domenica 15 marzo 2015
Isis: jihadisti vendono su eBay reperti archeologici rubati
Isis: jihadisti vendono su
eBay reperti archeologici rubati
Collezionisti
di tutto il mondo si contendono ceramiche, gioielli, monete razziati nei siti
in Iraq e Siria.
Monete e ceramiche
antiche, ma anche dipinti e gioielli razziati dai militanti dell'Isis in Siria
e in Iraq vengono messi in vendita su eBay dallo Stato islamico per finanziare
la sua guerra santa contro l'Occidente. Secondo 'The Times', nelle ultime
settimane sarebbero aumentate a dismisura le vendite sui siti internet di aste
online di importanti pezzi archeologici presi dai militanti dell'Isis, ritenuti
scomparsi dalla Siria e dall'Iraq ed invece riapparsi su eBay, dove
collezionisti di tutto il mondo se li contendono. La vendita dei reperti
archeologici razziati nei luoghi occupati dai miliziani potrebbe fruttare decine
di milioni di euro all'Isis, che distrugge le grandi opere d'arte per ragioni
di propaganda, ma non disdegna di rubare quelle più piccole per venderle, come
fa con il petrolio, per finanziare il terrorismo e comprare armi per la sua
guerra. I furti maggiori di reperti archeologici di ogni tipo si registrano in
Iraq, dove tutti i siti di interesse, soprattutto quelli con scavi in corso,
sono stati sistematicamente razziati, e in Siria cinque siti su sei dell'Unesco
sono stati seriamente danneggiati dalla ricerca di reperti da vendere su
internet. E sempre secondo l'Unesco, i furti di reperti avverrebbero
addirittura su commissione. Uno è quello di un mosaico romano ad Apamea, nella
Siria occidentale: è stato staccato con i bulldozer e poi probabilmente fatto
arrivare nei ricchi Paesi del Golfo Persico, dove gli sceicchi sembrano
particolarmente interessati ad appropriarsi di antichità d'arte. Fatto sta che,
secondo gli esperti interpellati dal quotidiano londinese, i prezzi delle
monete antiche provenienti dagli scavi di Iraq e Siria sarebbero notevolmente
diminuiti nelle ultime settimane: segno che la loro disponibilità sul mercato è
molto aumentata con l'arrivo dei reperti messi in vendita dall'Isis.
Fonte: ANSA
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