mercoledì 1 settembre 2010
Shardana
Il mistero degli Shardana.
Articolo dell’Unione Sarda del 28 Agosto 1998
Una delegazione di studiosi dell'Università di Haifa - guidata dal direttore della facoltà di archeologia Adam Zartal e da Michael Heltzer, un esperto delle epoche del bronzo e del ferro - sarà nei prossimi giorni in Sardegna per studiare i nuraghi e cercare tracce degli Shardana, un antico popolo di guerrieri menzionato nei papiri dei faraoni egiziani. La visita, ha spiegato Zartal, avviene nel contesto della cooperazione scientifica fra il suo ateneo e la Università di Cagliari iniziata alcuni anni fa con la scoperta ad El-Ahwat, sul monte Carmelo, di una struttura unica nel suo genere nel Medio Oriente che non poteva essere catalogata altrimenti che «una specie di nuraghe». Gli studiosi israeliani ipotizzano che El-Ahwat fosse un bastione eretto da guerrieri Shardana. Qualche tempo fa in un'altura tra Haifa e Tel Aviv, venne riportata alla luce una cittadella - fortificata intorno al 1150 a.C. - con caratteristiche molto simili ad un villaggio nuragico. E s'è riacceso l'interesse di storici e archeologi sui rapporti instauratisi agli albori della civiltà (e più precisamente alla fine del bronzo) tra i sardi e i popoli che abitarono il Medio Oriente e l'Africa Mediterranea. Tutti i ricercatori sembrano concordare sul fatto che la cittadella di El- Ahwat, forse, è opera degli Shardana o comunque di popoli che assimilarono la loro cultura, posto che le emergenze architettoniche (i vani circolari collegati a corridoi e la struttura della volta) fanno pensare ad un forte influsso della civiltà nuragica.
Ma chi erano gli Shardana? Da dove venivano?
Ripercorriamo il tragitto attraverso le fonti letterarie classiche. L'espressione Shardana compare per la prima volta in una serie di documenti egizi - tra il XIV e il IX a.C. - che comprendono anche una lettera, in lingua babilonese, inviata dal principe di Byblos Rib-Adi al faraone Amenhopte III. In particolare il termine si trova in una narrazione dello scriba egiziano Pentaur, vissuto intorno al XIV a.C., il quale, celebrando la vittoria riportata dal faraone Ramesse II sui popoli dell'Asia Minore (nella cruenta battaglia di Kadesh sui Khetas), ricorda - tra i prigionieri – gli Shardana del mare o Shardana dal cuore ribelle .Questi vengono menzionati anche ai tempi di Seti I e compaiono nei geroglifici del tempio di Karnak tra i popoli che assalirono l'Egitto da Occidente e che vennero sconfitti dal faraone Meremphtat I, figlio di Ramesse II. Successivamente gli Shardana figurarono nei rilievi e nelle iscrizioni del tempio di Medinet Habu, che narrano le vittorie di Ramesse III, e poi nella relazione di imprese di questo faraone contenuta nel papiro Harris e nelle iscrizioni risalenti all'epoca di Ramesse IX e di Osorquon II. Nel complesso, attraverso l'esame delle fonti letterarie più antiche, gli Shardana appaiono talvolta come nemici e talvolta come mercenari degli egiziani. In particolare, arruolati al servizio dei faraoni (furono inclusi persino nei corpi di guardia di Ramesse II), gli Shardana costituirono un corpo scelto di mercenari coraggiosi che partecipa alle guerre dell'Egitto contro i popoli dell'Asia Minore e che, in tempo di pace, risiede stabilmente con le proprie famiglie in accampamenti dislocati sulle rive del Nilo: tra il XII e XI a.C. gli Shardana hanno la loro massima consistenza numerica. Il loro armamento era costituito da un gonnellino corto, un elmo a calotta munito di due lunghe corna, una corazza di cuoio e metallo, uno scudo rotondo, una lancia o giavellotto e la pesante spada di bronzo. Come nemici, invece, gli Shardana vengono annoverati tra i popoli nordici (rispetto all'Egitto s'intende) delle isole, irrequieti, che infestavano le vie marittime e le imboccature dei porti: dunque tra quei popoli che, come si è detto, tentarono di invadere l'Egitto da Occidente ai tempi di Amenophe e da Settentrione sotto il Regno di Ramesse III.
Chi erano in effetti questi misteriosi aggressori dell'Egitto? Da quali terre venivano?
Gli studiosi di scuola francese che nel secolo scorso si occuparono del tema (il Lieblein, lo Chabas il Visconte de Rougé) hanno riconosciuto negli Shardana i sardi. E ciò anche sulla base di affinità iconografiche tra le rappresentazioni egiziane e i guerrieri nuragici raffigurati nei bronzetti. Altri studiosi hanno evidenziato similitudini etniche, biologiche e persino caratteriali. Si tratta comunque di ipotesi che dovranno essere sottoposte al vaglio scientifico della critica storica. Gli Shardana furono travolti da popoli più forti, più omogenei e più risoluti. Tagliati fuori dal ruolo di protagonisti, divennero - sulla scena del Mediterraneo - semplici comparse per poi, dopo molti secoli di declino, perduta anche l'antica libertà, essere ridotti a popolo privo di entità nazionale, proprio mentre in Europa venivano a formarsi ed a consolidarsi i grandi Stati Nazionali.
http://edicola.unionesarda.it/Articolo.aspx?Data=19980826&Categ=7&Voce=1&IdArticolo=269353
Nell'immagine alcune navicelle nuragiche esposte al Museo di Cagliari
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento