3300 anni fa.
domenica 28 giugno 2015
Tomba di Giganti Madau. A Fonni una particolarità che scatena la curiosità.
Tomba di Giganti Madau. A Fonni una particolarità archeologica che scatena la curiosità.
di Pierluigi Montalbano
Qualche giorno fa, in
occasione del solstizio d’estate, ho accompagnato un gruppo di escursionisti in
una visita guidata nel territorio di Fonni. Mete obbligate sono state le Tombe
di Giganti Madau e il santuario fertilistico nuragico di Gremanu. Vorrei
soffermarmi sulle 4 sepolture monumentali, realizzate con una perfezione tale
da suscitare fra i partecipanti una serie di riflessioni, fra le quali la più
gettonate è stata: “Le pietre sono lavorate una ad una?”. Ebbene sì, un lavoro
certosino che certamente ha coinvolto i migliori specialisti dell’arte
scultorea isolana di
3300 anni fa.
3300 anni fa.
Il sito è
raggiungibile da Fonni, attraverso la SS 389 per Mamoiada, nei pressi di
Pratobello.
Si tratta di edifici
funerari orientati verso Sud-Est, che guardano verso il passo Corru ’e Boi, un
valico che, osservato romanticamente, ha la conformazione delle corna di un
toro, non a caso animale venerato nell’antichità e sacrificato agli dei.
La tomba maggiore, ha
una struttura regolare realizzata con pietre sagomate a forma di blocchetto, è
circondata da un temenos (recinto in pietra) ed è aperta verso una piazzetta
racchiusa da un’esedra. Il vano di accesso, realizzato con cura a forma di
dolmen, apre verso un corridoio pavimentato, perfettamente ogivale (ossia triangolare),
chiuso in fondo dall’abside. Davanti all’ingresso giace il portello di chiusura.
Nella foto in alto, la prima delle tre, tutte di Alessandra Raspino, che ringrazio per averle messe a disposizione del
quotidiano, si nota, sul fondo, una figura inquietante, sormontata da una sorta
di finta finestra (o finta porta dell’aldilà) che potrebbe essere interpretata
come cenotafio, come già visto in qualche domus de janas.
Questa figura pare
poggiata su un bancone/altare e domina la scena. Curiosamente è simile alle
rappresentazioni in pietra a tutto tondo conosciute con il nome di Giganti di
Monte Prama. Se non fossi scettico direi che vediamo un gigante in una tomba di
giganti. Ma il mio scetticismo lotta animatamente con la mia curiosità, e non
posso lasciar cadere l’argomento perché ogni dubbio deve essere verificato alla
luce di nuovi dati.
Chiedo ai lettori: “E’
suggestione…o siamo davanti a una novità”.
Tutti i diritti delle
immagini sono riservati e di proprietà di Alessandra Raspino.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Conosco il sito di Gremanu e le tombe di Madau e ho Apprezzato il suo commento. quello che non capisco è perché non sono maggiormente valorizzate.
RispondiElimina