mercoledì 24 ottobre 2012
Corsi, Corsica e pugnaletti sardi
Corsi, Corsica e pugnaletti sardi
di Rolando Berretta
In un mio precedente pezzo, del 12 settembre 2010, proposi un’immagine simile:
Così Montalbano, in data 14 Ottobre, si è espresso :
“Mentre i Sardi sono sempre ubicati in Sardegna, le altre tribù stanziate nell’isola, Corsi e Balari, richiamano altre terre, rispettivamente la Corsica e le Baleari. Nell’antichità, spesso i nomi della terra e del popolo coincidevano”.
Perfetto!
Allora Pausania avrebbe dovuto scrivere Bàlari e Cirni; i Greci, quell’isola, la chiamavano Cirno.
Il nome Corsica è di origine latina. Si legge che i primi Romani trovarono i Corsi con un pugnale appeso al collo: Corsica deriverebbe da cor (petto-cuore) e sica (coltello).
Ho sempre parlato di carte geografiche, giunte dal passato, con la caratteristica che sono disegnate con il Sud in alto. Certamente qualche problema l’hanno creato.
Si potrebbero richiamare, a proposito dei pugnali, alcune statue presenti in Corsica e in Sardegna.
Prima bisognerebbe ritrovare pugnali a doppia lama. Poi bisognerebbe avere una profonda conoscenza del territorio.
di Rolando Berretta
In un mio precedente pezzo, del 12 settembre 2010, proposi un’immagine simile:
Così Montalbano, in data 14 Ottobre, si è espresso :
“Mentre i Sardi sono sempre ubicati in Sardegna, le altre tribù stanziate nell’isola, Corsi e Balari, richiamano altre terre, rispettivamente la Corsica e le Baleari. Nell’antichità, spesso i nomi della terra e del popolo coincidevano”.
Perfetto!
Allora Pausania avrebbe dovuto scrivere Bàlari e Cirni; i Greci, quell’isola, la chiamavano Cirno.
Il nome Corsica è di origine latina. Si legge che i primi Romani trovarono i Corsi con un pugnale appeso al collo: Corsica deriverebbe da cor (petto-cuore) e sica (coltello).
Ho sempre parlato di carte geografiche, giunte dal passato, con la caratteristica che sono disegnate con il Sud in alto. Certamente qualche problema l’hanno creato.
Si potrebbero richiamare, a proposito dei pugnali, alcune statue presenti in Corsica e in Sardegna.
Prima bisognerebbe ritrovare pugnali a doppia lama. Poi bisognerebbe avere una profonda conoscenza del territorio.
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Plausibile ma non confermato. All'epoca era piu' facile e naturale chiamare i vari popoli o genti con epiteti che potessero individuarli e riconoscere a colpo d'occhio, gialli con gli occhi a mandorla (cinesi), bassi e di pelle scura (pigmei), alti e scuri (Watussi), biondi con le trecce (Norvegesi), quelli con le corna e lo scudo tondo (Sardi) ecc. ecc. I Greci chiamavono rossi i Fenici, a prescindere dal luogo di provenienza che non ne avevano la minima idea. Gli antichi Egizi prima di chiamare i Sardi quelli del grande verde dovevano gia' conoscerli per le loro caratteristiche fisiche e di abbigliamento, non potevano dire " stanno arrivando quelli del grande verde" se gia' non li conoscessero per aspetto fisico e abbigliamento senza avere cognizioni geografiche. I Corsi riconosciuti per il pugnaletto? Anche i Sardi, ma i Sardi erano distinti oltre che per il pugnale per il fatto che vestivano di rosso per esempio, e i Corsi no.
RispondiEliminaVolevo aggiungere" sempre che Cor-sica non sia una paronomasia latina"
RispondiEliminaCaro signore (sono Rolando Berretta)
RispondiEliminaA proposito di carte geografiche capovolte. Ha presente dove l’Africa si avvicina alla Penisola Arabica? Perfetto! Li Diodoro ubica il Mare Verde per via delle alghe che rendevano pericolosa la navigazione. Poi le carte furono capovolte e, esattamente sullo stesso parallelo, troviamo il Capo Verde e le Isole del Capo Verde. Non vado oltre sulla provenienza dei Popoli del Mare.
Vorrei attirare la sua attenzione su Hichnussa e le sue misure: rispecchiano perfettamente la Corsica. Tutto serve per nuovi spunti per smuovere la ricerca. Io ci provo….
