Veltur (zio), pronipote di Laris Pullio Greco; egli questo scritto aruspicino compose sulla proceazione in Tarquinia e la (simpatia della) città si guadagnò, dove (fu addetto) per fissare i giri di Cata e indisse da araldo i ludi di Cata e il Baccanale, confermato nell'ufficio, poi la deposizione di questo sarcofago (e) di tutto il vasellame per Culsona Leprinia in promessa (fatta) alla stessa dispose, poi confermato nell'ufficio dello stesso addestramento della gioventù tre (anni) nella Federazione, poi confermato nella custodia del vaso offertorio per l'offerta (-------) e del collegio dei novizi fu preside (ed) esaminò quelli da confermare.
mercoledì 6 maggio 2015
Iscrizioni etrusche. L'elogio funebre di LARIS PULENAS
Iscrizioni etrusche. L'elogio funebre di LARIS PULENAS
di Massimo
Pittau
(CIE
5430; TLE, TETC 131; ET, Ta 1.17)
IV
versione migliorata
PREMESSA
La
presente è una delle più lunghe iscrizioni etrusche che possediamo, dato che è
stesa su 9 righe e contiene 60 vocaboli. Essa risulta scolpita sull'effigie del
rotolo di un volume tenuto aperto ed esibito da un defunto, il quale è
raffigurato disteso sul coperchio di un sarcofago in nenfro del 200 circa a. C.
Questo sarcofago è stato rinvenuto a Tarquinia, nel cui Museo Nazionale risulta
attualmente conservato ed esposto. Certamente Laris Pulenas era un personaggio
che aveva ricoperto alte cariche pubbliche e sacerdotali.
Testo
Etrusco e traduzione interlineare
1 LRIS · PULENAS · LARCES · CLAN · LARΘAL · PAPACS
Laris
Pulenio figlio di Larce, nipote di Lart
2 VELΘURUS · NEFTS ·
PRUMS · PULES · LARISAL · CREICES
nipote
di Veltur, pronipote di Laris Pullio Greco;
3 AN CN · ZIX · NEΘŚRAC · ACASCE · CREALS · TARXNALΘ · SPU
egli
questo scritto aruspicino compose della proceazione in Tarquinia
4 REM · LUCAIRCE · IPA ·
RUΘCVA CAΘAS · HERMERI
· SLICAXEM
e
la città si guadagnò, dove (fu) per fissare i giri di Cata e indisse
5 APRINΘVALE · LUΘCVA · CAΘAS · PAXANAC
· ALUMNAΘE · HERMU
da
araldo i ludi di Cata e il Baccanale, confermato nell'ufficio
6 MELE · CRAPISCES · PUTS · XIM · CULSL ·
LEPRNAL · PŚL · VARXTI · CERINE · PUL
poi
la deposizione di questo sarcofago (e) di tutto il vasellame per Culsona
Leprinia in promessa alla stessa dispose
7 ALUMNAΘ · PUL · HERMU
· HUZRNATRE · PŚL · TENIN[ES]
CI · MEΘLUMT · PUL
·
poi
confermato nell'ufficio dello stesso addestramento della gioventù tre (anni)
nella Federazione
8 HERMU · ΘUTUIΘI · MLUSNA
· RANVIS · MLAMNA[S] (-----)· [ALU]MNAΘURAS · PAR
poi
confermato nella custodia del vaso offertorio dell'offerta (-------) e del
collegio dei novizi fu preside
9 NIX · AMCE ·
LEŚE · H[E]RM[E]RIER
(ed)
esaminò quelli da confermare.
Traduzione interpretativa
Laris
Pulenio figlio di Larce, nipote di Lart (nonno) nipote di
Veltur (zio), pronipote di Laris Pullio Greco; egli questo scritto aruspicino compose sulla proceazione in Tarquinia e la (simpatia della) città si guadagnò, dove (fu addetto) per fissare i giri di Cata e indisse da araldo i ludi di Cata e il Baccanale, confermato nell'ufficio, poi la deposizione di questo sarcofago (e) di tutto il vasellame per Culsona Leprinia in promessa (fatta) alla stessa dispose, poi confermato nell'ufficio dello stesso addestramento della gioventù tre (anni) nella Federazione, poi confermato nella custodia del vaso offertorio per l'offerta (-------) e del collegio dei novizi fu preside (ed) esaminò quelli da confermare.
