lunedì 22 novembre 2010
Rassegna "Viaggio nella Storia" - Cagliari
Domenica 21 Novembre si è svolto il quarto dei 12 appuntamenti della rassegna culturale, organizzata e curata da Pierluigi Montalbano, in collaborazione con i docenti dell'Università di Cagliari, e intitolata "Viaggio nella Storia", giunta alla terza edizione.
La giornata è iniziata alle 10.00 con la visita parziale dall'esterno, perché il monumento era chiuso, della "Villa di Tigellio", il musico e poeta cantante sardo che Cicerone citò in alcune lettere e che il poeta Orazio descrisse come avvezzo ai lussi e alla vita sfarzosa. Nella casa si identifica "l'Atrium", il cortile coperto dove il tetto spiovente(impluvium) convogliava le acque piovane su una vasca chiamata "compluvium"; l'edificio mostra segni evidenti di modifiche e ristrutturazioni e colpisce il muro "a telaio", tipico dell'edilizia punica, che si è conservato discretamente e dimostra che la tecnica cartaginese persisteva ancora dopo quattro secoli di dominio romano.
Scavi effettuati recentemente, hanno consentito di identificare altre due case adiacenti alla prima, che risalgono ad un periodo compreso tra il I a.C. ed il II d.C. La seconda casa, con un muro in comune con quella di Tigellio, viene chiamata del "Tablino dipinto" dalle pitture alle pareti ritrovate nella stanza (tablinium) adibita al ricevimento degli ospiti ed a studio del proprietario; la terza presenta solo alcune tracce di muri.
Alle 10.30, con la consueta puntualità, tutti i partecipanti hanno assistito alla relazione di Ruben Fais intitolata "Iconografie del Cristo e del Buddha, influenze, simbologia e significati". Lo studioso, avvalendosi di un corposo archivio di immagini, ha descritto le analogie e la storia parallela dei due personaggi sacri, soffermandosi sulla lettura dei dipinti e delle sculture, e mostrando i vari dettagli comuni dei due "illuminati" che nei secoli hanno ispirato i molti autori che hanno prodotto un'infinità di rappresentazioni.
Dopo il pranzo al ristorante "Da Noi Due", con l’apprezzata degustazione dei piatti tipici come la fregola con arselle, il risotto ai funghi porcini, alcune specialità del pescato e il tradizionale assaggio di liquori, i partecipanti hanno iniziato la passeggiata culturale "...in giro per Musei", con la visita guidata nelle sale espositive della "Cittadella dei Musei", ubicata alla sommità del quartiere Castello del capoluogo sardo.
I visitatori hanno ammirato dall'alto lo spettacolo unico e irripetibile della città di Cagliari, visibile in tutta la sua bellezza dalle terrazze della cittadella.
Alle 16.00 il gruppo ha percorso le sale della collezione Cocco, nel Museo Etnografico inaugurato l'Estate appena trascorsa. Acquistata nel 1954 dalla Regione Sarda, la collezione è intitolata a Luigi Cocco (Villasor 1883 – Cagliari 1959), illustre magistrato appassionato di tradizioni e di arte popolare sarda, che la costituì grazie a meticolose ricerche nel paese natale e nel resto dell’isola. La raccolta, dichiarata nel 1948 dal Ministro della Pubblica Istruzione “complesso di eccezionale interesse artistico e storico”, vanta circa 2000 manufatti, tra cui 731 tessili, 1266 gioielli, nonché un modesto numero di utensili, mobili e lavori di intaglio, collocabili in prevalenza tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
A seguire, è stata la volta della Pinacoteca, nata sulla preesistente struttura del Regio Arsenale. Dopo essere stata ospitata fin dalla fine dell’Ottocento nella vicina Piazza Indipendenza e, per più di un secolo, chiusa al pubblico, ha trovato la sua definitiva collocazione nell’attuale sede inaugurata nel 1992.
Il primo nucleo della collezione pittorica si formò nel XIX secolo quando, a seguito della soppressione degli enti ecclesiastici nel 1866 e della distruzione nel 1875 della chiesa cagliaritana di S. Francesco di Stampace, confluirono nel patrimonio dello Stato numerosi dipinti. L'intero patrimonio della Pinacoteca consta di ben 1272 pezzi, e i partecipanti, accompagnati da Ruben Fais, hanno svolto un divertente gioco di "caccia al tesoro" cercando di individuare nelle pitture quei simboli mostrati dallo studioso nel convegno mattutino.
