domenica 28 maggio 2017
Lo stadio Sant'Elia, realizzato nel 1970 dopo la conquista dello scudetto del Cagliari Calcio. Oggi si disputerà l'ultima partita della sua storia.
Lo stadio Sant'Elia, realizzato nel 1970 dopo la conquista dello scudetto del Cagliari Calcio. Oggi si disputerà l'ultima partita della sua storia.
Lo stadio Sant'Elia prende il nome
dal quartiere di Cagliari in cui si trova. Nato come struttura sportiva polivalente,
con pista d'atletica, è stato ristrutturato più volte e la sua capienza si è
ridotta a 23500 posti. Il Cagliari Calcio nel 2015 presenta il progetto di
ricostruzione dello stadio i cui lavori sono iniziati pochi giorni fa. Progettato
nel 1964 dall'architetto Antonio Sulprizio, prevedeva un solo anello ellittico
sormontato da gradinate con una capienza di 35000 spettatori. Con la vittoria
dello scudetto nel 1970, sotto la supervisione di Giorgio Lombardi, l'impianto
fu completato nell'estate dello stesso anno con l'aggiunta del secondo anello in
cemento armato. Lo stadio fu inaugurato a Settembre in sostituzione del vecchio
Amsicora. L'impianto, capace di 60000 posti costò due miliardi, un quarto dei
quali pagati dal CONI. Il 12 settembre, nel primo turno della Coppa Italia, il
Cagliari sconfisse la Massese per 4-1 di fronte a poco più di
30 000 spettatori. Il 16 settembre, il Cagliari vinse 3-0 in Champions League
contro i francesi del Saint
Etienne davanti a 63000 spettatori.
La prima di campionato fu Cagliari – Sampdoria. Pochi mesi dopo, a causa di una
perdita di combustibile dall’oleodotto che serviva il deposito dell’aeronautica
militare, lo stadio fu teatro di un incidente: un operaio addetto alla
manutenzione gettò un mozzicone di sigaretta acceso proprio sulla perdita e il
problema provocò la temporanea inagibilità dello stadio fino alla riparazione. Nel
Dicembre 1987, in occasione dei campionati mondiali di calcio del 1990, l’ingegnere
Rossi adeguò le strutture alle normative di sicurezza. I lavori durarono due
anni, per un costo di 24 miliardi di lire. Fu realizzata una tribuna coperta e
furono aumentati i parcheggi, oltre alla tinteggiatura di tutto l'impianto. i
posti furono ridotti a 40000. Il battesimo internazionale del nuovo impianto avvenne
il 21 dicembre 1989 con la partita della nazionale italiana contro l’Argentina.
Nel 2002, con il Cagliari in B, la Lega Calcio non diede l'agibilità e il
Cagliari Calcio investì 3 milioni di euro per piazzare tribune Dalmine sulla
pista di atletica. I posti furono ridotti a 23500 ma a causa di un episodio
violento (un tifoso scavalcò le recinzioni e sferrò un pugno al portiere
siciliano Manitta) furono rivoluzionate le barriere tra spalti e campo di gioco
con la sostituzione delle ringhiere in ferro con dei pannelli di plexiglass e
con la realizzazione di un fossato. Inoltre, le panchine furono interrate e la
capienza ridotta a 20000 posti.
Nel
2012, la Commissione Provinciale di Vigilanza dichiarò inagibile lo stadio e il
Cagliari finì la stagione senza i settori Distinti e Curva Sud, con una capienza
ridotta a 14000 posti, sotto il livello minimo dei 20000 posti
richiesti dalla Lega che, tuttavia, concesse una deroga. Dopo una serie di
partite giocate a Trieste, nello stadio Nereo Rocco, il 16 maggio 2012 il
presidente Massimo Cellino decise di abbandonare lo stadio e giocare a Quartu
Sant’Elena nello stadio Is Arenas. La società fece montare tre tribune Dalmine
utilizzate dal 2003 nel Sant’Elia, mentre per la tribuna centrale furono
costruiti moduli di acciaio ed elementi prefabbricati per portare la capienza a 16500
posti. Il 14 febbraio 201, un’indagine della Procura di Cagliari portò all’arresto
del presidente del Cagliari Massimo Cellino, del sindaco di Quartu Sant'Elena e
dell'Assessore allo Sport con l'accusa di tentato peculato e falso ideologico in
relazione ai lavori nello stadio.
Il
presidente fu scarcerato il 14 maggio, e il 25 giugno 2013, comunicò alle
autorità la decisione di abbandonare lo stadio Is Arenas per ritornare al Sant’Elia
dopo i lavori di adeguamento.
Ciò avvenne il 19 ottobre, dopo che furono
eliminate le barriere tra campo e tribune, il vecchio tabellone luminoso venne sostituito
con uno nuovo e furono rimpiazzati i seggiolini della tribuna centrale. Con i
lavori quasi ultimati, la Lega Calcio e il Comune rilasciarono le
autorizzazioni per giocare contro il Catania davanti a circa 5000
spettatori, capienza mantenuta per i match successivi. Il comune rilasciò una
nuova autorizzazione, il 24 agosto 2014, sempre contro il Catania ma nella Tim
Cup, per l'accesso alla struttura di 12000 persone. Il 21 Dicembre 2014,
grazie a un contributo concesso da SKY, fu riaperta la curva sud e la capienza
aumentò a 16000 spettatori. Il 10 marzo 2015 iniziarono i lavori di demolizione
di alcuni spicchi delle tribune in cemento armato per mettere in sicurezza la
struttura ed evitare la caduta di detriti sugli spettatori che accedono
all'impianto. Il 18 dicembre 2015 viene presentato il progetto per il nuovo
stadio che andrà a sostituire il vecchio Sant'Elia. Il nuovo stadio avrà 21000
posti e sarà costruito nello stesso perimetro del vecchio, con negozi e
ristoranti al suo interno. Il progetto è approvato il 21 febbraio 2017 dal
comune e il 2 marzo dalla Regione Sardegna. Iniziati pochi giorni fa, i lavori
si concluderanno nel 2020. Nel frattempo il Cagliari giocherà le partite
nell'impianto provvisorio Sardegna Arena, costruito nel parcheggio adiacente al
settore distinti dello stadio con le tribune in tubolari del vecchio stadio e parti
della struttura smontata da Is Arenas.
Immagini da http://www.sardegnadigitallibrary.it
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