giovedì 21 marzo 2013
Giganti guerrieri di Monte Prama - conferenza a Cagliari
Le statue di Monte Prama.
Conferenza a Cagliari, sabato 23 Marzo, ore 17.00, presso la sala convegni dell’Associazione Marinai d’Italia, all’ingresso del Molo Ichnusa.
La conferenza settimanale in programma è dedicata ai “giganti di pietra”, ritrovati nei pressi di Cabras e recentemente restaurati al centro di Li Punti. Saranno illustrati i risultati dell’importante ritrovamento archeologico di Mont’e Prama. Parlerà dell’argomento Pierluigi Montalbano.
Il relatore evidenzierà il concetto che la scoperta cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo, dimostrazione evidente del preziosissimo tesoro venuto alla luce nel Sinis che, a quasi 40 anni dal ritrovamento, attende ancora una adeguata e definitiva collocazione museale.
Il rinvenimento risale a marzo del 1974, nella località di Mont’e Prama, da un contadino che durante l’aratura del suo terreno, toccò con la lama dell’aratro la testa a grandezza reale di una statua. Chiese aiuto alle autorità che fecero intervenire due illustri archeologi sardi dell’epoca, Giovanni Lilliu e Enrico Atzeni, che diedero il via alla più grande ed enigmatica scoperta archeologica sarda. Le statue furono ritrovate all’interno di un’area sacra sopra delle basi che delimitavano alcune tombe. Erano presenti anche alcuni nuraghi miniaturizzati e diversi betili. Anni dopo, lo stesso Lilliu, raccontò che al momento della scoperta il sole limpido e caldo che caratterizzava la giornata, fu improvvisamente oscurato da una tempesta tremenda che si era abbattuta mentre si portavano alla luce le statue, quasi che gli antichi eroi si fossero risvegliati insieme alle statue, una sensazione impossibile da descrivere ricordava con paura l’archeologo.
Gli scavi, diedero alla luce trenta gigantesche statue di pietra, alte oltre due metri, di almeno 2700 anni fa, rappresentanti guerrieri. Riportano fattezze anomale, con occhi composti da due cerchi concentrici e con la bocca formata da una semplice fessura. Hanno una pettinatura a trecce e abiti orientalizzanti, ma ciò che li rende unici, sono le grandi dimensioni, un unicum in tutto l’Occidente. Sono realizzate in pietra arenaria e sono in posizione eretta, con braccia piegate a tenere scudi o armi.
Ingresso libero.
Conferenza a Cagliari, sabato 23 Marzo, ore 17.00, presso la sala convegni dell’Associazione Marinai d’Italia, all’ingresso del Molo Ichnusa.
La conferenza settimanale in programma è dedicata ai “giganti di pietra”, ritrovati nei pressi di Cabras e recentemente restaurati al centro di Li Punti. Saranno illustrati i risultati dell’importante ritrovamento archeologico di Mont’e Prama. Parlerà dell’argomento Pierluigi Montalbano.
Il relatore evidenzierà il concetto che la scoperta cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo, dimostrazione evidente del preziosissimo tesoro venuto alla luce nel Sinis che, a quasi 40 anni dal ritrovamento, attende ancora una adeguata e definitiva collocazione museale.
Il rinvenimento risale a marzo del 1974, nella località di Mont’e Prama, da un contadino che durante l’aratura del suo terreno, toccò con la lama dell’aratro la testa a grandezza reale di una statua. Chiese aiuto alle autorità che fecero intervenire due illustri archeologi sardi dell’epoca, Giovanni Lilliu e Enrico Atzeni, che diedero il via alla più grande ed enigmatica scoperta archeologica sarda. Le statue furono ritrovate all’interno di un’area sacra sopra delle basi che delimitavano alcune tombe. Erano presenti anche alcuni nuraghi miniaturizzati e diversi betili. Anni dopo, lo stesso Lilliu, raccontò che al momento della scoperta il sole limpido e caldo che caratterizzava la giornata, fu improvvisamente oscurato da una tempesta tremenda che si era abbattuta mentre si portavano alla luce le statue, quasi che gli antichi eroi si fossero risvegliati insieme alle statue, una sensazione impossibile da descrivere ricordava con paura l’archeologo.
Gli scavi, diedero alla luce trenta gigantesche statue di pietra, alte oltre due metri, di almeno 2700 anni fa, rappresentanti guerrieri. Riportano fattezze anomale, con occhi composti da due cerchi concentrici e con la bocca formata da una semplice fessura. Hanno una pettinatura a trecce e abiti orientalizzanti, ma ciò che li rende unici, sono le grandi dimensioni, un unicum in tutto l’Occidente. Sono realizzate in pietra arenaria e sono in posizione eretta, con braccia piegate a tenere scudi o armi.
Ingresso libero.
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