Pierluigi
Montalbano, dedicata alla Civiltà Nuragica, l'età d'oro della Storia della
Sardegna. Si svolgerà il 27 ottobre 2016 alle ore 16.30, presso la Sala Alcoa
nella Biblioteca Comunale di Portoscuso, in Via Enrico Fermi, 2.
Durante la serata, con l’ausilio di immagini e
filmati, saranno illustrate le tecniche costruttive dei nuraghi, la
localizzazione, le funzioni strategiche, politiche, economiche e religiose.
Prima del dibattito di chiusura ci sarà il tempo per parlare del territorio di
Portoscuso in età fenicia e punica.
Link facebook dell'evento: https://www.facebook.com/events/521420004722883/?active_tab=about
Link facebook dell'evento: https://www.facebook.com/events/521420004722883/?active_tab=about
Sono gradite le condivisioni. Ingresso Libero.
sabato 22 ottobre 2016
Archeologia. Il rito religioso funerario fenicio e punico: incinerazione e inumazione. Articolo di Piero Bartoloni
Archeologia. Il rito religioso
funerario fenicio e punico: incinerazione e inumazione
di Piero Bartoloni
Nel mondo fenicio e punico il rituale funebre era
caratterizzato da alcune pratiche che trovano i loro antecedenti nell’area del
Levante e che hanno origini riscontrabili fin dal Medio Bronzo e dunque fin
dagli inizi del secondo millennio a.C. L’ingresso nell’Età del Ferro nell’area
del Vicino Oriente viene sancito tra l’altro dall’utilizzo del rito funerario
dell’incinerazione, caratteristico dei popoli transumanti, che viene a
sostituire il rito dell’inumazione, proprio di tutta la regione fin dall’età neolitica.
Come era in uso fin dalle origini, in Fenicia le necropoli erano distanti dal
centro abitato di riferimento, talvolta anche oltre un chilometro. Eloquente è
il caso della necropoli di Tiro, ubicata in
giovedì 20 ottobre 2016
Atlantide…secondo Marco Bulloni esiste ancora. Un articolo di Gabriele Speranza.
Atlantide…secondo Marco
Bulloni esiste ancora.
di Gabriele Speranza.
Di fronte a un titolo come
"ho scoperto la vera Atlantide" il primo pensiero che viene è:
un'altra? Ecco un'altra ciarlataneria, di Atlantidi ne sono state scoperte già
tante, e nessuna convincente. Non ce ne serve proprio un'altra.
Per capire perché questo libro è diverso, bisogna ricordare come viene vissuto il mito di Atlantide. Il racconto di Platone contiene alcune cose credibili, altre straordinarie e al limite dell'incredibile, e altre che in realtà potrebbero riferirsi ad Atene poiché il confine tra le due descrizioni non è tracciato in modo chiaro. E gli appassionati del mito pretendono che una candidata a essere Atlantide contenga tutte le cose più incredibili, e nel modo in cui loro stessi le hanno estese così da renderle del tutto fantascientifiche. Il resto è irrilevante: se non c'è, non danneggia la candidatura.
Il luogo che Marco Bulloni ha scoperto non è così. Contiene molte delle cose più credibili, ed è credibile che quello che manca sia scomparso nei millenni che sono passati, ma non contiene nulla di
Per capire perché questo libro è diverso, bisogna ricordare come viene vissuto il mito di Atlantide. Il racconto di Platone contiene alcune cose credibili, altre straordinarie e al limite dell'incredibile, e altre che in realtà potrebbero riferirsi ad Atene poiché il confine tra le due descrizioni non è tracciato in modo chiaro. E gli appassionati del mito pretendono che una candidata a essere Atlantide contenga tutte le cose più incredibili, e nel modo in cui loro stessi le hanno estese così da renderle del tutto fantascientifiche. Il resto è irrilevante: se non c'è, non danneggia la candidatura.
Il luogo che Marco Bulloni ha scoperto non è così. Contiene molte delle cose più credibili, ed è credibile che quello che manca sia scomparso nei millenni che sono passati, ma non contiene nulla di
martedì 18 ottobre 2016
Archeologia. Chi erano i Fenici? Traffici commerciali e integrazione fra popoli nell’estremo occidente mediterraneo di 3000 anni fa.
