giovedì 21 novembre 2013
Placca in bronzo con incisione punica nel Tempio di Antas
Incisione punica nel Tempio di Antas
di Roberto Casti
Riproduzione grafica di un’iscrizione punica incisa su una placchetta in bronzo frammentaria provvista di fori per l’infissione (dim. cm. 5 x 4,5 x 2,5 mm.). Il testo, di cui residua la sola parte sinistra, si sviluppa su 5 linee di scrittura. Fu rinvenuta insieme numerose altre (una ventina) nell’area attorno al tempio di Antas (Fluminimaggiore) nel corso delle campagne di scavo 1967-1968. Solo una di queste iscrizioni risultava completa; tutte le altre, così come questa, erano frammentarie. Presentiamo qui, per la prima volta in caratteri latini, la trascrizione delle lettere già pubblicate nel 1969 da M. Fantar in caratteri ebraici com'era d’abitudine fino ad allora per le traslitterazioni di tutte le iscrizioni semitiche.
IV–III a.C. Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
Bibliografia: Mohamed Fantar, Les Inscriptions, in AA. VV. Ricerche puniche ad Antas, Rapporto preliminare della Missione archeologica dell’Università di Roma e della Soprintendenza alle Antichità di Cagliari, Studi Semitici 30 Istituto di Studi del Vicino Oriente. Roma 1969 pp. 64-68. Tav. XXV, 2.
Trascrizione:
L 1 … ’Š NDR HMLKT
L 2 … BN B‘l YTN HŠPT
L 3 … [‘] DRB ‘L HŠPT BN
L 4 … ‘M HSLKY BŠT
L 5 … HN’
Traduzione:
1 … che ha offerto Himilkat
2 … figlio di Baalyaton il sufeta
3 … [A]ddirbaal il sufeta, figlio di
4 ... che fa parte del popolo di Sulky, nell’anno di
5 ... Hanno’
Di rilievo in questa iscrizione, oltre ai nomi dei sufeti, l’attestazione del nome punico dell’odierna città di Sant’Antioco.
di Roberto Casti
Riproduzione grafica di un’iscrizione punica incisa su una placchetta in bronzo frammentaria provvista di fori per l’infissione (dim. cm. 5 x 4,5 x 2,5 mm.). Il testo, di cui residua la sola parte sinistra, si sviluppa su 5 linee di scrittura. Fu rinvenuta insieme numerose altre (una ventina) nell’area attorno al tempio di Antas (Fluminimaggiore) nel corso delle campagne di scavo 1967-1968. Solo una di queste iscrizioni risultava completa; tutte le altre, così come questa, erano frammentarie. Presentiamo qui, per la prima volta in caratteri latini, la trascrizione delle lettere già pubblicate nel 1969 da M. Fantar in caratteri ebraici com'era d’abitudine fino ad allora per le traslitterazioni di tutte le iscrizioni semitiche.
IV–III a.C. Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.
Bibliografia: Mohamed Fantar, Les Inscriptions, in AA. VV. Ricerche puniche ad Antas, Rapporto preliminare della Missione archeologica dell’Università di Roma e della Soprintendenza alle Antichità di Cagliari, Studi Semitici 30 Istituto di Studi del Vicino Oriente. Roma 1969 pp. 64-68. Tav. XXV, 2.
Trascrizione:
L 1 … ’Š NDR HMLKT
L 2 … BN B‘l YTN HŠPT
L 3 … [‘] DRB ‘L HŠPT BN
L 4 … ‘M HSLKY BŠT
L 5 … HN’
Traduzione:
1 … che ha offerto Himilkat
2 … figlio di Baalyaton il sufeta
3 … [A]ddirbaal il sufeta, figlio di
4 ... che fa parte del popolo di Sulky, nell’anno di
5 ... Hanno’
Di rilievo in questa iscrizione, oltre ai nomi dei sufeti, l’attestazione del nome punico dell’odierna città di Sant’Antioco.
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Di rilevante c'è forse anche altro, a mio vedere...
RispondiEliminaI Sufeti erano coppie di reggenti civili delle comunità orientali semitiche (i Latini presero a prestito l'istituzione, modificandola in qualche modo, realizzandola militarmente con le figure dei due consoli).
L'iscrizione riporta nomi d'origine evidentemente Semitica, che sono costruiti su nomi di divinità Semitiche.
Non si può fare proprio a meno di notare l'incredibile assenza di Yahweh e degli Shardana: forse erano tutti alla spiaggia della "porta del sole" ad incidere le loro iniziali sugli scogli retrostanti alla spiaggia: una bella gita al sacco nel solstizio fa sempre colore locale e tiene alto il prezzo del libro1
Seguiranno altre iscrizioni per offrire un punto di vista serio sull'argomento scrittura antica in sardegna. Le favole lasciamole ai santoni e ai creduloni.
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