I guerrieri di terracotta cinesi di XI'AN
L’Esercito di terracotta di Xi'An è una schiera di guerrieri che fa parte del complesso tombale antico più grande del mondo: il mausoleo di Qin Shi Huang, il leggendario primo Imperatore della Cina, colui che ordinò la costruzione della Grande Muraglia Cinese. Fu scoperto nel marzo del 1974 da Yang Zhifa, un contadino locale che mentre scavava un pozzo ai piedi del monte Li, nella contea di Lintong, notò una delle teste dei guerrieri di terracotta e informò subito le autorità locali. Furono avviate imponenti campagne di scavo e nel 1987 il sito fu inserito nella prestigiosa lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Questo ritrovamento è solo una delle parti del grande mausoleo funebre poiché una grande porzione di questo tesoro, compreso il tumulo dove riposerebbe l’imperatore, non è ancora stata scoperta. Gli scavi sono in corso e a fine 2019, sono stati portati alla luce altri 200 guerrieri. Al momento si conoscono circa 8000 soldati, 18 carri di legno e 100 cavalli: una riproposizione del leggendario esercito con il quale l’imperatore Qin Shi Huang unificò la Cina nel 221 a.C. Esistono varie ipotesi riguardo lo scopo di questa armata. Si sa che fu realizzata da almeno 700.000 artigiani tra il 246 a.C. e il 206 a.C.
Secondo una versione, Shi Huang, dominatore delle terre asiatiche, avrebbe voluto estendere il proprio dominio anche nel regno dei morti e per fare ciò sarebbe stato necessario un potente esercito identico a quello utilizzato per imporsi in vita. Un’altra versione vuole invece che il sovrano fosse preoccupato dall’idea di arrivare nell’aldilà da solo e perciò volle portare con sé i suoi fedeli soldati per avere una protezione eterna.
L’Esercito si trova a 1,5 km dal tumulo che ospita l’imperatore ed è distribuito su tre fosse, scavate in periodi differenti: la prima è la più grande, 230 m X 60 m, e ospita 2000 soldati. Le altre due, pur spettacolari, sono più piccole ma furono completate con l'imperatore in vita. Nel progetto originario c'era una quarta fossa ma la morte dell’Imperatore nel 210 a.C. diede il via a una serie di rivolte che portarono all’ascesa della dinastia Han e con essa alla fine della costruzione delle statue e del mausoleo.
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