martedì 18 febbraio 2014
Archeologia: missione spagnola ritrova tomba intatta del 1.600 a.C.
Archeologia: missione spagnola ritrova tomba intatta del 1.600 a.C.
di Paola Del Vecchio.
Una tomba intatta, risalente al 1600 a.C. di un uomo chiamato Neb, che getta luce sulla XVII dinastia dell'antico Egitto. è stata portata alla luce dai ricercatori del Progetto Djehuty, condotto nell'estremo nord della necropoli di Dra Abu el-Naga, a Luxor, l'antica Tebe. Il ritrovamento del sarcofago, ha spiegato José Manuel Galan, direttore del progetto, contribuisce alla conoscenza di un periodo storico, durante la XVII dinastia, ancora poco conosciuto, quando la città di Tebe diventa capitale del regno e si pongono le basi dell'impero e della dominazione egiziana sulla Palestina, la Siria e Nubia. Il corpo di Neb è stato ritrovato in una camera sepolcrale, scavata nella roccia a quattro metri di profondità. Il sarcofago, lungo 2 metri e largo 50 centimetri, è in buono stato di conservazione, con i colori della decorazione originale.
L'ingresso alla camera sepolcrale era perfettamente chiuso con ornamenti, per cui si desume che non era mai stato aperto dopo il deposito del feretro. Nella piccola stanza è stato ritrovato un sarcofago di legno decorato secondo lo stile 'rishi' (in arabo significa ali), caratteristico della XVII dinastia. "Per questo motivo sul feretro é stato dipinto un paio di ali estese, come se una dea alata abbracciasse il defunto dalle spalle, assicurandogli la sua protezione nell'aldilà", spiega Galan. Il ricercatore sottolinea che "lo stile del sarcofago fu usato molto poco e per un breve periodo di tempo, quando l'Egitto ancora non era unificato. Pochi esemplari del genere - aggiunge - sono stati ritrovati nei luoghi originari e sono stati ben documentati nel loro contesto archeologico". Una iscrizione sulla copertura del feretro contiene una invocazione di offerta a un uomo chiamato Neb, la cui mummia è ancora dentro la cassa e in apparente buono stato. Il ritrovamento, fatto durante la campagna di scavi archeologici alla quale prendono parte 16 specialisti spagnoli e 4 stranieri, conferma che Dra Abu el-Naga era il luogo in cui si interravano i membri della famiglia reale della XVII dinastia e i loro cortigiani, nel 1.600 a.C. Un periodo chiave per comprendere le origini dell'impero egiziano, la struttura e il funzionamento dell'amministrazione di Tebe. La dinastia in questione si inquadra nel periodo storico denominato Secondo Periodo Intermedio (fra il 1800 e il 1550 a.C.), caratterizzato dall'egemonia di governanti di origini siro-palestinesi insediati nel Delta orientale e degli Hyksos. Si tratta di un'epoca di grande complessità politica, in cui il potere effettivo era nelle mani di governanti locali.
Fonte: ANSA
di Paola Del Vecchio.
Una tomba intatta, risalente al 1600 a.C. di un uomo chiamato Neb, che getta luce sulla XVII dinastia dell'antico Egitto. è stata portata alla luce dai ricercatori del Progetto Djehuty, condotto nell'estremo nord della necropoli di Dra Abu el-Naga, a Luxor, l'antica Tebe. Il ritrovamento del sarcofago, ha spiegato José Manuel Galan, direttore del progetto, contribuisce alla conoscenza di un periodo storico, durante la XVII dinastia, ancora poco conosciuto, quando la città di Tebe diventa capitale del regno e si pongono le basi dell'impero e della dominazione egiziana sulla Palestina, la Siria e Nubia. Il corpo di Neb è stato ritrovato in una camera sepolcrale, scavata nella roccia a quattro metri di profondità. Il sarcofago, lungo 2 metri e largo 50 centimetri, è in buono stato di conservazione, con i colori della decorazione originale.
L'ingresso alla camera sepolcrale era perfettamente chiuso con ornamenti, per cui si desume che non era mai stato aperto dopo il deposito del feretro. Nella piccola stanza è stato ritrovato un sarcofago di legno decorato secondo lo stile 'rishi' (in arabo significa ali), caratteristico della XVII dinastia. "Per questo motivo sul feretro é stato dipinto un paio di ali estese, come se una dea alata abbracciasse il defunto dalle spalle, assicurandogli la sua protezione nell'aldilà", spiega Galan. Il ricercatore sottolinea che "lo stile del sarcofago fu usato molto poco e per un breve periodo di tempo, quando l'Egitto ancora non era unificato. Pochi esemplari del genere - aggiunge - sono stati ritrovati nei luoghi originari e sono stati ben documentati nel loro contesto archeologico". Una iscrizione sulla copertura del feretro contiene una invocazione di offerta a un uomo chiamato Neb, la cui mummia è ancora dentro la cassa e in apparente buono stato. Il ritrovamento, fatto durante la campagna di scavi archeologici alla quale prendono parte 16 specialisti spagnoli e 4 stranieri, conferma che Dra Abu el-Naga era il luogo in cui si interravano i membri della famiglia reale della XVII dinastia e i loro cortigiani, nel 1.600 a.C. Un periodo chiave per comprendere le origini dell'impero egiziano, la struttura e il funzionamento dell'amministrazione di Tebe. La dinastia in questione si inquadra nel periodo storico denominato Secondo Periodo Intermedio (fra il 1800 e il 1550 a.C.), caratterizzato dall'egemonia di governanti di origini siro-palestinesi insediati nel Delta orientale e degli Hyksos. Si tratta di un'epoca di grande complessità politica, in cui il potere effettivo era nelle mani di governanti locali.
Fonte: ANSA
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