di Roberto Casti
Oggi presenteremo un nostro schizzo e la nostra proposta interpretativa di un’iscrizione fenicia sostanzialmente ancora inedita dell’ VIII - VII sec. a.C. incisa su una lamina in oro ( dim. cm. 1,8 x 2 c.) che originariamente rivestiva un supporto in ferro di cui restano evidenti le tracce di ossidazione (Barreca 1965); si tratta di due frammenti residui di un’iscrizione ancora incompleta provenienti dal santuario tofet di Sant’Antioco e ritrovati in due momenti diversi. Il primo, rinvenuto nel 1960 da Gennaro Pesce ( assistente Peppino Lai), fu pubblicato da Ferruccio Barreca: ‘Nuove iscrizioni fenicie da Sulcis’ in O.A. IV 1965 pp. 55-57 e successivamente da M .G. Amadasi Guzzo nel 1967 in Studi Semitici 28, IFPCO Sard. 38, p. 121, Tav. 46) riproposto dalla studiosa della Sapienza nel 1990 in IFPI p. 77, fig. 8.;v. anche Tesi di H. M. Dixon 2013 pp. 131-132 e pp.145-146. Il secondo frammento fu ritrovato circa venti anni dopo e la lamina, ricomposta mediante intervento di restauro nella prima metà degli anni ’80, venne inserita all’interno di una lente d’ingrandimento. L’iscrizione è stata presentata per la prima volta al pubblico nel 2012 in occasione della Mostra ‘Parole di Segni’ pubblicata da M. Minoja, C. Cossu e M. Migaleddu nella collana Sardegna Archeologica, Guide e Itinerari n. 47 Carlo Delfino editore.
Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Traslitterazione
Linea 1 [ LB‘L ḤMN ][ MLK ]B‘L ’Z YTN [‘ ?] .….
Linea 2 …. [ BN ] ’BKŠLK B[N] …..
Linea 3 ….W.... III ŠQL III L …..
Traduzione:
Sarebbe questa la seconda attestazione in un’iscrizione sarda del sacrificio MLK B‘L. L’altra, incisa su un cippetto in trachite ed esposta in mostra insieme alla laminetta , proviene, come questa dal santuario tofet di Sant’Antioco (M. G. Amadasi Guzzo IFPCO Sard. 17 1967 p. 98; Idem IFPI 1990 p. 77 ; Cfr. anche Idem, IFPCO Malta n. 4 pp. 20-23= CIS I 123; Idem, Scavi a Mozia-Le iscrizioni p.46 nota 6; cfr. H.Benichou-Safar ACIFP III 1995 pp. 142-148. Senza peraltro escludere altre letture alternative come un nome teoforo ( Adnb‘l, Azurbaal, Bodbaal etc), ritengo plausibile che all’inizio dell’iscrizione vi fosse inciso il nome della divinità a cui era destinata l’offerta. Si tratta quasi certamente di Baal Ḥammon, la stessa divinità che ritroviamo attestata nel cippo proveniente dal medesimo santuario tofet. Due sacrifici MLK B‘L offerti nello stesso santuario destinati alla stessa divinità. Queste potrebbero essere in definitiva le lettere perdute del frammento iniziale dell’iscrizione da aggiungere al testo oggi conservato: LB ‘L HMN MLK = A Baal Ḥammon sacrificio MLK .
L2 ’BKŠLK è probabilmente nome proprio, forse inedito, parte di una più lunga genealogia.
L 3 Straordinaria l’attestazione dell’offerta di Sicli che oltre a richiamare per certi versi la famosa iscrizione di Marsiglia trova anche riscontro in un’altra iscrizione analoga soprattutto per i contenuti alla nostra iscrizione sulcitana e dove è attestata l’offerta di 3 sicli anche in quel caso ad un santuaro. È un’ iscrizione dipinta su un ostracon ebraico della collezione Moussaieff dove possiamo leggere di un versamento di 3 sicli d’argento di Tarshish, in quel caso versati al tempio di Yahvéh. Bibl.: P. Bordreuil- F. Israel- D.Pardee, Deux ostraca paléo-hébreux de la collection Sh. Moussaieff in Semitica 46 1996 pp. 49-76; fig a p. 50 e Tav 7. Cfr. anche Lemaire : Tarshish – Tarsisi in Studies in historical and biblical Historiography....... Paleografia paleoebraica p. 50.
Va infine posto in evidenza come la grafia di questa iscrizione (lettere: 'aleph, yod, lamed, qof e shin) richiama in particolare l'iscrizione fenicia su un cippo votivo con dedica di ‘šmunḥlṣ a Resheph rinvenuto nel 1902 a Cipro (Palaeo-Kastro) la cui datazione viene inquadrata da Février al VII sec. a.C.. Il cippo, in due frammenti, ora ricomposto, é conservato al Museo del Louvre a Parigi: inv. AO 4411 (base)= RES, 1214; inv. AM 1196 ( testa di Bes) (cfr. André Caquot et Olivier Masson , Deux Inscriptions Phéniciennes de Chypre, in Syria Revue d'Art Oriental et Arcgéologie. Tomo XLV 1968 pp. 295-300, Fig. 1-2).
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