giovedì 5 agosto 2010
Bronze Age - History Civiltà nuragica - Bronzetti guerrieri
Bronzetti Guerrieri
In questo articolo saranno esaminati i bronzetti guerrieri che non alzano la mano in segno di saluto, ossia dei veri e propri soldati armati fino ai denti che evocano battaglie nelle quali si distinsero per le gesta eroiche.
Iniziamo dal n° 89 della classificazione di Lilliu, 1966. È alto 16.8 cm ed è conservato al museo archeologico di Firenze. Impugna un bastone liscio pomellato che potrebbe essere uno scettro simile a quello già visto in mano al capotribù n° 4. Certamente si tratta di un individuo che appartiene agli alti ufficiali e riveste un ruolo prestigioso, un capo. Indossa un guanto che lascia le dita nude e nella mano sinistra stringe una lama a doppia costola, denominata “stocco”, spezzata nella parte superiore che sporge dalla spalla. L’elmo presenta lunghe corna e cresta mediana. Sopra la tunica, i petto è protetto da una corazza identica a quella del “Miles Cornutus” n° 96 che descriverò a seguire. Anche gli schinieri sono uguali. Il volto è elegante, con sopracciglia e naso che formano la consueta “T” e nella parte posteriore si notano i capelli striati a spina di pesce.
Il personaggio n° 96, denominato Miles cornutus, è alto 24 cm, proviene da Senorbì ed è conservato a Cagliari.
Poggia su una base con 4 fori che suggeriscono una base lignea alla quale la statuina era inchiodata. Nella mano destra impugna un lungo stocco con lama a due costole ed elsa a pomo ricurvo. La mano sinistra tiene uno scudo con umbone non centrato. Elmo con lunghe corna e volto identici alla statuina n° 89. Una tripla tunica riveste il corpo e sul davanti sinora una corazza striata provvista di cintura dalla quale pendono due bande frangiate. Le gambe sono protette da schinieri come la n° 89.
Il personaggio n° 97 è alto 15 cm, proviene da Padria ed è conservato al museo di Cagliari.
Lo schema è quello della n° 96 ma lo stocco, munito di due chiodini che fissano la lama, poggia sulla spalla. Nello scudo rotondo con umbone si nota una bella decorazione geometrica, e nella parte posteriore sono sospesi quattro piccoli stocchi con elsa in bella mostra, pronti all’uso in caso di duello corpo a corpo. L’elmo con lunghe corna presenta una finitura pomellata di dubbia interpretazione. La corazza è indossata sopra un’attillata e corta tunica che lascia scoperte le gambe. Una goliera protegge il collo e le spalle presentano una protezione, probabilmente in cuoio striato. Gli schinieri a gambale completano la dotazione difensiva e sono irrobustiti da tre stecche verticali cucite al cuoio. Il cranio si restringe a uovo e il volto allungato contribuisce a “orientalizzare” l’aspetto.
Il bronzetto n° 104, denominato “Eroe a 4 braccia e 4 occhi” è alto 19 cm, proviene da Abini-Teti ed è conservato a Cagliari.
È un personaggio molto conosciuto in quanto viene utilizzato spesso per rappresentare la Sardegna Archeologica nelle guide turistiche. Sulla testa calza un elmo con cresta mediana e due lunghe corna pomellate che quasi si uniscono nella parte superiore. Il corpo è stretto da tre tuniche e presenta una corazza con maniche segnata da bande verticali striate. Le caratteristiche che colpiscono nel bronzetto sono le 4 braccia che stringono 4 armi. Le due superiori reggono stocchi, quelle inferiori due scudi. Altro particolare che colpisce è il volto con 4 occhi e con consueto schema a T di naso e sopracciglia. Certamente si tratta di un personaggio mitico, e la dotazione di armi esalta il suo valore guerriero.
Ultima di questa serie riassuntiva dei guerrieri che ho scelto di proporre, ma non meno importante, è la statuina n° 106, denominata “Demone militare”, alta 15 cm, proveniente anch’essa da Abini-Teti e conservata al museo di Cagliari.
L’elmo è costituito da una calotta emisferica con cresta mediana e corna orizzontali. Il corpo è rivestito da una pesante giubba in cuoio a mezze maniche e le mani tengono stretti due scudi dotati ciascuno di tre corti pugnali nella parte interna. Il personaggio mostra un pugnale al petto sospeso coi una funicella a tracolla. Le gambe sono protette da lunghi schinieri rinforzati alle ginocchia. Due lunghe trecce scendono fino al petto e la forma generale massiccia conferisce al bronzetto l’aspetto di un guerriero invincibile.
Tutte le immagini sono tratte da Lilliu, 1966, Sculture della Sardegna nuragica.
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