Veltur (zio), pronipote di Laris Pullio Greco; egli questo scritto aruspicino compose sulla proceazione in Tarquinia e la (simpatia della) città si guadagnò, dove (fu addetto) per fissare i giri di Cata e indisse da araldo i ludi di Cata e il Baccanale, confermato nell'ufficio, poi la deposizione di questo sarcofago (e) di tutto il vasellame per Culsona Leprinia in promessa (fatta) alla stessa dispose, poi confermato nell'ufficio dello stesso addestramento della gioventù tre (anni) nella Federazione, poi confermato nella custodia del vaso offertorio per l'offerta (-------) e del collegio dei novizi fu preside (ed) esaminò quelli da confermare.
LESSICO E COMMENTO
ACASCE
(3) significato quasi certo «fece, compose». AN CN ZIX NEΘŚRAC
ACASCE «egli questo libro aruspicino compose» (si riferisce al libro o, meglio,
al volume simbolico raffigurato sul coperchio del sarcofago e tenuto aperto dal
defunto).
ALUMNAΘE (ALUMNA-Θ(E)) (5, 7) probabilmente
«nell’ufficio, nella funzione» (in locativo figurato), da confrontare col lat. alumnus «alunno, discepolo, servo» (DETR, DICLE).
[ALU]MNAΘURAS (8) probabilmente «del collegio
degli alunni, discepoli, novizi» (DETR 41).
AMCE
(9) «fu, è stato» (LEGL, DETR).
AN
(3) «egli, ella, esso-a (stesso-a); lui, lei; lo, la; ciò».
APRINΘVALE (5) probabilmente «da araldo», in
pertinentivo sing. di modo di APRINΘU
probabilmente «apritore, iniziatore, araldo, annunziatore, cerimoniere», da
confrontare col lat. aperire, che
finora è di origine incerta (dell, deli, Etim).
CAΘAS (4, 5) «di Cata», divinità femminile
del Sole, definita da Marziano Capella filia
Solis (TCL 65, DETR).
CERINE
(6) probabilmente «curò, costruì, fece
costruire, dispose» (perfetto forte) (DETR
103). MELE CRAPISCES ... CERINE «la deposizione di questo
sarcofago ... dispose»; e probabilmente prima di morire dettò il testo del suo
epitaffio.
CI
(7) «tre» anni oppure volte.
CN
(3) «questo», accusativo di CA.
CRAPISCES
(6) (CRAPIS-CES) (col Rix leggo così, invece di CRAPICCES) «di questo
sarcofago» (in genitivo articolato); è da distinguere in CRAPIS «di sarcofago»
e -CES «di questo» (si tratta del sarcofago in cui è deposto proprio Laris
Pulenas, il quale dunque aveva predisposto di fabbricarlo quando era ancora in
vita); è da confrontare con CRAPŚTI
«nel bacile» del Liber linteus ed è
conosciuto anche nelle varianti CAPRA e CAPER, tutte da confrontare col lat. caprunculum:
vas fictile (Paolo-Festo, num. 34 pg. 42).
CREALS
(3) significato compatibile «della/sulla procreazione» di prole (in genitivo
rideterminato) (corrige DETR, GTLE).
CREICES
(2) «di Craecio, del Greco», gentilizio masch., da confrontare con quelli lat. Craecius, Graecius (RNG), in
origine cognomen = "nativo della Grecia", dal greco Graikós (TCL 64; DETR 118).
CULSL
(CULS-L) (6) «di/a Culsona», genitivo di CULŚU «Culsona», dea custode della porta dell’oltretomba (DETR 121). Vedi CULŚCVA «porte».
