Questa sera, Venerdì 22 Maggio, alle ore 19.00, nuovo appuntamento da Honebu con "Il salotto della cultura", in Via Fratelli Bandiera 100 a Cagliari / Pirri.
Relatore sarà Salvatore Dedola, glottologo e linguista, che illustrerà, con l'ausilio di immagini, la sua interpretazione sulla celebre Stele di Nora, il più antico testo d'occidente scritto con caratteri fenici.
Ingresso libero. E' gradita la condivisione dell'evento.
Ecco, sotto, un articolo scritto da
Dedola:
quello che precede è il testo della Stele di Nora, trascritto con i caratteri di oggi. Chiunque può notare che il testo è scritto in lingua sarda: ovviamente si tratta di sardo arcaico.
Nonostante l’antichità (2900 anni), basta stare attenti, e il testo si capisce senza grandi sforzi, previa una spiegazione grammaticale. Ad esempio, BITU è la casa, il tempio, insomma ciò che è edificato (da cui nacque il sardo bidda ‘villaggio’); RASU indica il colmo, la sommità (ricordate su binu a rasu?, oppure su carru a rasu ‘carro riempito fino al colmo’?); NUGURA (Nora) richiama immediatamente l’attuale forma Nùgoro; e così via.
Questo testo – scritto coi caratteri alfabetici inventati prima del 1000 avanti l’Era volgare – è il più antico del Mediterraneo centro-occidentale. Precede ogni altro testo o scrittura: la scrittura greca, aramaica, ebraica, etrusca, osco-umbra, latina. La Stele di Nora ha la stessa età di quello che gli studiosi considerano il primo testo fenicio, ossia l’epigrafe-maledizione fatta scrivere dal re Ittibaal sul sarcofago di suo padre Ahiram di Tiro, grande amico di Davide e Salomone. Per intenderci, Ahiram fu colui che fornì i mastodontici cedri e cipressi del Libano per la costruzione del Tempio di Gerusalemme (mentre i mastodontici blocchi calcarei furono scavati in Giudea).
Insomma, possiamo ben dire che mentre SABA fondava Nora (giusto quanto recita la Stele), Salomone erigeva il Tempio al Dio d’Israele. Erano tempi grandiosi.
Io, per il vostro piacere, voglio presentare, tradurre e commentare questo testo venerando che rende grande la Sardegna (assieme alle statue di Monti Prama, le prime del Mediterraneo).
Quindi v’invito a venire presso l’associazione Honebu venerdì 22 maggio, alle ore 19, via Fratelli Bandiera n. 100, Pirri.
Vi abbraccio tutti. Salvatore Dedola
Non capisco perchè ci siano così tante traduzioni completamente diverse l'una dall'altra, però devo dire che quella ricorrente di: "lui trascinò i sardi a Tharshish" sembra una cavalota persino a me che non sono un glottologo.
RispondiEliminaquesta che hai postato di Dedola mi sembra più convincente, conoscendo io un pò il contesto storico di quell'epoca remota (900-750 a.c)
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