mercoledì 7 agosto 2013
Archeologia: Scoperta ad Amiternum una piscina di oltre 2000 anni fa
L’Aquila: scoperta ad Amiternum una piscina di oltre 2000 anni fa
di Renzo De Simone
L’antica città romana di Amiternum continua a riservarci scoperte straordinarie. L’ultima in ordine di tempo è davvero sensazionale ed è stata fatta nel corso di un intervento di archeologia preventiva, effettuato nell’ambito del progetto per la realizzazione di alcuni moduli che serviranno a migliorare la fruibilità del parco archeologico. Si tratta di resti monumentali di una grande vasca (natatio) rettangolare, il cui lato corto misura circa 12 metri mentre per il lato maggiore la lunghezza ipotizzata è di circa 30 metri. È stata edificata rispettando i criteri manualistici riferiti da Vitruvio e presenta ancora particolari costruttivi che denotano l’accuratezza dell’impianto che si può datare all’epoca augustea attraverso il riferimento incrociato alla tecnica edilizia, ai reperti rinvenuti e alla stratigrafia riconosciuta in fase di scavo. “Si tratta di una scoperta importante che merita grande attenzione - dichiara Fabrizio Magani Direttore Regionale per i Beni Culturali e Peasaggistici dell’Abruzzo - un cantiere all'altezza della migliore tradizione archeologica, con cui senza esitazione si privilegiano conoscenza e conservazione. E il progetto è corale, perché si vuole migliorare il decoro dell'area e così la sua fruizione”.
Ancora importanti scoperte dal parco archeologico di Amiternum, così dopo i ritrovamenti fatti durante le ultime campagne di scavo, come la preziosa statua cosiddetta del Signore di Amiternum, ora tornano alla luce altre testimonianze che raccontano la storia di una città ricca e influente “questi rinvenimenti – spiega l’archeologa Rosanna Tuteri della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo – ci raccontano una fase straordinaria della città: l’espansione e la monumentalizzazione di questo comparto urbano in epoca augustea, posto alla base della collina che era stata già terrazzata per la costruzione di edifici che avevano fatto spazio alla realizzazione del teatro. Sia come struttura pubblica (piscina di una palestra o posta nello spazio aperto nella zona servita dalla viabilità monumentale verso il teatro) sia come elemento di una residenza privata (da accertare), la grande vasca costituisce elemento di interesse eccezionale, importantissimo e inedito. Si svelano così man mano i momenti della nascita di Amiternum come grande città romana e si rivela la trasformazione profonda del paesaggio in questo periodo, quando più vicino al fiume si organizza e monumentalizza il foro, e quando sorgono, su edifici precedenti, le grandi domus (tra le più grandi rinvenute in Italia) di proprietà dei potenti locali, ritratti da statue e ricordati da iscrizioni”.Uno dei più importanti siti archeologici della nostra regione si arricchisce di nuove e interessanti testimonianze che dovranno essere valorizzate e rese fruibili; per questo la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggisti dell’Abruzzo, di concerto con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, sta portando avanti il progetto che prevede la realizzazione di piccole strutture per l’esposizione dei reperti rinvenuti in questo sito e per migliorare l’accoglienza, che daranno la possibilità al visitatore di approfondire la storia della città romana di Amiternum e le vicende legate alle campagne di scavo che si sono succedute negli anni. Scavi che hanno portato alla luce importanti reperti da offrire all’interesse e alla curiosità del pubblico.
Fonte: www.beniculturali.it
di Renzo De Simone
L’antica città romana di Amiternum continua a riservarci scoperte straordinarie. L’ultima in ordine di tempo è davvero sensazionale ed è stata fatta nel corso di un intervento di archeologia preventiva, effettuato nell’ambito del progetto per la realizzazione di alcuni moduli che serviranno a migliorare la fruibilità del parco archeologico. Si tratta di resti monumentali di una grande vasca (natatio) rettangolare, il cui lato corto misura circa 12 metri mentre per il lato maggiore la lunghezza ipotizzata è di circa 30 metri. È stata edificata rispettando i criteri manualistici riferiti da Vitruvio e presenta ancora particolari costruttivi che denotano l’accuratezza dell’impianto che si può datare all’epoca augustea attraverso il riferimento incrociato alla tecnica edilizia, ai reperti rinvenuti e alla stratigrafia riconosciuta in fase di scavo. “Si tratta di una scoperta importante che merita grande attenzione - dichiara Fabrizio Magani Direttore Regionale per i Beni Culturali e Peasaggistici dell’Abruzzo - un cantiere all'altezza della migliore tradizione archeologica, con cui senza esitazione si privilegiano conoscenza e conservazione. E il progetto è corale, perché si vuole migliorare il decoro dell'area e così la sua fruizione”.
Ancora importanti scoperte dal parco archeologico di Amiternum, così dopo i ritrovamenti fatti durante le ultime campagne di scavo, come la preziosa statua cosiddetta del Signore di Amiternum, ora tornano alla luce altre testimonianze che raccontano la storia di una città ricca e influente “questi rinvenimenti – spiega l’archeologa Rosanna Tuteri della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo – ci raccontano una fase straordinaria della città: l’espansione e la monumentalizzazione di questo comparto urbano in epoca augustea, posto alla base della collina che era stata già terrazzata per la costruzione di edifici che avevano fatto spazio alla realizzazione del teatro. Sia come struttura pubblica (piscina di una palestra o posta nello spazio aperto nella zona servita dalla viabilità monumentale verso il teatro) sia come elemento di una residenza privata (da accertare), la grande vasca costituisce elemento di interesse eccezionale, importantissimo e inedito. Si svelano così man mano i momenti della nascita di Amiternum come grande città romana e si rivela la trasformazione profonda del paesaggio in questo periodo, quando più vicino al fiume si organizza e monumentalizza il foro, e quando sorgono, su edifici precedenti, le grandi domus (tra le più grandi rinvenute in Italia) di proprietà dei potenti locali, ritratti da statue e ricordati da iscrizioni”.Uno dei più importanti siti archeologici della nostra regione si arricchisce di nuove e interessanti testimonianze che dovranno essere valorizzate e rese fruibili; per questo la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggisti dell’Abruzzo, di concerto con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, sta portando avanti il progetto che prevede la realizzazione di piccole strutture per l’esposizione dei reperti rinvenuti in questo sito e per migliorare l’accoglienza, che daranno la possibilità al visitatore di approfondire la storia della città romana di Amiternum e le vicende legate alle campagne di scavo che si sono succedute negli anni. Scavi che hanno portato alla luce importanti reperti da offrire all’interesse e alla curiosità del pubblico.
Fonte: www.beniculturali.it
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