Archeologia. Chi erano i Fenici? Traffici commerciali e
integrazione fra popoli nell’estremo occidente mediterraneo di 3000 anni fa.
Nel passaggio fra l’età del Bronzo e l’età del Ferro si nota
una proliferazione di rotte commerciali che collegano gli approdi disposti
nelle coste Mediterranee. Le aree interessate comprendono il Vicino Oriente,
Malta, la Sicilia nord-occidentale, la Sardegna, il Nord-Africa e la Penisola
iberica. Gli studiosi ipotizzano un cambio climatico che provocò una drastica
riduzione delle terre coltivabili con conseguente crisi alimentare. Il fenomeno
peggiorò intorno al 750 a.C. con la pressione assira delle terre del Vicino
Oriente che ridusse i terreni messi a coltura. In Occidente, soprattutto nelle
zone iberiche, ci fu una proliferazione di villaggi a sfondo agricolo e legati
alle attività di
venerdì 14 ottobre 2016
Honebu. Stasera a Cagliari conferenza sulla Civiltà Nuragica. Relatore Pierluigi Montalbano.
Honebu. Stasera a Cagliari conferenza sulla Civiltà Nuragica. Relatore Pierluigi Montalbano.
Si svolgerà questa sera, alle 19, nella sala Honebu in Via Fratelli Bandiera 100 a Cagliari / Pirri, la prima del ciclo di 5 conferenze di Pierluigi Montalbano sulla Civiltà Nuragica che lo studioso sardo replicherà nelle prossime settimane a Quartu Sant'Elena il 18 Ottobre alle 18 nell'aula magna dell'Unitre in Viale Colombo 169; a Soleminis il 26 Ottobre alle 17.30 al Centro Polifunzionale; a Portoscuso il 27 Ottobre alle 16.30 nella Sala Alcoa della Biblioteca in Via Fermi; a Cagliari il 29 Ottobre al tramonto nel corso di Invitas al Molo Ichnusa e il 3 Novembre a Gairo nella Sala Polifunzionale in Piazza Melis alle 16.
Tutte le serate sono a ingresso libero.
Si svolgerà questa sera, alle 19, nella sala Honebu in Via Fratelli Bandiera 100 a Cagliari / Pirri, la prima del ciclo di 5 conferenze di Pierluigi Montalbano sulla Civiltà Nuragica che lo studioso sardo replicherà nelle prossime settimane a Quartu Sant'Elena il 18 Ottobre alle 18 nell'aula magna dell'Unitre in Viale Colombo 169; a Soleminis il 26 Ottobre alle 17.30 al Centro Polifunzionale; a Portoscuso il 27 Ottobre alle 16.30 nella Sala Alcoa della Biblioteca in Via Fermi; a Cagliari il 29 Ottobre al tramonto nel corso di Invitas al Molo Ichnusa e il 3 Novembre a Gairo nella Sala Polifunzionale in Piazza Melis alle 16.
Tutte le serate sono a ingresso libero.
mercoledì 12 ottobre 2016
CNR: 14 mila anni fa, la fusione della calotta glaciale causò il brusco innalzamento del livello dei mari.
CNR:
14 mila anni fa, la fusione della calotta glaciale causò il brusco innalzamento
del livello dei mari.
Cnr,
Ogs e Ingv sono i protagonisti nella ricerca di frontiera in Artico con il
progetto Arca, finalizzato a comprendere meglio il sistema climatico e i suoi
cambiamenti investigando gli eventi estremi del passato e i processi che li
hanno generati.
Risale
a circa 14mila anni fa l’ultima grande fusione della calotta glaciale artica
che causò l’immissione negli oceani di grandi volumi di acque fredde e dolci,
alterando la circolazione oceanica e innescando uno sconvolgimento climatico e
ambientale fino alle zone tropicali. La conferma arriva dalle ricerche nell’ambito
del Progetto Arca, i cui risultati sono stati presentati presso la sede del
lunedì 10 ottobre 2016
Archeologia in Sardegna. L'acqua nelle architetture religiose della Civiltà Nuragica: edifici, riti e culti in pozzi sacri e fonti sacre. di Pierluigi Montalbano
Archeologia in Sardegna. L'acqua nelle architetture religiose della Civiltà Nuragica: edifici, riti e culti in pozzi sacri e fonti sacre.
