La recente scoperta di una nuova tomba in un importante sito dell'antico Egitto, studiato dagli archeologi fin dal 1979, ha consentito il più cospicuo ritrovamento di manufatti mai avvenuto in un sito funerario locale. Assieme ai manufatti sono state rinvenute le ossa bruciate e sparse di un individuo di sesso maschile. La scoperta getta nuove luce sugli antenati dei faraoni, ossia i regnanti dell'Egitto predinastico.
La tomba, scoperta a Ieracompoli - nome con cui i Graci ribattezzarono Nekhen - conteneva ben 54 oggetti, tra cui pettini, punte di lancia, e una figurina di avorio raffigurante un ippopotamo. La tomba è circondata da decine di altre sepolture, che probabilmente ospitavano sacrifici umani e animali esotici.
"Le sepolture d'alto rango dimostrano l'importanza di questo cimitero", dice l'archeologa Kathryn Bard della Boston University. "Vi sono sepolture secondarie di esseri umani e animali, e strutture di legno che si ritrovano solo a Ieracompoli".
Ieracompoli, situata lungo il Nilo a circa 500 chilometri a sud del Cairo, fu l'insediamento più importante dell'Egitto predinastico, un periodo di cinque secoli che ebbe inizio attorno al 3.500 a.C. e precedette la formazione de''antico stato egizio. I ritrovamenti a Ieracompoli dimostrano anche che le radici dell'antica civiltà egizia affondano nei secoli: vi sono evidenti segni di divisioni sociali, con le tombe delle elite più grandi e più ricche delle altre. "Deve essere esistita un'intera dinastia di sovrani predinastici", dice la responsabile degli scavi Renee Friedman, archeologa del British Museum. Le elite di Ieracompoli costruirono elaborate strutture in legno, che il clima arido ha preservato parzialmente per oltre 6.000 anni. Le loro tombe erano circondate da quelle di servitori e animali, un annuncio della potente civiltà che sarebbe loro seguita. L'uomo sepolto a Ieracompoli in quella ora nota come Tomba 72 aveva tra i 17 e i 20 anni al momento della morte. Il suo alto rango si desume, oltre che dal ricco corredo funerario (nella foto, una statua lunga 32 centimetri realizzata da un dente di ippopotamo, la terza statua in avorio mai rinvenuta del periodo predinastico), dal fatto che fu sepolto con almeno altre 20 persone attorno. "Con ogni probabilità non morirono di morte naturale", dice Friedman. La maggior parte di loro era molto alta e ben nutrita; due erano nani, una caratteristica che affascinava gli antichi Egizi. Friedman però ha scoperto un atto di profanazione avvenuto nella tomba. Millenni fa, le ossa del defunto vennero sparse, e le strutture di legno mostrano tracce di incendio. Friedman è convinto che la tomba venne violata poco dopo la sepoltura e poi data alle fiamme. Gli oggetti rimasero al loro posto, segno che non si trattò di opera di saccheggiatori, ma di un atto di dispegio verso il defunto. Secondo gli archeologi, ciò potrebbe essere legato a cambiamenti politici e sociali avvenuti poco dopo la sepoltura. "Non vi sono altre tombe nobiliari, e la classe media sembra diventare più ricca", dice Friedman. "Avviene un cambiamento, forse una rivoluzione". Forse la profanazione della tomba 72 avvenne nel corso di una lotta di classe? Friedman pensa di si, ma altri studiosi sono più cauti. "Nessuno conosce l'esatto status dell'occupante della tomba, e non vi sono prove che fosse un sovrano contro cui rivoltarsi", mette in guardia Bard. Assieme ai sacrifici umani, gli archeologi hanno trovato una miriade di animali attorno alla tomba: leopardi, struzzi, babbuini, capre, cani al guinzaglio. "Gli animali rappresentano le forze del caos, forze che vanno dominate: ed è questo che fanno i sovrani", spiega Stan Hendrickx, archeologo dell'Università di Hasselt in Belgio. Poiché i saccheggiatori moderni hanno risparmiato la tomba, gran parte del corredo funerario è ancora intatto. Fra gli oggetti rinvenuti vi era questo pettine decorato con un ippopotamo. L'animale - un simbolo di potere - era stato segnato con un bastoncino bruciato. "Pensiamo fosse un modo per ucciderlo simbolicamente, così che non potesse tornare in vita e gironzolare per la tomba", dice Friedman. Nella foto, gli oggetti rinvenuti nella tomba 72. Anche se lo status delle persone che sono sepolte nel cimitero è oggetto di dibattito, di sicuro erano tenute in gran considerazione dai re egizi che li seguirono. Quattro secoli dopo, spiega Friedman, alcuni dei primi faraoni tornarono a Ieracompoli e restaurarono le tombe danneggiate, come a voler sottolineare il loro legame con il passato.
Nella prossima stagione di scavi Friedman spera di riportare alla luce l'intero complesso funerario. "Vogliamo scoprire esattamente quante persone e animali il defunto portò con se, e magari riuscire a esplorare l'intero cimitero".
Fonte: www.nationalgeographic.it
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