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giovedì 26 novembre 2015

Archeologia. Scoperta l'isola perduta della battaglia navale delle Arginuse tra Atene e Sparta durante la guerra del Peloponneso

Archeologia. Scoperta l'isola perduta della battaglia navale delle Arginuse tra Atene e Sparta durante la guerra del Peloponneso
di Nick Romeo


Un team internazionale composto da archeologi e geofisici ha annunciato di aver scoperto l'isola nell'Egeo orientale su cui un tempo sorgeva l'antica città di Kane.  L'isola, citata dallo storico greco Senofonte, è nota per la prossimità alla celebre battaglia navale delle Arginuse, che nel 406 a.C. vide gli Ateniesi sconfiggere gli Spartani verso la fine della guerra del Peloponneso. Le isole Arginuse, oggi chiamate Garip, si trovano a poche centinaia di metri al largo della costa turca. Le fonti storiche parlano di tre isole, ma per lungo tempo l'esatta posizione della terza isola è rimasta sconosciuta. I sondaggi effettuati dai ricercatori e le evidenze geologiche indicherebbero che l'attuale penisola costituiva un tempo un'isola. Poi, in un momento imprecisato prima della fine del
Medioevo, tra l'isola e la terraferma si formò un ponte di terra. Una carta ottomana del XVI secolo mostra infatti che all'epoca l'isola era già diventata una penisola. Sembra che l'isola si sia connessa con la terraferma grazie ai depositi accumulatisi in uno stretto canale naturale, forse in seguito a un terremoto o all'erosione del suolo causato dall'attività agricola. Secondo Felix Pirson, direttore dell'Istituto Archeologico Tedesco di Instanbul, gli studiosi stanno cercando di stabilire l'età della stratificazione attraverso la datazione al radiocarbonio, il che contribuirebbe a determinare la dinamica del fenomeno. Gli archeologi hanno anche rinvenuto nelle vicinanze i resti sommersi di un antico porto risalente al periodo Ellenistico (dal 323 a.C. al 31 a.C.), il che costituisce un'ulteriore indicazione del fatto che l'attuale penisola era un tempo separata dalla terraferma. Benché durante l'antichità Kane fosse solo un piccolo villaggio, occupava una posizione importante lungo una strategica rotta commerciale marittima dal Mar Nero lungo la costa meridionale della Turchia, con un vasto porto nel quale le imbarcazioni potevano trovare riparo dalle tempeste. Le ricerche condotte in precedenza hanno riportato alla luce sull'isola ceramiche che evidenziano la presenza di rotte commerciali; una rete di rotte la cui esistenza è oggi ulteriormente testimoniata da microrganismi originari dal Mar Nero. “L'archeologia classica è diventata ben più complessa rispetto a un ventennio fa", dice  Pirson. “Oggi può essere integrata da tecniche sofisticate che permettono di studiare le diverse influenze ambientali".  La battaglia delle Arginuse ebbe un risvolto amaro per gli Ateniesi. Pur avendo sconfitto gli Spartani, in seguito una tempesta rese loro impossibile recuperare i compagni le cui navi erano andate distrutte. Quando i generiali ateniesi fecero ritorno a casa, vennero condannati a morte dai loro concittadini per non essere riusciti a salvare i loro soldati. "Ciò distrusse il morale dei comandanti ateniesi e di fatto contribuì, un anno dopo, alla loro definitiva sconfitta", spiega lo storico Barry Strauss della Cornell University. La vendetta degli Ateniesi decretò di fatto la loro successiva sconfitta, concorda Paul Cartledge della Cambridge University. “Mettendo sotto processo gli otto ammiragli che avevano vinto la battaglia, e condannandoli illegalmente a morte, la democratica Atene trasformò una vittoria in sconfitta". È altamente improbabile che vi siano ancora resti delle imbarcazioni di legno impiegate nella battaglia delle Arginuse, ma le prossime ricerche cercheranno di ricostruire una cronologia coerente con le fonti storiche che offra un quadro preciso delle rotte marittime dell'intera regione.

Fonte: http://www.nationalgeographic.it

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