di Pierluigi Montalbano
In assenza di fonti scritte, l’ideologia religiosa dei
nuragici è rilevabile dagli elementi materiali portati alla luce dagli
archeologi durante le campagne di scavo. Valori religiosi, gesti e formule alla
base dei culti e dei rituali sono ipotizzabili attraverso l’indagine di
architetture e manufatti che rivelano una netta distinzione dalle categorie
legate all’utile e alla quotidianità. Attraverso la comparazione degli elementi
di trasformazione e di conservazione, dei reperti di culto, dell’utilizzo degli
spazi e della variazione degli edifici (dei vivi e dei morti) si può
individuare il processo evolutivo di una comunità. Nell’arco cronologico che si
decide di esaminare, si possono notare le modifiche interne e le sollecitazioni
provenienti dall’esterno, così da avere un preciso quadro d’insieme della vita
di un
giovedì 6 ottobre 2016
Archeologia. Bronzetti nuragici e falsi d'autore
Archeologia. Bronzetti nuragici e falsi d'autore
di Pierluigi Montalbano
Tra le sculture bronzee realizzate 3000 anni fa (nel periodo di passaggio fra età del bronzo ed età del ferro) dai maestri artigiani sardi, troviamo guerrieri, sacerdoti, animali, oggetti miniaturizzati, e figure doppie come quelle delle immagini che vedete in questo articolo. La madre con bimbo in braccio, della quale esistono 4 versioni differenti, è una di queste caratteristiche realizzazioni. Rappresenta una Dea Madre, seduta in trono, che presenta alla comunità il futuro sovrano, come si evince dal pugnaletto a elsa gammata ben in evidenza nel petto. Si tratta di una figura già presente nella tradizione egizia con Iside che tiene in
di Pierluigi Montalbano
Tra le sculture bronzee realizzate 3000 anni fa (nel periodo di passaggio fra età del bronzo ed età del ferro) dai maestri artigiani sardi, troviamo guerrieri, sacerdoti, animali, oggetti miniaturizzati, e figure doppie come quelle delle immagini che vedete in questo articolo. La madre con bimbo in braccio, della quale esistono 4 versioni differenti, è una di queste caratteristiche realizzazioni. Rappresenta una Dea Madre, seduta in trono, che presenta alla comunità il futuro sovrano, come si evince dal pugnaletto a elsa gammata ben in evidenza nel petto. Si tratta di una figura già presente nella tradizione egizia con Iside che tiene in
lunedì 3 ottobre 2016
Archeologia. L’Isola del continente: L’Atlantide tra fantasia e storia, di Giovanni Ugas
Archeologia. L’Isola del continente: L’Atlantide
tra fantasia e storia.
di Giovanni Ugas
Atlantide: dall’Oceano al
Continente
1. Nel Timeo (24e-25a) Platone afferma: «…Narrano le scritture egizie che una volta i vostri cittadini di Atene posero freno a questa spaventosa ostilità (d’Atlantide) che invadeva tutta l’Europa e l’Asia, provenendo dal mare Atlantico. Allora infatti quel mare era navigabile e davanti a quell’imboccatura che voi chiamate colonne d’Ercole, aveva un’isola e quest’isola era più grande della Lybia e dell’Asia messe insieme; partendo da essa era possibile raggiungere le altre isole, e dalle isole tutto il continente opposto che si trovava intorno a quel Vero mare. Infatti, tutto ciò che è compreso nell’imboccatura di cui vi ho parlato appare come un porto caratterizzato da una stretta entrata. Quell’altro mare invece, puoi effettivamente chiamarlo Vero mare e quella terra che
1. Nel Timeo (24e-25a) Platone afferma: «…Narrano le scritture egizie che una volta i vostri cittadini di Atene posero freno a questa spaventosa ostilità (d’Atlantide) che invadeva tutta l’Europa e l’Asia, provenendo dal mare Atlantico. Allora infatti quel mare era navigabile e davanti a quell’imboccatura che voi chiamate colonne d’Ercole, aveva un’isola e quest’isola era più grande della Lybia e dell’Asia messe insieme; partendo da essa era possibile raggiungere le altre isole, e dalle isole tutto il continente opposto che si trovava intorno a quel Vero mare. Infatti, tutto ciò che è compreso nell’imboccatura di cui vi ho parlato appare come un porto caratterizzato da una stretta entrata. Quell’altro mare invece, puoi effettivamente chiamarlo Vero mare e quella terra che
giovedì 29 settembre 2016
Dracula, Vampiri, Zombie e altri casi. L'archeologia dei non morti: storia delle più strane precauzioni e delle sepolture anomale adottate, nei secoli, per evitare che i morti risorgessero dalle tombe.
