venerdì 2 agosto 2013
Archeologia subacquea a Porto Torres. Trovata sul fondale un’ancora del III a.C
Archeologia subacquea. Porto Torres, sul fondale un’ancora del III a.C.
Un'antica ancora in piombo, risalente al III secolo a.C., è stata recuperata dagli uomini del Reparto aeronavale della Guardia di finanza di Cagliari nei fondali antistanti Porto Torres.
Lungo oltre 1.5 metri, pesante 150 kg, il reperto è stato individuato sul fondale da un cittadino che ha immediatamente allertato le Fiamme gialle che, in collaborazione con il Nucleo sommozzatori della Stazione navale di Cagliari e gli specialisti della Soprintendenza, dopo una serie di accertamenti lo hanno recuperato. Da oggi è all’esame dei responsabili della Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro e dell’Antiquarium di Porto Torres.
Il ritrovamento fa il paio con quello avvenuto lo scorso anno a Oristano, quando il mare restituì il ceppo di un'ancora in piombo in un fondale davanti alla base militare di Capo Frasca. L’ancora del peso di 500 chilogrammi, lunga oltre due metri e mezzo, conferma un traffico di antiche navi mercantili di notevole stazza lungo le coste occidentali.
Secondo l’archeologo Ignazio Sanna, della Sovrintendenza di Cagliari e Oristano, il ceppo recuperato potrebbe aver avuto un fusto in legno di circa 5 metri di lunghezza e sarebbe appartenuto a una nave romana del periodo repubblicano adibita al trasporto di merci, come vino e derivati del mare.
Il ceppo in piombo è stato trasferito nei laboratori della Sovrintendenza a Cagliari per le analisi e gli accertamenti. Il comando provinciale dei carabinieri ha chiesto che una volta completati gli studi possa essere esposto nella sede del Comando di via Loffredo.
Un'antica ancora in piombo, risalente al III secolo a.C., è stata recuperata dagli uomini del Reparto aeronavale della Guardia di finanza di Cagliari nei fondali antistanti Porto Torres.
Lungo oltre 1.5 metri, pesante 150 kg, il reperto è stato individuato sul fondale da un cittadino che ha immediatamente allertato le Fiamme gialle che, in collaborazione con il Nucleo sommozzatori della Stazione navale di Cagliari e gli specialisti della Soprintendenza, dopo una serie di accertamenti lo hanno recuperato. Da oggi è all’esame dei responsabili della Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro e dell’Antiquarium di Porto Torres.
Il ritrovamento fa il paio con quello avvenuto lo scorso anno a Oristano, quando il mare restituì il ceppo di un'ancora in piombo in un fondale davanti alla base militare di Capo Frasca. L’ancora del peso di 500 chilogrammi, lunga oltre due metri e mezzo, conferma un traffico di antiche navi mercantili di notevole stazza lungo le coste occidentali.
Secondo l’archeologo Ignazio Sanna, della Sovrintendenza di Cagliari e Oristano, il ceppo recuperato potrebbe aver avuto un fusto in legno di circa 5 metri di lunghezza e sarebbe appartenuto a una nave romana del periodo repubblicano adibita al trasporto di merci, come vino e derivati del mare.
Il ceppo in piombo è stato trasferito nei laboratori della Sovrintendenza a Cagliari per le analisi e gli accertamenti. Il comando provinciale dei carabinieri ha chiesto che una volta completati gli studi possa essere esposto nella sede del Comando di via Loffredo.
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