(sempre Rolando Berretta)
RispondiEliminaPer la paronomasia non mi pronuncio perché, purtroppo, dovrei fare riferimento alla sola lingua che conosco; e male pure.
( la paronomasia indica quei nomi QUASI uguali ma dal significato completamente diverso.
Esempio : EVA - IVA - UVA ) Ci potrebbe aiutare con qualche esempio ?
Quello del grande verde relativo alla Sardegna era puramente a titolo di esempio. Mi occupo per mio personale diletto di storia della Sardegna e in particolare di quello che chiamo filosofia della ricerca applicata alla storia e all'archeologia. Mi chiedo cosa porta un archeologo professionista ad arrivare a certe conclusioni piuttosto che ad altre. Cerco il contrario, mi spiego: cosa diremmo della Sardegna se anziche' 7000 nuraghi se ne fosse trovato solo uno? O se i Greci non avessero scritto nulla della Sardegna o nulla in generale, eroi e tutti gli dei dell'Olimpo e parentele varie? Altro piccolo esempio: se le pintadere fossero formine per il pane si sarebbero dovute trovare in ogni capanna di ogni villaggio, come le caffettiere in casa, cioe' forse migliaia, invece mi sembrano un po' pochine, qualcosa che solo poche persone potevano maneggiare; bronzetti nuragici con arco: manca la rappresentazione del nemico , a chi o cosa stanno mirando? Quello che manca e' cio' che attira la mia attenzione, e una carta geografica capovolta e' un ottimo spunto di ricerca.
RispondiEliminaNaturalmente non e' tutto qui. Il metodo mi serve non per trovare la verita' ma per escludere o confermare se una certa affermazione e'vera o falsa. Comunque mi trova d'accordo con Lei
giusto, o anche l'attribuzione di un significato moderno per assonanza fonetica di una parola che ha un significato diverso piu' antico: per esempio: Golfaranci non significa Golfo delle arance o golfo di li ranci, dei granchi, ma forse "distesa di pietre" o altri significati che nulla hanno a che fare con le arance o con i granchi; Saraighinos (localita' nel Campidano, non significa "saraceni" ma probabilmente vuol dire sas arraighinas cioe' radici;
RispondiEliminaisola di mal di ventre, altra paronomasia non significherebbe isola del mal di mare (se uno sta sull'isola il mal di mare non viene), e neanche vento cattivo ( malu entu), altrimenti si sarebbe dovuta chiamare malu entu tutta la costa da Punta Scorno fino a San Pietro, perche' il maestrale non soffia solo sull'isoletta;
Cala Mariolu non significherebbe cala del ladro ma ben altro significato; naturalmente per trovare il vero significato o supposto significato, bisogna andare a cercarsi tutte le parole sui vari dizionari etimologici di varie lingue e diversi autori.
Pare che pero'non tutti siano d'accordo e ci si infila in un ginepraio. Quindi mi e' venuto il dubbio che Corsica prima dei latini potesse avere un altro significato. tutto qui.
Solo per informazione: mariolu era il termine con cui i pescatori di Arbatax (originari di Ponza) indicavano la foca monaca, che rubava il pesce dalle reti.
EliminaUhm... il suffisso lat. -icus si aggiunge per delimitare un territorio abitato da genti particolari: così abbiamo l'illyr-icum, per il territorio degli Illiri, la Mars-ica per quello dei Marsi, ecc. Se Sardegna e Corsica sono nomi femminili è perché sono isole (lat. insula, greco he neesos). Semmai ci sarebbe da porsi il problema della correlazione col toponimo di Sorso, che farebbe rientrare l'alternanza [k] vs. [s] nella dinamica velare vs. sibilante, cioè nell'ambito di qualcosa che vediamo oggi essersi realizzato in modo deciso in lingue ie., nell'opposizione tra lingue centum e lingue satem, dinamica che potrebbe esser stata in una fase germinale al tempo della nascita di tali denominazioni. Se interessa per Sorso ho proposto la base ie. *krs 'carro da corsa', il che vorrebbe dire 'gente che sta nei carri, che assale' (come dissi suppergiù dei Balari)
RispondiEliminaGrazie per gli aggiornamenti, sono pochissimi i lettori che hanno basi su questo argomento e ogni aiuto è sempre graditissimo.
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