Alle 17.30 il gruppo si è spostato nell'adiacente Museo di Arte Siamese "Cardu" che ospita una notevole varietà di pezzi artistici di origine e di culture asiatiche diverse come statuette e oggetti d’avorio di produzione giapponese, porcellane cinesi del periodo MING e dei primi imperatori QING. Gli oggetti artistici sono notevoli per bellezza di forma, qualità, decorazione, smalti, ornato e una tecnica esecutiva di altissimo livello. Una sezione del Museo è dedicata alle armi: raccolta di grande interesse, soprattutto per la presenza delle armi siamesi; tra queste prevalgono i pezzi di lusso, realizzati con abbondante uso d’argento e avorio. Molti degli esemplari esposti erano destinati solo alla parata e fra questi spiccano le lance della guardia reale siamese e un paio di rare “lance di stato” della Malacca. Caratteristici sono i pungoli da elefanti, talvolta utilizzati come armi. Un piccolo gruppo a sé è costituito dagli oggetti di uso rituale, in particolare i “pugnali da esorcismi” impiegati nella medicina tradizionale.
Alle 18.30 è iniziata la visita guidata alle sale del Museo Archeologico, condotta da Pierluigi Montalbano che ha esposto gli oggetti di cultura materiale, in selce e ossidiana, che le popolazioni sarde neolitiche hanno prodotto oltre 5000 anni fa.
Nelle vetrine delle prime sale, i visitatori hanno ammirato le splendide ceramiche sarde, arricchite da disegni caratteristici e impreziosite da una colorazione lucida che suggerisce una società ricca e dedita agli scambi commerciali.
La parte dedicata alle età dei metalli (Rame, Bronzo e Ferro) ha colpito l'attenzione del gruppo, con particolare curiosità alla sezione dedicata ai bronzetti e alle navicelle nuragiche. L'epoca fenicia e punica, con riferimento alle sepolture di Tuvixeddu, ha concluso la ricca giornata culturale.
Il prossimo appuntamento con la rassegna “Viaggio nella Storia della Sardegna” sarà il 28 Novembre a Tharros, quando la Prof.ssa Carla Del Vais, docente di Archeologia Fenicio Punica all'Università di Cagliari, e curatrice del Museo di Cabras, presenterà alle 10.30 nella sala convegni del Museo, una relazione intitolata "Città e Necropoli in Età Fenicio Punica". Durante la giornata, oltre al pranzo tradizionale di epoca romana, sarà possibile visitare il sito di Tharros.
La giornata è iniziata alle 10.00 con la visita parziale dall'esterno, perché il monumento era chiuso, della "Villa di Tigellio", il musico e poeta cantante sardo che Cicerone citò in alcune lettere e che il poeta Orazio descrisse come avvezzo ai lussi e alla vita sfarzosa. Nella casa si identifica "l'Atrium", il cortile coperto dove il tetto spiovente(impluvium) convogliava le acque piovane su una vasca chiamata "compluvium"; l'edificio mostra segni evidenti di modifiche e ristrutturazioni e colpisce il muro "a telaio", tipico dell'edilizia punica, che si è conservato discretamente e dimostra che la tecnica cartaginese persisteva ancora dopo quattro secoli di dominio romano.
Scavi effettuati recentemente, hanno consentito di identificare altre due case adiacenti alla prima, che risalgono ad un periodo compreso tra il I a.C. ed il II d.C. La seconda casa, con un muro in comune con quella di Tigellio, viene chiamata del "Tablino dipinto" dalle pitture alle pareti ritrovate nella stanza (tablinium) adibita al ricevimento degli ospiti ed a studio del proprietario; la terza presenta solo alcune tracce di muri.
Alle 10.30, con la consueta puntualità, tutti i partecipanti hanno assistito alla relazione di Ruben Fais intitolata "Iconografie del Cristo e del Buddha, influenze, simbologia e significati". Lo studioso, avvalendosi di un corposo archivio di immagini, ha descritto le analogie e la storia parallela dei due personaggi sacri, soffermandosi sulla lettura dei dipinti e delle sculture, e mostrando i vari dettagli comuni dei due "illuminati" che nei secoli hanno ispirato i molti autori che hanno prodotto un'infinità di rappresentazioni.
Dopo il pranzo al ristorante "Da Noi Due", con l’apprezzata degustazione dei piatti tipici come la fregola con arselle, il risotto ai funghi porcini, alcune specialità del pescato e il tradizionale assaggio di liquori, i partecipanti hanno iniziato la passeggiata culturale "...in giro per Musei", con la visita guidata nelle sale espositive della "Cittadella dei Musei", ubicata alla sommità del quartiere Castello del capoluogo sardo.
I visitatori hanno ammirato dall'alto lo spettacolo unico e irripetibile della città di Cagliari, visibile in tutta la sua bellezza dalle terrazze della cittadella.
Alle 16.00 il gruppo ha percorso le sale della collezione Cocco, nel Museo Etnografico inaugurato l'Estate appena trascorsa. Acquistata nel 1954 dalla Regione Sarda, la collezione è intitolata a Luigi Cocco (Villasor 1883 – Cagliari 1959), illustre magistrato appassionato di tradizioni e di arte popolare sarda, che la costituì grazie a meticolose ricerche nel paese natale e nel resto dell’isola. La raccolta, dichiarata nel 1948 dal Ministro della Pubblica Istruzione “complesso di eccezionale interesse artistico e storico”, vanta circa 2000 manufatti, tra cui 731 tessili, 1266 gioielli, nonché un modesto numero di utensili, mobili e lavori di intaglio, collocabili in prevalenza tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento.
A seguire, è stata la volta della Pinacoteca, nata sulla preesistente struttura del Regio Arsenale. Dopo essere stata ospitata fin dalla fine dell’Ottocento nella vicina Piazza Indipendenza e, per più di un secolo, chiusa al pubblico, ha trovato la sua definitiva collocazione nell’attuale sede inaugurata nel 1992.
Il primo nucleo della collezione pittorica si formò nel XIX secolo quando, a seguito della soppressione degli enti ecclesiastici nel 1866 e della distruzione nel 1875 della chiesa cagliaritana di S. Francesco di Stampace, confluirono nel patrimonio dello Stato numerosi dipinti. L'intero patrimonio della Pinacoteca consta di ben 1272 pezzi, e i partecipanti, accompagnati da Ruben Fais, hanno svolto un divertente gioco di "caccia al tesoro" cercando di individuare nelle pitture quei simboli mostrati dallo studioso nel convegno mattutino.
Alle 17.30 il gruppo si è spostato nell'adiacente Museo di Arte Siamese "Cardu" che ospita una notevole varietà di pezzi artistici di origine e di culture asiatiche diverse come statuette e oggetti d’avorio di produzione giapponese, porcellane cinesi del periodo MING e dei primi imperatori QING. Gli oggetti artistici sono notevoli per bellezza di forma, qualità, decorazione, smalti, ornato e una tecnica esecutiva di altissimo livello. Una sezione del Museo è dedicata alle armi: raccolta di grande interesse, soprattutto per la presenza delle armi siamesi; tra queste prevalgono i pezzi di lusso, realizzati con abbondante uso d’argento e avorio. Molti degli esemplari esposti erano destinati solo alla parata e fra questi spiccano le lance della guardia reale siamese e un paio di rare “lance di stato” della Malacca. Caratteristici sono i pungoli da elefanti, talvolta utilizzati come armi. Un piccolo gruppo a sé è costituito dagli oggetti di uso rituale, in particolare i “pugnali da esorcismi” impiegati nella medicina tradizionale.
Alle 18.30 è iniziata la visita guidata alle sale del Museo Archeologico, condotta da Pierluigi Montalbano che ha esposto gli oggetti di cultura materiale, in selce e ossidiana, che le popolazioni sarde neolitiche hanno prodotto oltre 5000 anni fa.
Nelle vetrine delle prime sale, i visitatori hanno ammirato le splendide ceramiche sarde, arricchite da disegni caratteristici e impreziosite da una colorazione lucida che suggerisce una società ricca e dedita agli scambi commerciali.
La parte dedicata alle età dei metalli (Rame, Bronzo e Ferro) ha colpito l'attenzione del gruppo, con particolare curiosità alla sezione dedicata ai bronzetti e alle navicelle nuragiche. L'epoca fenicia e punica, con riferimento alle sepolture di Tuvixeddu, ha concluso la ricca giornata culturale.
Il prossimo appuntamento con la rassegna “Viaggio nella Storia della Sardegna” sarà il 28 Novembre a Tharros, quando la Prof.ssa Carla Del Vais, docente di Archeologia Fenicio Punica all'Università di Cagliari, e curatrice del Museo di Cabras, presenterà alle 10.30 nella sala convegni del Museo, una relazione intitolata "Città e Necropoli in Età Fenicio Punica". Durante la giornata, oltre al pranzo tradizionale di epoca romana, sarà possibile visitare il sito di Tharros.
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