HERMERI
(4) significato compatibile «da fermare, confermare, fissare» (in gerundivo),
da confrontare col lat. firmare
(sinora di origine incerta; DELL, DETR,
DICLE). RUΘCVA CAΘAS HERMERI «(fu
addetto) a fissare i giri di Cata».
H[E]RM[E]RIER
(H[E]RM[E]RI-ER) (9) «quelli da confermare»,
gerundivo sostantivato plur. (LEGL 128: TCL capo IV). Vedi
HERMERI.
HERMU
(5, 7, 8) significato compatibile «confermato» (participio passivo), da
confrontare col lat. firmus (sinora
di origine incerta; DELL, DETR, DICLE). ALUMNAΘE HERMU
«confermato nell’ufficio». Vedi HERME, FERME
«Hirmio», «Firm(i)o».
HUZRNATRE
(HUZRNA-TRE) (7) probabilmente «associazione dei giovani, gioventù» (quella atta
alle armi), «esercito» (TCL 64, 67) (Ta 1.17). Vedi HUŚUR, HUSL, HUSRNANA, -ΘUR, -TUR, -ΘURA, -TRA, -TRE.
IPA
(4) probabilmente «ivi» oppure «dove» (avverbio di luogo), da confrontare coi
lat. ibi, ubi (DETR).
LEPRNAL
(6) CULSL LEPRNAL «di Culsona Leporina», probabilmente perché la lepre era
considerata un animale di cattivo augurio, tanto che si evitava di nominarla (DELL),
quasi certamente perché vivendo in tane come cunicoli si riteneva che fosse in
comunicazione con gli Inferi (cfr. M. Pittau, L’etimologia di labirinto, sito internet) oppure perché
provocava la lebbra (lat. lepra)
oppure perché venerata dai Leprini (cioè dagli abitanti dell'odierno Leprignano nel Lazio) o infine perché il
suo culto era gestito da una famiglia Leprinia
(TCL 66; DETR 256).
LEŚE (9) probabilmente «esanimò» (perfetto
forte 3ª pers. sing.) (TCL 67)
(significato compatibile col contesto). Vedi LESECE.
LRIS
(1) abbreviazione del pronome pers. masch. LARIS (vedi anche ET, Ta
1.171).
LUCAIRCE
(4) probabilmente «si guadagnò», preterito debole, da confrontare col lat. lucrari
«guadagnare» (corrige TCL VI; GTLE).
LUΘCVA (LUΘ-CVA)
(5) probabilmente «i ludi» (plur. articolato), da confrontare col lat. ludus «ludo, festa, esercizio,
occupazione»; plur. «giochi religiosi»; ludio,-onis,
ludius «attore, ballerino» (suff. –on-)
(già prospettati come di origine etrusca; DELL,
DELI, DICLE).
MELE
(6) (Liber IV.5, 17; Ta 1.17) probabilmente «posto, (de)posizione,
posizionamento».
MEΘLUMT (MEΘLUM-T)
(7) «nella (Con)Federazione» delle città etrusche (vedi Liber).
MLAMNA[S]
(8) probabilmente «dell'offerta», da connettere con MLAX «dono, dono votivo».
Vedi MLUSNA, MLAKAS, MULUVANICE.
MLUSNA
(8) probabilmente «offertorio-a». Vedi MLAMNA[S], MLAKAS, MULUVANICE.
NEFTS
(2) «nipote (di zio)», da confrontare col lat. nepos,-otis (indeur.)(DETR 297).
NEΘŚRAC
(3) significato quasi certo «aruspicino, relativo all’aruspicina». Vedi NETSVIS
«aruspice» (significato assicurato dalla bilingue ET, Um 1.7), da
confrontare col greco nédyia
«visceri» (finora di origine ignota; DELG)
(LEGL 90; DETR 295).
PAPACS
(1) significato quasi certo «nipote (di nonno)», da PAPA «nonno» (DETR 307).
PARNIX
(8-9) probabilmente PARNI-X «e portiere, preside, rettore», da confrontare col
lat. Barnus, dio delle porte (già
prospettato come di origine etrusca; EPhIL 31, DELL) (significato
compatibile col contesto). Vedi gentilizio PARNA.
