martedì 25 giugno 2013
Una Stonehenge in Svezia?
Una Stonehenge in Svezia?
di Pasquale Barile
Il sito megalitico di Ales Stenar in Svezia sarebbe stato costruito sul modello di Stonehenge.
La struttura è costituita da 59 pietre del peso di circa 2 tonnellate innalzate su di un dirupo per una lunghezza di circa 67m; oggi il sito si trova di fronte al villaggio di pescatori di Kåseberga. Da sempre il sito è stato datato a circa alla fine del I millennio d.C., ma recenti studi retrodaterebbero la struttura a circa il 2000 a.C., ovvero all’età del bronzo, facendone un osservatorio astronomico sul modello del più famoso Stonehenge.
Questa nuova interpretazione deriva dalle ricerche di Nils-Axel Mörner, geologo presso la Stockholm University, i cui risultati mostrano come il sole sorga e tramonti in un punto specifico del complesso megalitico di Ales Stenar nel solstizio d’estate e d’inverno.
Questa importante scoperta suggerisce che la cultura che edificò il complesso monumentale ne fece una sorta di calendario astronomico per importanti cerimonie religiose legate con ogni probabilità all’agricoltura. Ulteriori ricerche hanno permesso di osservare come le forme di alcune delle pietre utilizzate per la costruzione del “calendario” ricordino molto da vicino Stonehenge. In base a tali osservazioni Mörner sostiene che il complesso megalitico di Ales Stenar è in realtà un calendario astronomico costruito sul modello di Stonehenge da una comunità scandinava vissuta durante l’età del Bronzo che aveva frequenti contatti commerciali con le culture europee e mediterranee.
Tuttavia, molti ricercatori non sono d’accordo con questa nuova interpretazione; secondo l’archeologia ufficiale il complesso megalitico di Ales Stenar non è altro che un’enorme necropoli. Secondo Martin Rundkvist, archeologo svedese e direttore della rivista di archeologia Fornvännen, in Svezia sono molto frequenti queste strutture e la maggior parte di esse sono datate all’età del Ferro svedese, 500 – 1000 ce circa, inoltre la loro funzione è esclusivamente quella di segnacoli per sepolture. A minare ulteriormente la teoria di Mörner sono le datazioni al C14 effettuate ad Ales Stenar, che hanno restituito delle date risalenti a circa 1400 anni fa, molto lontane dall‘ipotesi “Stonehenge“.
Secondo Rundkvist il popolo che costruì Ales Stenar era un popolo di guerrieri e navigatori che disposero le pietre riproducendo la sagoma di una nave per segnare le loro tombe. Un mondo fatto di acciaio e guerre, di saccheggi e ricchi bottini che ispirò la leggenda di Beowulf.
Altri studi:
Nel 1989, nel corso dei primi scavi archeologici effettuati per indagare scientificamente il sito e determinarne la datazione, gli archeologi trovarono una pentola di creta decorata, con ossa umane bruciate all'interno del cerchio di pietra. Le ossa si pensa derivino da una pira funeraria e solo successivamente furono rinchiuse nel contenitore di argilla e interrate. Infatti, nella pentola, furono ritrovati oggetti che appartenevano a diversi secoli; mentre alcuni appartenevano al 330 - 540 d.C., altri, come un pezzo di cibo carbonizzato, erano del 540 - 650 d.C. Gli archeologi che lavoravano al progetto trovarono anche carbone di betulla risalente al 540 - 650 d.C. sotto un macigno. Secondo il Riksantikvarieämbetet, la commissione svedese per i beni culturali, la datazione al carbonio-14 del materiale organico dal sito indica che sei campioni sono del 600 d.C. circa, mentre un campione è del 3.500 a.C. I campioni divergenti provengono dalla fuliggine, la quale ricopriva alcune pietre ritenute resti di un vecchio focolare, che si trovava in prossimità della nave. Sulla base di questi risultati, il Riksantikvarieämbetet ha determinato in 1.400 anni la data di realizzazione del sito archeologico, che pertanto risale ad un periodo prossimo al 600 d.C.
Fonte: http://www.ancientworldmagazine.net
di Pasquale Barile
Il sito megalitico di Ales Stenar in Svezia sarebbe stato costruito sul modello di Stonehenge.
La struttura è costituita da 59 pietre del peso di circa 2 tonnellate innalzate su di un dirupo per una lunghezza di circa 67m; oggi il sito si trova di fronte al villaggio di pescatori di Kåseberga. Da sempre il sito è stato datato a circa alla fine del I millennio d.C., ma recenti studi retrodaterebbero la struttura a circa il 2000 a.C., ovvero all’età del bronzo, facendone un osservatorio astronomico sul modello del più famoso Stonehenge.
Questa nuova interpretazione deriva dalle ricerche di Nils-Axel Mörner, geologo presso la Stockholm University, i cui risultati mostrano come il sole sorga e tramonti in un punto specifico del complesso megalitico di Ales Stenar nel solstizio d’estate e d’inverno.
Questa importante scoperta suggerisce che la cultura che edificò il complesso monumentale ne fece una sorta di calendario astronomico per importanti cerimonie religiose legate con ogni probabilità all’agricoltura. Ulteriori ricerche hanno permesso di osservare come le forme di alcune delle pietre utilizzate per la costruzione del “calendario” ricordino molto da vicino Stonehenge. In base a tali osservazioni Mörner sostiene che il complesso megalitico di Ales Stenar è in realtà un calendario astronomico costruito sul modello di Stonehenge da una comunità scandinava vissuta durante l’età del Bronzo che aveva frequenti contatti commerciali con le culture europee e mediterranee.
Tuttavia, molti ricercatori non sono d’accordo con questa nuova interpretazione; secondo l’archeologia ufficiale il complesso megalitico di Ales Stenar non è altro che un’enorme necropoli. Secondo Martin Rundkvist, archeologo svedese e direttore della rivista di archeologia Fornvännen, in Svezia sono molto frequenti queste strutture e la maggior parte di esse sono datate all’età del Ferro svedese, 500 – 1000 ce circa, inoltre la loro funzione è esclusivamente quella di segnacoli per sepolture. A minare ulteriormente la teoria di Mörner sono le datazioni al C14 effettuate ad Ales Stenar, che hanno restituito delle date risalenti a circa 1400 anni fa, molto lontane dall‘ipotesi “Stonehenge“.
Secondo Rundkvist il popolo che costruì Ales Stenar era un popolo di guerrieri e navigatori che disposero le pietre riproducendo la sagoma di una nave per segnare le loro tombe. Un mondo fatto di acciaio e guerre, di saccheggi e ricchi bottini che ispirò la leggenda di Beowulf.
Altri studi:
Nel 1989, nel corso dei primi scavi archeologici effettuati per indagare scientificamente il sito e determinarne la datazione, gli archeologi trovarono una pentola di creta decorata, con ossa umane bruciate all'interno del cerchio di pietra. Le ossa si pensa derivino da una pira funeraria e solo successivamente furono rinchiuse nel contenitore di argilla e interrate. Infatti, nella pentola, furono ritrovati oggetti che appartenevano a diversi secoli; mentre alcuni appartenevano al 330 - 540 d.C., altri, come un pezzo di cibo carbonizzato, erano del 540 - 650 d.C. Gli archeologi che lavoravano al progetto trovarono anche carbone di betulla risalente al 540 - 650 d.C. sotto un macigno. Secondo il Riksantikvarieämbetet, la commissione svedese per i beni culturali, la datazione al carbonio-14 del materiale organico dal sito indica che sei campioni sono del 600 d.C. circa, mentre un campione è del 3.500 a.C. I campioni divergenti provengono dalla fuliggine, la quale ricopriva alcune pietre ritenute resti di un vecchio focolare, che si trovava in prossimità della nave. Sulla base di questi risultati, il Riksantikvarieämbetet ha determinato in 1.400 anni la data di realizzazione del sito archeologico, che pertanto risale ad un periodo prossimo al 600 d.C.
Fonte: http://www.ancientworldmagazine.net
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