Villa Laura a Tuvixeddu, un pezzo di storia di Cagliari che si
rischia di perdere.
di Federica Lai
Villa Laura, l’edificio
liberty all’ingresso di Tuvixeddu cade a pezzi, addio anche alle palme
sterminate dal punteruolo rosso. Nel 2008 la Regione, guidata dall’allora
presidente Soru, aveva acquistato la struttura, costruita all’inizio del
Novecento, per quasi 2 milioni di euro con l’intenzione di trasformarla nella
porta del parco archeologico. Ma da allora è tutto ancora fermo, e Villa
Laura, nella quale è racchiuso un pezzo di storia di Cagliari, cerca giorno
dopo giorno di resistere al degrado. Il monumento è stato oggetto di
sopralluoghi anche da parte del Comune, ma al momento non esiste nessun
progetto di restauro, che vista l’imponenza della struttura comporterebbe dei
lavori piuttosto onerosi. Al momento la Regione ha attivato solo un servizio di
vigilanza 24 ore su 24, ma la struttura si trova in evidente stato di
abbandono: i cornicioni stanno cadendo a pezzi, le palme sono state sterminate
dal punteruolo rosso, e all’interno della struttura regnano topi e pulci. La
storia di Villa Laura. La struttura è stata progettata dall’ingegnere Giuseppe
Manunza, e costruita nel 1907. Era
la residenza di campagna di Carlotta Lai, che la intitolò alla figlia, Laura
appunto. E poi ci
sono i sotterranei scavati nella roccia in epoca punica, utilizzati come
cantina e come rifugio nell'ultima guerra.
Antonio Martis aggiunge:
Doveva essere l'ingresso del paradiso
ambientale prossimo venturo, Tuvixeddu. Per ora è il regno dei topi, dei
rampicanti che minacciano le statue, l'umidità nemica di pareti e finestre.
Villa Laura è un angolo di storia cittadina perduto, la sua facciata ocra
domina viale Nel quartiere Sant'Avendrace, è ultima villa di campagna
superstite a Cagliari. L’ambizioso progetto di Soru è rimasto inchiodato al
palo tra polemiche e carta bollata. Il retro dà sulle pendici del colle
di Tuvixeddu, terra di nessuno, popolato da sbandati, senzatetto in eterna
caccia di un riparo. Nell'ultimo anno ci sono stati almeno quattro tentativi di
insediamento abusivo, sventati dai vigilantes. Custodi di buona volontà che
possono fare ben poco contro un'invasione più subdola: pulci e topi ospiti in
pianta stabile perfino nel tronco delle due maestose palme che si intravedono
oltre il muro in viale Sant'Avendrace.
Chi oltrepassa il
cancelletto si trova davanti il lato sinistro del giardino dove si intravede
tra i rovi la sbarra che regge la carrucola del pozzo ricoperto di sterpi. Su
quello destro una nicchia costruita con pietre marine con una Madonnina. C'è un
secondo giardino, realizzato su un terrazzamento e protetto da un'inferriata:
al centro una fontana di marmo. Sul vialetto d'accesso che immette alla
scalinata d'ingresso resiste ancora qualche puttino, statuine neoclassiche che
nei tempi di massimo splendore ornavano la scenografia del luogo. È anche
conosciuta come villa Cossu-Murru, dal nome degli ultimi proprietari: il medico
Didaco Cossu, pioniere della radiologia a Cagliari e la moglie Laura Murru,
insegnante di liceo e allieva di Ludovico Geymonat (matematico e storico della
filosofia). Dell'antico splendore restano le ombre lasciate dai quadri e
qualche tenda. L'edificio conta tre piani: il primo ospitava da una parte le
cucine, dall'altro l'ambulatorio. Il secondo, il piano nobile, si affaccia
sulla terrazza con le statue sulla balaustra che si intravede dal viale. Un
ultimo piano con i segni evidenti sulle pareti lasciati dagli adolescenti degli
ultimi affittuari. Sul retro c'è un'altra costruzione, quella della servitù: un
corpo separato, inagibile per il cedimento di una parte della copertura.
Una porticina nella
prima rampa di scale apre ai sotterranei scavati nella roccia in epoca punica.
Sono stati utilizzati come cantina e come rifugio nell'ultima guerra.
Dall'ingresso si dipartono due diramazioni sbarrate dopo una ventina di metri.
La voce popolare dice che una finisce nella grotta della Vipera. Si notano le
nicchie delle tombe puniche, perfino ossa umane trovate nei vari
rimaneggiamenti. Le segrete di Villa Laura sono da scoprire.
Fonte: http://www.castedduonline.it/
Foto di http://static.panoramio.com/
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