Una piccola rassegna di sculture bronzee conservate al museo di Cagliari.
Anche se alcuni studiosi tendono a rialzare la cronologia dei bronzetti e delle navicelle, l'indagine archeologica ha testimoniato inequivocabilmente che nessun bronzetto è attribuibile all'età del Bronzo. Tuttavia c'è da osservare che la tecnica della fusione a cera persa mostra una perfezione tecnica e stilistica evoluta.
E' evidente che simili risultati hanno bisogno di un lungo periodo di acquisizione di competenze, pertanto ritengo ragionevole supporre che furono necessarie alcune generazioni di artigiani per raggiungere la maestria che oggi possiamo ammirare nei musei. Le opere dei fonditori richiesero certamente la conoscenza dei modelli da rappresentare nel bronzo ed è verosimile che barche, armature, vestiario e oggetti scolpiti nel metallo erano ispirati dalla realtà.
In alcuni casi gli artigiani divinizzavano questi oggetti votivi arricchendoli con un simbolismo ancora al vaglio degli studiosi, e la ridondanza di alcuni bronzetti suggerisce la possibilità che si tratti di falsi. Oggi alcuni bronzetti vengono venduti nelle aste e raggiungono cifre da capogiro, ben superiori ai 100.000 Euro ciascuno, e ciò fa del mercato degli oggetti clandestini un business per miliardari senza scrupoli. Qualora foste a conoscenza di queste azioni illegali siete invitati ad avvisare le autorità competenti per le necessarie indagini.
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