Il bastione, costruito in pietra forte, collegava i tre bastioni meridionali della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, e univa il quartiere Castello con quelli sottostanti di Villanova e Marina. La scalinata a doppia rampa, con la quale si entra dalla piazza Costituzione, si interrompe nella passeggiata coperta e si conclude sotto l'arco di Trionfo, nella terrazza Umberto I dalla quale si accede, attraverso una breve gradinata, al bastione di Santa Caterina, dove sorgeva il convento delle domenicane, distrutto da un incendio nel 1800 e celebre perché proprio nelle sue stanze si preparò la congiura per uccidere nel 1668 il vicerè Camarassa.
venerdì 26 maggio 2017
Archeologia. Il bastione di Saint Remy e le fortificazioni medievali di Cagliari. di Pierluigi Montalbano
Archeologia. Il bastione di Saint Remy e le fortificazioni medievali di Cagliari
di Pierluigi Montalbano
Le fortificazioni medievali di
Cagliari circondano l'intero perimetro del quartiere storico di Castello e
comprendono due torri principali, perfettamente integre: quella di San
Pancrazio e quella dell'Elefante. Durante il
viceregno di Dusay (1491-1508) furono realizzati importanti baluardi come
quello di fronte alla chiesa di Santa Croce e quello del Balice, e il bastione
della Fontana Bona, laddove oggi c’è il Bastione Saint Remy. Più in basso si
costruì il baluardo della Leona verso l'antico antemurale pisano e a Nord, a difesa di Buon Cammino, un fronte con mura
verticali e porta. Nel 1534, il viceré De Cardona fece costruire due bastioni
nel porto, di Levante a Est e di Sant'Agostino a Ovest. Sempre il vicerè, a Castello fece costruire un muro
fortificato fra la Torre dell'Elefante e la Torre Mordente, nella zona Santa
Croce. Nel 1535 le fortificazioni del porto furono riprese dall'architetto Pons
che progettò due bastioni all'interno della ripa e li collegò ai due terrapieni
di Sant'Agostino e di Levante con mura che chiusero il fronte a mare del
quartiere Lapola. Fra il 1552 e il
1571, l'architetto cremonese Capellino realizzò a Ovest il
Il Bastione di Saint Remy, nel cuore della città vecchia, è uno dei complessi monumentali di maggior pregio
della città. Costruito sulle antiche mura medievali, deve il suo nome dal primo
Vicerè Piemontese, Filippo Guglielmo Pallavicini, barone di Saint-Remy. La
passeggiata coperta, che nel 1948 ospitò la prima edizione della Fiera
Internazionale della Sardegna, e la maestosa terrazza Umberto I, furono
progettate nel 1896 da Giuseppe Costa e Fulgenzio Setti. Realizzata nel 1901 in
stile classicheggiante, mostra bianche colonne in calcare e capitelli corinzi.
Nel 1943, la scalinata a doppia rampa e l'arco di trionfo furono gravemente
danneggiati dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e oggi possiamo
ammirare la ricostruzione fedele del dopoguerra. La
passeggiata coperta e la terrazza Umberto I, realizzata sul vecchio bastione
dello Sperone, furono progettate nel 1896 dall'ingegnere Giuseppe
Costa e da Fulgenzio Setti.
Il bastione, costruito in pietra forte, collegava i tre bastioni meridionali della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, e univa il quartiere Castello con quelli sottostanti di Villanova e Marina. La scalinata a doppia rampa, con la quale si entra dalla piazza Costituzione, si interrompe nella passeggiata coperta e si conclude sotto l'arco di Trionfo, nella terrazza Umberto I dalla quale si accede, attraverso una breve gradinata, al bastione di Santa Caterina, dove sorgeva il convento delle domenicane, distrutto da un incendio nel 1800 e celebre perché proprio nelle sue stanze si preparò la congiura per uccidere nel 1668 il vicerè Camarassa.
Il bastione, costruito in pietra forte, collegava i tre bastioni meridionali della Zecca, di Santa Caterina e dello Sperone, e univa il quartiere Castello con quelli sottostanti di Villanova e Marina. La scalinata a doppia rampa, con la quale si entra dalla piazza Costituzione, si interrompe nella passeggiata coperta e si conclude sotto l'arco di Trionfo, nella terrazza Umberto I dalla quale si accede, attraverso una breve gradinata, al bastione di Santa Caterina, dove sorgeva il convento delle domenicane, distrutto da un incendio nel 1800 e celebre perché proprio nelle sue stanze si preparò la congiura per uccidere nel 1668 il vicerè Camarassa.
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