venerdì 31 agosto 2012
I segreti sepolti di Cuma
I segreti sepolti di Cuma
Al termine della via sacra che porta all'acropoli di Pozzuoli, è stato scoperto un imponente monumento del VI secolo a.C. che potrebbe far riscrivere l'intera storia del sito. A effettuare questa importante scoperta è stata una squadra di studiosi di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli, coordinati dal professore di archeologia classica Carlo Rescigno.
Gli archeologi e i ricercatori si sono avvalsi delle ricerche storiografiche che, negli anni '20 del secolo scorso, sono state condotte sul sito cumano ed hanno integrato queste ricerche con quanto è stato scoperto un anno fa. In questo modo sono riusciti a individuare, in modo inconfutabile, la presenza di un monumento risalente a 2.500 anni fa, coevo al vicino tempio attribuito a Giove.
Questa importante scoperta suffraga la teoria che vuole che sul punto più alto di Cuma, antica colonia greca inizialmente governata dal tiranno Aristodemo, la presenza di un complesso di edifici di culto che si dipanava lungo una sorta di via processionale. Al momento attuale sono emerse due porzioni di templi: quello di Giove e quello di Apollo, ma presto verrà riportato alla luce anche il nuovo edificio religioso. Chissà, a questo punto, quanti altri edifici si potrebbero trovare nascosti nelle viscere del promontorio campano.
Verosimilmente il tempio, inizialmente attribuito a Giove, era dedicato, invece, a una triade venerata a Cuma con un culto sia maschile che femminile che, durante l'epoca cristiana, si trasformò nel culto a San Massimo e Santa Giuliana. Nel corso dell'attuale campagna di scavi sono stati rinvenuti, sotto il tempio, tra le tombe protocristiane, proiettili di colpi di mortaio, cucchiaie divise militari del secondo conflitto mondiale.
Le tombe risalenti al periodo cristiano, scoperte nella campagna scavi del 2011, sono circa una trentina e sono state individuate nel tempio di Giove. Sono fosse a inumazione contenenti i resti dei primi cristiani e il loro corredo funerario. La pavimentazione del tempio è stata in parte divelta per riportare alla luce queste testimonianze della cristianità che vanno dal V secolo d.C. al 1200. Le fosse sono separate l'una dall'altra, ottenute scavando nella pavimentazione. Non tutte le sepolture sono state scavate, sono state riportate alla luce, per ora, solo quelle che sofisticate apparecchiature hanno permesso di classificare come particolarmente interessanti per la presenza di un corredo di pregio.
Si spera, ora, che siano stanziati i fondi per proseguire gli scavi e la riscoperta del volto antico dell'antica Cuma.
Fonte: Le Nebbie del Tempo
Nelle immagini: Alcune sepolture (esterno e interno) e una lastra tombale.
Al termine della via sacra che porta all'acropoli di Pozzuoli, è stato scoperto un imponente monumento del VI secolo a.C. che potrebbe far riscrivere l'intera storia del sito. A effettuare questa importante scoperta è stata una squadra di studiosi di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli, coordinati dal professore di archeologia classica Carlo Rescigno.
Gli archeologi e i ricercatori si sono avvalsi delle ricerche storiografiche che, negli anni '20 del secolo scorso, sono state condotte sul sito cumano ed hanno integrato queste ricerche con quanto è stato scoperto un anno fa. In questo modo sono riusciti a individuare, in modo inconfutabile, la presenza di un monumento risalente a 2.500 anni fa, coevo al vicino tempio attribuito a Giove.
Questa importante scoperta suffraga la teoria che vuole che sul punto più alto di Cuma, antica colonia greca inizialmente governata dal tiranno Aristodemo, la presenza di un complesso di edifici di culto che si dipanava lungo una sorta di via processionale. Al momento attuale sono emerse due porzioni di templi: quello di Giove e quello di Apollo, ma presto verrà riportato alla luce anche il nuovo edificio religioso. Chissà, a questo punto, quanti altri edifici si potrebbero trovare nascosti nelle viscere del promontorio campano.
Verosimilmente il tempio, inizialmente attribuito a Giove, era dedicato, invece, a una triade venerata a Cuma con un culto sia maschile che femminile che, durante l'epoca cristiana, si trasformò nel culto a San Massimo e Santa Giuliana. Nel corso dell'attuale campagna di scavi sono stati rinvenuti, sotto il tempio, tra le tombe protocristiane, proiettili di colpi di mortaio, cucchiaie divise militari del secondo conflitto mondiale.
Le tombe risalenti al periodo cristiano, scoperte nella campagna scavi del 2011, sono circa una trentina e sono state individuate nel tempio di Giove. Sono fosse a inumazione contenenti i resti dei primi cristiani e il loro corredo funerario. La pavimentazione del tempio è stata in parte divelta per riportare alla luce queste testimonianze della cristianità che vanno dal V secolo d.C. al 1200. Le fosse sono separate l'una dall'altra, ottenute scavando nella pavimentazione. Non tutte le sepolture sono state scavate, sono state riportate alla luce, per ora, solo quelle che sofisticate apparecchiature hanno permesso di classificare come particolarmente interessanti per la presenza di un corredo di pregio.
Si spera, ora, che siano stanziati i fondi per proseguire gli scavi e la riscoperta del volto antico dell'antica Cuma.
Fonte: Le Nebbie del Tempo
Nelle immagini: Alcune sepolture (esterno e interno) e una lastra tombale.
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