PAXANAC
(PAXANA-C) (5) significato quasi certo «e il Baccanale» (DETR), da cui è derivato il lat. bachanal,-alis «baccanale», festa in onore di Bacco e luogo
consacrato a Bacco. È appena il caso di ricordare che i Baccanali passarono
appunto dall’Etruria a Roma, dove però furono proibiti dal famoso
senatoconsulto del 186 a.C. (TETC
131, 137; LELN 66-70).
PRUMS
(2) significato certo «pronipote» (DETR 327).
PŚL (6, 7) significato probabile
«de/allo-a stesso-a» (in genitivo di dedicazione), da confrontare col lat. ipsius (DETR 327).
PUL
(6, 7, 8) probabilmente «poi ... poi ... poi».
PULENAS
(1) «(di) Pulenio», gentilizio masch. in genitivo patronimico fossilizzato (LEGL 178); DETR 329).
PUTS
(6) significato probabile «di/del vasellame» (Liber VIII 18; X 34; XII 4) «bacile, vaso, vasellame, urna,
sarcofago», da confrontare col greco boũttis
«vaso di forma tronco-conica» (finora di origine ignota; DELG), dal quale è
derivato il lat. buttis «piccolo
vaso» e inoltre l'ital. botte (LIOE 22).
RANVIS
(RANV-IS) (8) probabilmente «del vaso» rituale (in genitivo), forse da
confrontare con l’umbro ranu
«triplice vaso rituale dove si mettevano l’acqua, il vino e la bevanda rituale»
(significato compatibile col contesto) (DETR
343).
RUΘCVA CAΘAS
(4) probabilmente «le ruote, i giri», i giri della dea solare Cata (in
plur. articolato; LEGL 104), da confrontare coi lat. rota «ruota» e porta Ratumen(n)a «porta carraia», cioè dei carri con le ruote
(indeur.; DELL, DELI) (TETC, TLE 131; TCL capo IV) (vedi RAΘUMSNAS). Quasi certamente RUΘCVA CAΘAS HERMERI
«(addetto) a fissare i giri di Cata» fa riferimento alla usanza, religiosa e
profana, degli Etruschi di affiggere i claves aurati nel tempio della
dea Northia per indicare il passare deli anni; usanza che induce ad
intendere che gli Etruschi avevano ancora la piena memoria storica della data
del loro arrivo in Italia, probabilmente nel 968 a. C., data che costituiva
l'inizio di quella usanza e che ovviamente essi tenevano a ricordare.
SLICAXEM
(SLICAXE-M) (4) probabilmente «e indisse, ed ha indetto», forse da connettere –
non derivare - col lat. ligare e col significato effettivo di «slegò, ha
slegato» (?) (LEGL 117; TCL capo IV). ++++
SPUREM
(SPURE-M) (3-4) significato certo «e la città».
TARXNALΘ (TARXNAL-Θ) (3) significato certo «in Tarquinia»
(in locativo).
TENIN[ES](----)
(7) «di esercizio, di addestramento» (DETR
399) (ricostruzione mia e significato compatibile col contesto).
ΘUTUIΘI (ΘUTUI-ΘI) (8) probabilmente «nella tutela,
nella custodia» (in locativo figurato); trattandosi di un vaso prezioso,
probabilmente non lo si lasciava nel tempio, ma lo si dava in custodia a una
persona fidata (significato compatibile col contesto) (TLE 131). Vedi ΘUTA, TUΘINA.
VARXTI
(VARX-TI) (6) probabilmente «in promessa» (in locativo figurato), da
confrontare con VAXR «promessa, compromesso, patto, accordo, contratto, intesa»
(Cippus, Liber).
XIM
(6) significato quasi certo «ogni, tutto-a» (DETR).
ZIX
(3) significato certo «segno, disegno», «scritto» (sostantivo), «libro». Vedi
ZIC.***
***Estratto
migliorato dall’opera di Massimo Pittau, I
grandi testi della Lingua Etrusca - tradotti e commentati, Sassari 2011,
Carlo Delfino editore.
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