sabato 24 settembre 2016
Cartografia: viaggi di Cristoforo Colombo, meridiani, carte nautiche, equatore, tropico, Piri Reis...insomma...una questione da chiarire con Luís Teixeira.
Cartografia: viaggi di Cristoforo Colombo, meridiani, carte nautiche, equatore, tropico, Piri Reis...insomma...una questione da chiarire con Luís Teixeira.
di Rolando Berretta
Con il
ritorno di Colombo dal I viaggio fu compito di Papa Alessandro VI assegnare le
zone da evangelizzare alla Spagna e al Portogallo. Il meridiano prescelto è
conosciuto come Raya. I Portoghesi non furono d’accordo e, per evitare una
guerra, la Raya fu spostata ancora. I nostri storici hanno difficoltà a
determinare dove cade questo meridiano. Da 100 leghe da Capo Verde
fu
portata a 370 leghe. Visto che la Terra è una sfera, le due potenze cercarono
di stabilire, anche, dove dovesse cadere l’antimeridiano a 180 gradi. Non si
misero mai d’accordo.
Come ho
sempre sostenuto la Raya cade a 17 settori da 4,5 gradi ad ovest di
Alessandria. Se la Terra era stata suddivisa in 80 settori di meridiano da 4,5
gradi allora è facile trovare i 40 settori interessati per la seconda Raya (linea delle Spezie); la
trovate sul Giappone e l’Australia.
Con
l’uso dei miei quadratini e molto semplice.
Un’altra
stravaganza che ho riscontrato nelle carte è questa: iniziano dal Circolo
Polare Antartico.
Usano 34
settori sull’asse nord/sud. Partendo dal Circolo Polare Antartico ritrovo i 3
settori mancanti oltre il Polo Nord: trovo 6 settori dopo il Circolo Polare
Artico. Molti giri di compasso, da 26 unità usano, come parallelo centrale, il
parallelo delle Isole di Capo Verde (vedasi Vesconte Maggiolo). Poi si passerà
ad usare il l’Equatore (vedasi Battista
Agnese) Piri Reis ha usato, come parallelo centrale per il suo giro di
compasso da 26 unità, il Tropico del Cancro.
Arriviamo
al 1525 con l’Atlante Castiglioni.
Sono stati
impostati due schemi affiancati da 40 x 40 quadratini (unità). Abbiamo 40
settori sull’asse nord/sud e 80 settori sull’asse est/ovest. Ma qualcosa non va.
Con
questo Atlante possiamo vedere la Grande Frittata che hanno fatto.
Come
hanno calcolato i due meridiani (Raya) che segnano le due zone da 180 gradi? sono
in una posizione leggermente curiosa. Premetto che questa carta, come quasi
tutte le altre, arriva fino ai Circoli Polari.
Tutti sappiamo che la distanza, in gradi, tra l’Equatore e il Tropico è
identica a quella che c’è tra il Circolo Polare e il Polo. Lo sapevano
benissimo anche loro. Gli schemi riportano 5 settori tra Equatore e Tropico. E’
bastato aggiungere 5 settori oltre il Circolo Polare.
Per
l’Autore ( per me è il fiorentino Giovanni Vespucci) i 90 gradi tra Equatore e
Polo equivalevano a 5 + 9 + 5 settori per un totale di 19 settori. Se 19
settori equivalgono a 90 gradi allora 76 settori di meridiano equivalgono ai
360 gradi. (Contare per credere).
Questo
dice l’Atlante Castiglioni del 1525 ( Biblioteca
Estense, Modena . In questa Biblioteca si trova, anche, la
Carta Cantino, del 1502, che citerò più avanti)
Passiamo
adesso alla carta di Diego (Diogo) Ribeiro, del 1529, custodita presso i Musei
Vaticani).
Diego
Ribeiro che lavorava in Spagna, per Carlo V come Giovanni Vespucci, è l’autore ufficiale dell’Atlante Castiglioni.
Schema
molto strano. Sull’asse est/ovest sono sempre 80 settori. Sull’asse nord/sud
sono 42 settori con una sovrapposizione dei due emisferi sopra la Raya
(brasile).
