"Sardegna ed Egitto, Shardana e dintorni".
In un suo scritto giornalistico del 2006, Alfonso Stiglitz scriveva:
Uno dei miti più profondamente radicati nel nostro immaginario quotidiano è quello degli “Shardana dal cuore ribelle”, balentes ante litteram. Agenzie di viaggio, marchi commerciali, libri di successo, società per lo studio della genetica, sono tutti portatori di quel nome e propagatori di una lettura ideologica della storia.
Ma è una storia vera? Chi erano veramente gli Shardana?
Mentre oggi si continuano a ripetere gli stereotipi di un secolo fa, basati su una lettura credulona dei testi propagandistici dei faraoni, in Vicino Oriente gli archeologi scavano i luoghi delle gesta degli Shardana e degli altri “popoli del mare”, fornendoci dati oggettivi sulla loro vita quotidiana, mostrandoci come poco o nulla avessero a che fare con la Sardegna.
I testi dei faraoni ci hanno fatto credere a un’invasione che, tra il XIII e il XII a.C., avrebbe causato un vero crollo di civiltà nel Vicino Oriente: palazzi micenei, città (Ugarit), regni (Ittiti) tutti spazzati via dal maglio di questi barbari devastatori. Oggi a quella invasione dei “popoli del mare” quasi nessuno crede più. D’altra parte nessuno crede più al vecchio racconto ottocentesco di una storia fatta di invasioni e migrazioni, è stata cancellata quella degli Hyksos, non è mai esistita quella degli Amorrei e forti dubbi abbiamo su quella dei Dori. Lo stesso nome “popoli del mare” è frutto di un’errata lettura, come ha mostrato Sergio Donadoni negli anni ’60, sarebbe meglio tradurre “i barbari della pirateria” che, all’epoca, era un’attività commerciale aggressiva e antistatale e non un'invasione militare.
Se abbandoniamo la propaganda faraonica e ci rivolgiamo ai dati concreti, vediamo che gli Shardana sono presenti nel Vicino Oriente, a Biblo e a Ugarit, secoli prima della presunta invasione.
Durante la serata, nella quale Stiglitz articolerà l'intervento sugli Shardana, sarà presentato il programma di Honebu e gli obiettivi che l'Associazione Culturale pone al centro della propria mission, ossia creare un luogo di incontro dove studiosi e artisti, possano condividere le proprie conoscenze con gli associati.
Link su facebook: https://www.facebook.com/events/1445140079113958/
Ingresso libero. E' gradita la condivisione dell'evento.
Farà vedere di nuovo i due unici bronzetti ritrovati a Cipro simili agli shardana (dove tra l'altro è stata ritrovata ceramica nuragica), contro al centinaio di quelli ritrovati in Sardegna?
RispondiEliminaE' stata una conferenza ricca di dati, con approfondimenti su architetture, manufatti preziosi, toponimi e interpretazioni che sono state dibattute, al termine della presentazione, da archeologi del calibro di Ercole Contu e Giovanni Ugas. Una serata molto apprezzata dagli oltre 80 partecipanti, che ringrazio di cuore.
RispondiElimina