sabato 16 gennaio 2016
Clamoroso ritrovamento: Beni archeologici sequestrati in villa. Alcuni reperti somigliano ai giganti di Monte Prama
Beni archeologici sequestrati in villa. I reperti nell'immagine somigliano ai giganti di Monte Prama, ma dovrebbe trattarsi di una foto di repertorio dell'ANSA che non riguarda il sequestro in oggetto.
I militari della Guardia di Finanza della Spezia hanno sequestrato numerosi reperti di interesse storico e archeologico. L'indagine, condotta dal pm Maurizio Caporuscio, ha portato al ritrovamento, in una villa a Porto Venere di proprietà di un tedesco e utilizzata come residenza estiva, 16 reperti di interesse archeologico, cronologicamente inquadrabili tra il I a.C. e il III d.C., tra cui cornici, capitelli, colonne, urne cinerarie, un coperchio di sarcofago, frammenti di lastra fittile, frammenti di anfore, lavezzi e residui di tornitura di pietra ollare, la cui stima commerciale non è stato possibile effettuare per la particolarità dei pezzi. L'uomo è stato denunciato per
essersi impossessato di beni archeologici dello Stato.
L'operazione è stata condotta con l'ausilio della Soprintendenza archeologia della Liguria. I beni, sequestrati e custoditi ora nella caserma spezzina della Guardia di Finanza, saranno trasportati alla soprintendenza per essere studiati.
Fonte: ANSA.IT
I militari della Guardia di Finanza della Spezia hanno sequestrato numerosi reperti di interesse storico e archeologico. L'indagine, condotta dal pm Maurizio Caporuscio, ha portato al ritrovamento, in una villa a Porto Venere di proprietà di un tedesco e utilizzata come residenza estiva, 16 reperti di interesse archeologico, cronologicamente inquadrabili tra il I a.C. e il III d.C., tra cui cornici, capitelli, colonne, urne cinerarie, un coperchio di sarcofago, frammenti di lastra fittile, frammenti di anfore, lavezzi e residui di tornitura di pietra ollare, la cui stima commerciale non è stato possibile effettuare per la particolarità dei pezzi. L'uomo è stato denunciato per
essersi impossessato di beni archeologici dello Stato.
L'operazione è stata condotta con l'ausilio della Soprintendenza archeologia della Liguria. I beni, sequestrati e custoditi ora nella caserma spezzina della Guardia di Finanza, saranno trasportati alla soprintendenza per essere studiati.
Fonte: ANSA.IT
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