Dracula, Vampiri, Zombie e altri casi. L'archeologia dei non morti: storia delle più strane precauzioni e delle sepolture anomale adottate, nei secoli, per evitare che i morti risorgessero dalle tombe.
Negli
anni '80, in un sito dell'Età della Pietra di Dolní Věstonice, nella Repubblica
Ceca, vennero alla luce tre corpi sepolti, in una modalità inquietante, 27 mila
anni fa. Una donna con il volto sfigurato da una qualche anomalia congenita e
il ventre dipinto di ocra giaceva tra un uomo interrato a pancia in giù e un
altro inchiodato al suolo da uno spesso palo di legno. Le tre salme erano
ricoperte da rami di abete rosso bruciati. Per molti anni, gli storici non
hanno dedicato particolare attenzione alle sepolture anomale come
questa, ritenute frutto di superstizioni locali o un trattamento riservato a
criminali e reietti. Ma le cose stanno cambiando, come spiega un articolo pubblicato su The Atlantic.
Studi
sistematici hanno dimostrato che alcune delle modalità di inumazione osservate
a Dolní Věstonice non sono affatto un caso isolato, ma trovano riscontro in
molte altre aree del mondo e in
lunedì 26 settembre 2016
Archeologia. Ötzi, l'uomo dei ghiacci vissuto 5000 anni fa, soffriva di aterosclerosi e fu ucciso in un vile agguato
Archeologia. Ötzi, l'uomo dei ghiacci vissuto 5000 anni fa, soffriva di aterosclerosi
e fu ucciso in un vile agguato
Usava armi toscane, soffriva di aterosclerosi ed è stato
ucciso in un vile agguato, l’uomo scoperto da due alpinisti nel 1991
sul ghiacciaio della Val Senales, con tutti i suoi indumenti e l’equipaggiamento. I risultati scientifici che ricercatori di tutto il
mondo presenteranno in questi giorni al Congresso internazionale sulle mummie a
Bolzano testimoniano che il rame con cui è stata costruita l'ascia di Ötzi
potrebbe non provenire dalle Alpi, come ritenuto finora, ma dai giacimenti della Toscana meridionale.
Ötzi è una mummia che si è conservata fino a oggi grazie a circostanze
straordinarie e che rivela ogni giorno che passa autentici tesori di conoscenza. da due
alpinisti nel 1991 sul ghiacciaio della Val Senales, con tutti i suoi indumenti
e l’equipaggiamento
Ötzi non si dedicava alla
lavorazione del rame, come invece avevano fatto pensare le tracce di
sabato 24 settembre 2016
Cartografia: viaggi di Cristoforo Colombo, meridiani, carte nautiche, equatore, tropico, Piri Reis...insomma...una questione da chiarire con Luís Teixeira.
Cartografia: viaggi di Cristoforo Colombo, meridiani, carte nautiche, equatore, tropico, Piri Reis...insomma...una questione da chiarire con Luís Teixeira.
di Rolando Berretta
Con il
ritorno di Colombo dal I viaggio fu compito di Papa Alessandro VI assegnare le
zone da evangelizzare alla Spagna e al Portogallo. Il meridiano prescelto è
conosciuto come Raya. I Portoghesi non furono d’accordo e, per evitare una
guerra, la Raya fu spostata ancora. I nostri storici hanno difficoltà a
determinare dove cade questo meridiano. Da 100 leghe da Capo Verde
fu
portata a 370 leghe. Visto che la Terra è una sfera, le due potenze cercarono
di stabilire, anche, dove dovesse cadere l’antimeridiano a 180 gradi. Non si
misero mai d’accordo.
Come ho
sempre sostenuto la Raya cade a 17 settori da 4,5 gradi ad ovest di
venerdì 23 settembre 2016
Cagliari: Liceo Artistico e Musicale. Formazione scolastica, diritto allo studio e discriminazioni. Riflessioni sul tema.
Cagliari: Liceo Artistico e Musicale. Formazione scolastica, diritto allo studio e discriminazioni. Riflessioni sul tema.
