lunedì 23 agosto 2010
La Stele di Nora - 2° parte - scrittura dell'età fenicia
Altri studiosi hanno dimenticato d’inserire alcune lettere nell’alfabetario ricavabile dalla Stele (ad esempio Garbini). Altra interpretazione errata è stata quella del Moore-Cross nel 1984, avvenuta quattro anni dopo la pubblicazione del Dizionario Fenicio della Fuentes Estanol. La traduzione del Cross, cui attinge anche Barreca, viene proposta dal Rassu:
btršš (a Tarsis) wgrš h’ (ed egli li condusse fuori) bšrdn š (tra i Sardi) lm h’ šl (egli è adesso in pace) m sb’ m (ed il suo esercito è in pace) lktn bn (Milkaton, figlio di) šbn ngd (Subna, generale) lpmy (di re Pumay, ossia Pigmalione di Tiro).
L’ interpretazione che preferisco è, come ho già scritto, quella di Salvatore Dedola che sostiene che dal Dizionario Fenicio si estrae un testo lineare che è il seguente:
BT RŠ Š NGR Š H’ BŠRDN ŠLM H’ ŠLM SB’ (*) MLKTNBN Š BN NGR LPNY
Che significa:
(Questo è) il tempio principale di Nora che lui (il dedicante) in Sardegna ha visitato in segno di pace (o per compiere un voto sacrificale). Chi augura pace (o visita in segno di pace) è S,b’ figlio di Milkaton, che edificò Nora davanti all’isola (Capo Pula).
L’interlineare è:
bt (il tempio) rš (principale) š (di) ngr (Nora) š (che) h’ (egli) bšrdn (in Sardegna) šlm (ha visitato in segno di pace). h’ (Chi) šlm (augura pace) Sb’ (*) (è Sb’, cioè Saba, nome di origine berbera che si ritrova tra i Punici, ma è pure di origine cananea) mlktnbn (figlio di Milkaton) š (il quale) bn (edificò) ngr (Nora) lpny (davanti all’isola).
Se questa interpretazione è esatta nella Stele di Nora non si scrive di guerre o di eserciti contrapposti che depongono le armi, come sostengono il Cross e Barreca. Slm (Shalom in ebraico) è un classico motto di pace, non adatto a soldati che invadono terre altrui ed entrano nei santuari, per conto d’un supposto re Pigmalione, a violare religioni straniere.
Ai tempi della Stele di Nora i levantini erano di casa in Sardegna, almeno da un secolo, e sino ad oggi non c’è stato alcuno storico che abbia proposto che vi siano entrati con la violenza d’un esercito conquistatore. Si è sempre detto e scritto l’opposto, in armonia con quanto sappiamo da tutti gli storici greci. Saba pose la stele sul tophet su cui fece un sacrificio, un olocausto. Così recita la stele. Slm infatti non significa soltanto augurare pace ma anche compiere un atto pacifico, compiere un gesto rituale quale è appunto l’olocausto. Che poi l’olocausto sia stato operato sgozzando animali o bambini, resta materia d’interpretazione.
Il testo fenicio qui proposto ha tre lettere diverse rispetto al testo presentato dal Rassu. Le prime due lettere riguardano entrambe il nome di Nora (Ngr): nella seconda riga il traduttore ha sostituito N a W; nella settima riga ha preferito R a D (causa la grafia della stele poco perspicua). Alla ottava riga ha preferito N ad M (ipercorretto dal lapicida). Le tre lettere fenicie scelte consentono di avere dei riscontri nel Dizionario della Fuentes Estanol.
Peraltro è la stessa Fuentes Estanol a dare questo esempio, nel proprio Dizionario, proponendo spesso delle sostituzioni a causa di evidenti errori dei testi, forse causati dalla scarsa conoscenza della lingua o dell’alfabeto da parte dei lapicidi.
Nell'immagine una suggestiva inquadratura dal basso della Stele di Nora, prima del restauro. Oggi è in bella mostra al Museo di Cagliari, e consiglio a tutti gli amici blogger di andare ad ammirarla perché è possibile avvicinarsi fino a sfiorarla con le dita.
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