I tre monumenti si aggiungono alle due note "Pietre forate" dello Iato e del Belìce (Campanaru e Cozzu Perciata) e inducono gli studiosi a ritenere che popoli di 4 mila anni fa avrebbero realizzato in Sicilia una rete di "Pietre calendario", attraversate dal sole, per la conoscenza delle
venerdì 31 marzo 2017
Archeologia. Scoperte Pietre calendario, una conferma e due scoperte: indicavano il tempo della semina e del raccolto
Archeologia. Scoperte Pietre calendario, una conferma e due
scoperte: indicavano il tempo della semina e del raccolto
Dopo
la conferma della "Pietra calendario" di contrada Cozzo Olivo, a
Gela, un altro monolite forato dello stesso genere potrebbe essere quello
scoperto a Castellammare del Golfo (TP), a forma di cavallo, mentre attenzione
viene rivolta a un terzo, segnalato a Monte Petrulla, Licata (AG).
I tre monumenti si aggiungono alle due note "Pietre forate" dello Iato e del Belìce (Campanaru e Cozzu Perciata) e inducono gli studiosi a ritenere che popoli di 4 mila anni fa avrebbero realizzato in Sicilia una rete di "Pietre calendario", attraversate dal sole, per la conoscenza delle
stagioni e dunque dei tempi di semina e raccolta ma anche delle
ricorrenze religiose, ha affermato Alberto Scuderi, direttore regionale dei
Gruppi archeologici d'Italia, durante una conferenza al teatro Eschilo di Gela.
Lo studio multidisciplinare è diretto dal professor Vito Francesco Polcaro
dell'istituto nazionale di astrofisica e planetologia spaziali, che conferma la
natura di Pietra-calendario del monolite gelese. I tre monumenti si aggiungono alle due note "Pietre forate" dello Iato e del Belìce (Campanaru e Cozzu Perciata) e inducono gli studiosi a ritenere che popoli di 4 mila anni fa avrebbero realizzato in Sicilia una rete di "Pietre calendario", attraversate dal sole, per la conoscenza delle
Fonte:
www.ansa.it
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