lunedì 25 ottobre 2010
"Viaggio nella Storia" , Castello di Sanluri
Si è svolto ieri, nell'incantevole scenario del Castello Eleonora d'Arborea, a Sanluri, il secondo appuntamento della rassegna culturale "Viaggio nella Storia", organizzato da Pierluigi Montalbano, giunto alla 3° edizione.
Una splendida giornata, caratterizzata dal tipico bagliore del sole autunnale, ha consentito di svolgere nel migliore dei modi tutta l'attività prevista in locandina.
Accompagnati dall'ultimo fra i discendenti della famiglia proprietaria del castello, i Villa Santa, il folto gruppo di appassionati di storia della Sardegna ha ammirato, nel mattino, le sale museali allestite all'interno del castello. Due conservano cimeli e documenti delle due guerre mondiali, delle campagne d'Africa e del fascismo; nella terza è esposta la spettacolare collezione delle ceroplastiche, una delle più ricche in tutta Italia; la quarta si identifica nel quartiere feudale ed è dotato di mobili, arredi, dipinti e sculture che spaziano dal Rinascimento al Risorgimento.
Edificato dai Giudici d'Arborea intorno al 1195, il castello fu abitazione di Eleonora, regina e legislatrice. Fu al centro delle lotte tra la Corona d'Aragona e il Giudicato d' Arborea, che ebbero luogo nei secoli XIV e XV. Per oltre 50 anni, le lotte fra Arborensi e Aragonesi videro protagonisti Mariano IV, Ugone III, Eleonora con il marito Brancaleone Doria e, da ultimo, Guglielmo III di Narbona. Questi si scontrarono con l'Infante Alfonso, Pietro IV d'Aragona e Martino il Giovane, Re di Sicilia. La sanguinosa battaglia di Sanluri chiuse le ostilità il 30 Giugno 1409, quando Martino il Giovane, sbarcato a Cagliari col suo esercito, annientò quello del Giudice Guglielmo di Narbona, composto da francesi, sardi, genovesi e lombardi. Da allora Sanluri divenne feudo aragonese e il castello, dal 1436, sede del visconte e della sua famiglia. Nel 1839 il feudo venne riscattato da Carlo Alberto, Re di Sardegna.
Nel 1925 passò dagli Aymerich al Generale Conte Nino Villa Santa che lo restaurò. Alcuni dei cimeli sono d'importanza nazionale e fra questi spiccano la bandiera tricolore della vittoria che consacrò Trieste all'Italia il 3 Novembre 1918 e l'originale del bollettino della vittoria, sottoscritto da Armando Diaz.
La visita si è conclusa con il tour delle terrazze, che consente di spingere la visto fino alla città di Cagliari, e con la consueta foto ricordo del gruppo.
I partecipanti sono stai accolti per il pranzo all'agriturismo Su Stai, Podere Valbella, in uno scenario da fiaba con prati verdi e profumi mediterranei. Il ricco menù preparato dalle abili mani dei cuochi della fattoria ha deliziato gli ospiti che nel pomeriggio hanno avuto modo di passeggiare nel podere e ammirare flora e fauna locali.
In serata il gruppo si è spostato al centro di Sanluri per la visita al borgo medievale. Valentina Lisci e Simone Congia, le guide turistiche, hanno raccontato le tradizioni e gli usi degli abitanti, in una lunga passeggiata sui ciottoli in pietra che caratterizzano le stradine interne. Chiese, numerosi pozzi ben conservati, case campidanesi ristrutturate con cura, antichi portali e altre strutture in pietra locale sono stati esplorati fino al tramonto.
Un particolare ringraziamento va agli sponsor che hanno consentito la realizzazione di una manifestazione così ricca.
Prossimo appuntamento il 7 Novembre a Barumini dove, nel bellissimo centro Lilliu inaugurato nel 2009, saranno relatori Giovanni Ugas, docente di Preistoria e Protostoria all'Università di Cagliari, Paola Mancini che presenta in anteprima il suo ultimo libro “Gallura Orientale. Preistoria e Protostoria”, e Claudia Pau, che giungerà appositamente dalla Spagna per presentare un lavoro sulla cultura di El Argar e le relazioni con la Sardegna nuragica. Visita del territorio, del nuraghe Su Nuraxi, di Casa Zapata e il tradizionale pranzo in agriturismo completeranno la giornata.
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