Relatore dell'evento sarà Ruben Fais, già curatore emerito del Museo Cardu di Cagliari. Sulla via della seta hanno viaggiato molti influssi artistici, in particolare nella sua sezione dell'Asia Centrale, dove si sono potuti mescolare elementi ellenistici, iraniani, indiani e cinesi. Uno dei più vivaci esempi di questa mescolanza è rappresentata dall'arte del Gandhāra.
venerdì 27 novembre 2015
Storia e archeologia. La "Via della Seta" da Honebu, con Ruben Fais. Questa sera, alle 19, in Via Fratelli Bandiera 100, a Cagliari/Pirri
Storia
e archeologia. La "Via della Seta" da Honebu, con Ruben Fais. Questa
sera, alle 19, in Via Fratelli Bandiera 100, a Cagliari/Pirri
Buongiorno,
Honebu,
il salotto della cultura, vi invita a partecipare alla serata dedicata alla
"Via della Seta", la storia delle carovaniere che attraversavano
l'Asia per giungere nei ricchi mercati d'occidente.
Appuntamento
alle ore 19, nela sala conferenze Honebu di Via Fratelli Bandiera 100, a Pirri.
Relatore dell'evento sarà Ruben Fais, già curatore emerito del Museo Cardu di Cagliari. Sulla via della seta hanno viaggiato molti influssi artistici, in particolare nella sua sezione dell'Asia Centrale, dove si sono potuti mescolare elementi ellenistici, iraniani, indiani e cinesi. Uno dei più vivaci esempi di questa mescolanza è rappresentata dall'arte del Gandhāra.
Relatore dell'evento sarà Ruben Fais, già curatore emerito del Museo Cardu di Cagliari. Sulla via della seta hanno viaggiato molti influssi artistici, in particolare nella sua sezione dell'Asia Centrale, dove si sono potuti mescolare elementi ellenistici, iraniani, indiani e cinesi. Uno dei più vivaci esempi di questa mescolanza è rappresentata dall'arte del Gandhāra.
Basta
il nome per evocare emozioni straordinarie e far viaggiare l’immaginazione su
sconfinati scenari naturali. La Via della Seta condensa, in un’unica
espressione, secoli di storia e di avvenimenti che hanno segnato il destino di
popoli e culture. La Via della Seta è quell’insieme di percorsi carovanieri e
rotte commerciali che congiungeva l’Asia Orientale, e in particolare la Cina,
al Vicino Oriente e al bacino del Mediterraneo, lungo il quale nei secoli hanno
transitato carovane di cammelli carichi di seta, prezioso materiale di cui la
Cina ha conservato a lungo il “segreto” della sua lavorazione. Così riusciva a
garantirsi il monopolio del tanto ricercato tessuto, che trovava acquirenti fin
nell’Impero Romano, a occidente. La Via della Seta fu iniziata nel 114 a.C. nel
periodo della dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.), e sopravvisse fino almeno al
XV secolo, circa 150 dopo Marco Polo, quando si aprirono le vie marittime.
Raggiunse un’estensione di oltre 8000 chilometri, e oltre a essere una via
commerciale era un potente mezzo di scambi di informazioni, persone, idee. Oggi
lungo tutto il percorso si possono trovare ancora tracce dei popoli, delle idee
e delle merci che l’hanno attraversata e modellata. Sono la testimonianza del
fatto che la Via della Seta ha anche rappresentato un dialogo tra le civiltà
sedentarie della Cina e dei paesi del Vicino Oriente e Mediterraneo, mediato
dalle popolazioni nomadi dell’Asia Centrale.
Ingresso libero.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento