lunedì 29 novembre 2010
Città e necropoli in età fenicia e punica
Viaggio nella Storia, Tharros
con Carla Del Vais
Si è svolto ieri a Tharros, nell’incantevole scenario del Golfo di Oristano, il 5° appuntamento con la rassegna culturale “Viaggio nella Storia” organizzata da Pierluigi Montalbano, in collaborazione con i docenti dell’Università di Cagliari, giunta alla terza edizione consecutiva.
La giornata è iniziata al Museo Archeologico di Cabras con i saluti dell’assessore alla cultura dell'amministrazione cittadina Sergio Troncia e la relazione della D.ssa Carla Del Vais intitolata: “Città e necropoli in età fenicio punica”.
La curatrice del museo ha esposto la storia degli scavi nel sito di Tharros dall’Ottocento ai nostri giorni, soffermandosi sulle tecniche di archeologia subacquea svolte nella laguna alla ricerca dell’antico porto sommerso, e sulle tipologie di sepoltura dei fenici e dei punici.
Le due necropoli, settentrionale e meridionale, pur simili, si distinguono per il differente materiale, utilizzato per realizzare i vani che accoglievano i defunti: roccia nel primo e semplici fosse nella sabbia, ricoperte da lastre in pietra, nel secondo. Fra qualche settimana, in questo stesso sito internet, sarà inserito un articolo con buona parte del discorso della docente.
Al termine della relazione i partecipanti, accompagnati in una visita guidata dalla D.ssa Del Vais, hanno ammirato i reperti esposti nelle vetrine del museo.
Alle 13 il gruppo si è spostato nella baia di Tharros, dove la cooperativa del Sinis ha allestito un pranzo di epoca romana nei locali di ristoro ubicati all'ingresso, in prossimità della biglietteria.
Il menù, visibile nell’immagine, e apprezzato dai partecipanti, è stato servito da ragazze in abito romano. La peculiarità delle pietanze è quella di essere state tradotte e ricostruite da testi scritti da autori antichi (Catone, Apicio, Columella).
Il laboratorio didattico, svolto alla ricerca del giusto dosaggio degli ingredienti, in collaborazione con un istituto scolastico superiore, ha svolto una lunga e certosina ricerca per adattare ed equilibrare le pietanze.
La giornata si è conclusa con la passeggiata lungo le strade romane in basalto e le passerelle in legno che coprono il sistema idraulico di età romana.
Queste strade percorrono gran parte del sito e consentono una visita generale in assoluta sicurezza. La docente ha raccontato gli scavi, mostrando le peculiarità delle due terme, del grande altare risparmiato nella roccia (con le colonne realizzate in bassorilievo). Ala fine del percorso, il gruppo ha raggiunto il luogo sacro nel quale venivano tumulati i bambini che morivano prima del rito di iniziazione (una sorta di nostro battesimo). Si tratta di un limbo denominato tophet, conosciuto a Cartagine, Sicilia, Sardegna e altre zone di influenza fenicia nella parte centrale del Mediterraneo.
Si trova nella zona più alta della città, parzialmente realizzato sopra il villaggio nuragico. Dall’alto della collinetta lo spettacolare panorama del sito è stato accompagnato dal tramonto, con il sole rosso bruno che si spegne sull’orizzonte marino. La giornata si è conclusa con la ricerca visiva dall’alto della zona nella quale potrebbe trovarsi l’antico porto. Certamente il forte maestrale che colpisce in pieno la parte occidentale della penisola del Sinis consigliò gli architetti dell’epoca, suggerendo l’edificazione dalla parte opposta, nella zona dove ancora oggi i pescatori ormeggiano le barche. La vicinanza alla laguna consente, fra l’altro, un facile attracco e la possibilità di tirare in secca le barche per eventuali riparazioni.
Prossimo appuntamento a Santadi con la visita alle grotte e al presepe che i gestori del sito preparano per le feste natalizie. Il pranzo con menù tipico sarà servito nel locale adiacente. Ingresso alla grotta e pranzo avranno un prezzo cumulativo di 30 Euro anziché 35, grazie all’accordo stabilito con i ristoratori. Nel pomeriggio è prevista la visita al Museo di Santadi, recentemente arricchito con la collezione di reperti di epoca neolitica.
con Carla Del Vais
Si è svolto ieri a Tharros, nell’incantevole scenario del Golfo di Oristano, il 5° appuntamento con la rassegna culturale “Viaggio nella Storia” organizzata da Pierluigi Montalbano, in collaborazione con i docenti dell’Università di Cagliari, giunta alla terza edizione consecutiva.
La giornata è iniziata al Museo Archeologico di Cabras con i saluti dell’assessore alla cultura dell'amministrazione cittadina Sergio Troncia e la relazione della D.ssa Carla Del Vais intitolata: “Città e necropoli in età fenicio punica”.
La curatrice del museo ha esposto la storia degli scavi nel sito di Tharros dall’Ottocento ai nostri giorni, soffermandosi sulle tecniche di archeologia subacquea svolte nella laguna alla ricerca dell’antico porto sommerso, e sulle tipologie di sepoltura dei fenici e dei punici.
Le due necropoli, settentrionale e meridionale, pur simili, si distinguono per il differente materiale, utilizzato per realizzare i vani che accoglievano i defunti: roccia nel primo e semplici fosse nella sabbia, ricoperte da lastre in pietra, nel secondo. Fra qualche settimana, in questo stesso sito internet, sarà inserito un articolo con buona parte del discorso della docente.
Al termine della relazione i partecipanti, accompagnati in una visita guidata dalla D.ssa Del Vais, hanno ammirato i reperti esposti nelle vetrine del museo.
Alle 13 il gruppo si è spostato nella baia di Tharros, dove la cooperativa del Sinis ha allestito un pranzo di epoca romana nei locali di ristoro ubicati all'ingresso, in prossimità della biglietteria.
Il menù, visibile nell’immagine, e apprezzato dai partecipanti, è stato servito da ragazze in abito romano. La peculiarità delle pietanze è quella di essere state tradotte e ricostruite da testi scritti da autori antichi (Catone, Apicio, Columella).
Il laboratorio didattico, svolto alla ricerca del giusto dosaggio degli ingredienti, in collaborazione con un istituto scolastico superiore, ha svolto una lunga e certosina ricerca per adattare ed equilibrare le pietanze.
La giornata si è conclusa con la passeggiata lungo le strade romane in basalto e le passerelle in legno che coprono il sistema idraulico di età romana.
Queste strade percorrono gran parte del sito e consentono una visita generale in assoluta sicurezza. La docente ha raccontato gli scavi, mostrando le peculiarità delle due terme, del grande altare risparmiato nella roccia (con le colonne realizzate in bassorilievo). Ala fine del percorso, il gruppo ha raggiunto il luogo sacro nel quale venivano tumulati i bambini che morivano prima del rito di iniziazione (una sorta di nostro battesimo). Si tratta di un limbo denominato tophet, conosciuto a Cartagine, Sicilia, Sardegna e altre zone di influenza fenicia nella parte centrale del Mediterraneo.
Si trova nella zona più alta della città, parzialmente realizzato sopra il villaggio nuragico. Dall’alto della collinetta lo spettacolare panorama del sito è stato accompagnato dal tramonto, con il sole rosso bruno che si spegne sull’orizzonte marino. La giornata si è conclusa con la ricerca visiva dall’alto della zona nella quale potrebbe trovarsi l’antico porto. Certamente il forte maestrale che colpisce in pieno la parte occidentale della penisola del Sinis consigliò gli architetti dell’epoca, suggerendo l’edificazione dalla parte opposta, nella zona dove ancora oggi i pescatori ormeggiano le barche. La vicinanza alla laguna consente, fra l’altro, un facile attracco e la possibilità di tirare in secca le barche per eventuali riparazioni.
Prossimo appuntamento a Santadi con la visita alle grotte e al presepe che i gestori del sito preparano per le feste natalizie. Il pranzo con menù tipico sarà servito nel locale adiacente. Ingresso alla grotta e pranzo avranno un prezzo cumulativo di 30 Euro anziché 35, grazie all’accordo stabilito con i ristoratori. Nel pomeriggio è prevista la visita al Museo di Santadi, recentemente arricchito con la collezione di reperti di epoca neolitica.
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