Ricevo, e volentieri condivido con voi, la nota di Mimmo di Caterino, docente del Liceo Artistico e Musicale di Cagliari "Foiso Fois":
"Il nostro istituto nasce negli anni Sessanta. Precedentemente Cagliari era priva di un’istruzione artistica di base (incredibile a dirsi ma vero). Alla fine del secolo scorso crescono e si sviluppano due sedi distaccate: a Quartu e Iglesias, oggi accorpate al Liceo Scientifico “Brotzu” di Quartu Sant’Elena e allo Scientifico Asproni d’Iglesias. Recentemente, a Sant’Antioco, è nato un altro istituto che fa capo al polo Liceale dello scientifico “Emilio Lussu” di Sant’Antioco. Gli studenti del Liceo Artistico e Musicale di Cagliari sono in continua crescita perché la richiesta di formazione in questa disciplina è sempre alta, e al momento quello cagliaritano è l’unico Liceo ad indirizzo artistico e musicale nell’isola non accorpato ad altri Licei. Nell'ultima assemblea è emerso che alcuni studenti sono costretti da anni a fare i
Ricevo, e volentieri condivido con voi, la nota di Mimmo di Caterino, docente del Liceo Artistico e Musicale di Cagliari "Foiso Fois":
"Il nostro istituto nasce negli anni Sessanta. Precedentemente Cagliari era priva di un’istruzione artistica di base (incredibile a dirsi ma vero). Alla fine del secolo scorso crescono e si sviluppano due sedi distaccate: a Quartu e Iglesias, oggi accorpate al Liceo Scientifico “Brotzu” di Quartu Sant’Elena e allo Scientifico Asproni d’Iglesias. Recentemente, a Sant’Antioco, è nato un altro istituto che fa capo al polo Liceale dello scientifico “Emilio Lussu” di Sant’Antioco. Gli studenti del Liceo Artistico e Musicale di Cagliari sono in continua crescita perché la richiesta di formazione in questa disciplina è sempre alta, e al momento quello cagliaritano è l’unico Liceo ad indirizzo artistico e musicale nell’isola non accorpato ad altri Licei. Nell'ultima assemblea è emerso che alcuni studenti sono costretti da anni a fare i
mercoledì 21 settembre 2016
Archeologia. I sommelier del Neolitico: Trovate le tracce del vino più antico d'Europa, e non era una bevanda per ricchi
Archeologia. I sommelier del Neolitico: Trovate le
tracce del vino più antico d'Europa, e non era una bevanda per ricchi
Quando pensiamo al vino in
epoca antica, ci vengono in mente scene di festini, con calici ricolmi e
sontuosi banchetti. Insomma, sembra sia stato un prodotto d'élite. Da un articolo pubblicato
sul Journal of Archaeological Science risulterebbe invece che
l'inebriante bevanda è sempre stata democratica, fin dal Neolitico.
Negli anni Novanta, l'archeobotanica Soultana Valamoti ha cominciato a studiare le rovine di Dikili Tash, un villaggio neolitico scoperto nel nord della Grecia all'inizio del secolo scorso. La ricercatrice ha individuato tracce del cibo consumato dagli abitanti del villaggio, una pratica comune tra gli archeobotanici, che studiano appunto le interazioni tra popolazione e piante nel corso della storia. Tra il materiale recuperato nello scavo di un'abitazione, ha trovato diverse migliaia di semi d'uva, segno che l'uva veniva spremuta, un evidente presupposto della vinificazione. "La ricchezza del materiale ritrovato nell'abitazione ci imponeva di andare avanti", racconta la studiosa, che si è procurata nuovi
Negli anni Novanta, l'archeobotanica Soultana Valamoti ha cominciato a studiare le rovine di Dikili Tash, un villaggio neolitico scoperto nel nord della Grecia all'inizio del secolo scorso. La ricercatrice ha individuato tracce del cibo consumato dagli abitanti del villaggio, una pratica comune tra gli archeobotanici, che studiano appunto le interazioni tra popolazione e piante nel corso della storia. Tra il materiale recuperato nello scavo di un'abitazione, ha trovato diverse migliaia di semi d'uva, segno che l'uva veniva spremuta, un evidente presupposto della vinificazione. "La ricchezza del materiale ritrovato nell'abitazione ci imponeva di andare avanti", racconta la studiosa, che si è procurata nuovi
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