Si tratta di stranissimi oggetti, animali fantastici, incredibili figure umane e iscrizioni misteriose. Sono stati rinvenuti a metà dell'Ottocento a Giardini-Naxos, sotto Taormina, e sono legati a un'intricata vicenda di dubbi, inchieste e sequestri alla fine della quale furono nascosti per sempre alla vista del pubblico.
Ma prima riuscirono a fare il giro d'Europa nel mercato internazionale dei "cacciatori di antichità". Come in un giallo, sarà indagato lo spazio in cui un tempo operavano fianco a fianco, e talvolta in un rapporto di complicità, illustri archeologi e scavatori clandestini. Oltre all'aspetto curioso del lavoro dei falsari, spesso segnato da tanta ingenuità, si parlerà dell'idea dell'antico plasmata da un'archeologia ai suoi primi passi. Sarà ricostruita così una stagione in cui i falsi costituivano un vero e proprio percorso alternativo di conoscenza. Insomma, erano falsi ma anche utili e a volte perfino preziosi elementi di studio e di ricerca.
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