Le
due carte hanno gli stessi profili costieri; sono sovrapponibili. La
Castiglioni riporta alcuni profili punteggiati mentre nella Ribeiro al posto
dei puntini troviamo le terre ben definite.
Se
faccio combaciare gli 80 settori trovo questa particolare situazione.
Dopo
vari controlli si è chiarito il mistero.
Ricorderei
che le due potenze si stanno dividendo la Terra.
E’
sparito un settore di OCEANVS OCCIDENTALIS. Memorizzate bene il nome dell’Oceano
Atlantico. Con questa, mia, nuova configurazione, della Ribeiro, i profili
costieri delle due carte sono sovrapponibili.
Adesso tiro in ballo la Carta Cantino
Con
la sua Raya, con il suo Oceanus Occidentalis e con le isole del Giappone …
… con
pezzi di Australia come si vedono, anche, nella carta di Nicolò Caveri. Stanno
disegnando la Raya con la zona della Linea delle Spezie. Molto, molto curioso!
La Cantino è del 1502, quella di Caveri dovrebbe
essere del 1504 mentre quella del
cartografo portoghese Luís Teixeira,
tra 1572 e 1592 … verrà molto tempo dopo.
Questa
carta è custodita presso il Museo navale di Lisbona.
Mettiamo
bene a fuoco la zona interessata.
Queste
sono le terre nei 180 gradi della Spagna: dalla Raya alla Linea delle Spezie,
come suggeriscono quelle presentate nelle schema di Luís
Teixeira.
La carta di Luis Teixeira, recentemente, è
stata posta al centro dell’interesse dei
media.
Particolarmente
interessante ho trovato l’articolo di TERESA
FIRMINO 03/09/2016 :
Sembrerebbe
che il portoghese Luís Teixeira abbia anticipato Edmund Halley nello studio del magnetismo terrestre.
Recita la wikipedia : Edmund Halley nel 1698 ricevette l'incarico di capitano sulla HMS Paramore (His Majestic Ship - nave di Sua
Maestà Britannica), per fare approfondite osservazioni sulle condizioni del magnetismo terrestre. Il viaggio nell'oceano atlantico durò due anni, si estese da 52 gradi di latitudine nord a 52 gradi sud. I risultati furono pubblicati in una
carta generale delle declinazioni
magnetiche nel 1701. Fu la prima carta di
questo tipo ad essere pubblicata e la prima su cui apparvero le isocline.
La wikipedia riporta anche la carta in oggetto
( in alta definizione).
Trovare
una carta con un Oceanus Occidentalis,
tra l’America e l’Asia, nel periodo dell’Autore mi ha lasciato
perplesso. A questo punto ho fatto le
mie verifiche.
Quelle linee
(meridiani da 30°) non sono altro che (per me e ci tengo a precisarlo) una verifica fatta, successivamente, per gli altri 180° delle terre portoghesi. La carta riporta la, sola, Linea delle Spezie. Le linee, se la
vista non mi ha fatto qualche scherzo, sono 12. 12 meridiani da 30° per un
totale di 360°.
Ignoro
come intendesse procedere Teixeira;
ognuno segue le sue ispirazioni ed ha i suoi metodi.
Ho messo
a confronto Luís Teixeira
con Edmund Halley.
Molti
anni fa presi delle carte di Battista Agnese e le misi in successione. Calcolai
i suoi 120°. Controllai come si
presentano le terre sui suoi 360°. (Ognuno
verifica a modo suo).
Se
dovessi completare la parte mancante tra l’Asia e l’America le due masse si
sovrapporrebbero.
Molte
carte, intorno al 1560, evidenziano questa fusione di masse continentali.
Credo
che Luís Teixeira, a modo suo, stia facendo le stesse
verifiche. Ci vogliono tutti i 360°.
Queste sono le carte del periodo
la carta
allegata è una mia ricostruzione della celeberrima carta di Hadji Amed del
1559.
La zona
da controllare è quella selezionata da Luís Teixeira.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento