Cartografia nautica, Juan De la Cosa.
Articolo di Rolando Berretta
Questa volta sono andato a controllare, sulla Wikipedia, la celebre Mappa di Juan De la Cosa.
Le cose, per De la Cosa, non vanno affatto bene. Anzi…Come è risaputo, da sempre, Juan De la Cosa accompagnò Cristoforo Colombo nei primi due viaggi. Figura tra i firmatari del famoso documento dove si certificava che l’Isola di Giovanna (leggasi CUBA) parzialmente misurata in un solo lato, sarebbe risultata più grande dell’Isola di Giava Major … la più
grande isola del mondo. Quindi era, sicuramente, terra ferma.Poi,
nel 1500, ci ha propinato una Carta con tanto di isola di CUBA con la sua
classica forma a CUBITUS (leggasi
GOMITO). E’ risaputo, da sempre, che
Diego Colombo fece circumnavigare l’Isola nel 1508. Finalmente si stabilì che era un’isola. Però…
Se
l’Isola fosse stata, già, circumnavigata e cartografata (come afferma una nuova
corrente di pensiero) che senso aveva rimandare, nel 1508, Sebastiano de Ocampo
a verificare?
Questa
me la debbono spiegare! Non basta che l’Isola di Cuba figuri in questa carta
del 1500.
C’è qualcosa che non quadra. Juan De La Cosa ci ha disegnato un bel Golfo del Bengala, completamente fuori scala, che viene scambiato per tutta l’America.
Nel
1525, nell’Atlante Castiglioni, vediamo l’insula IVCATAN. Se si osserva bene si
scopre che il Golfo del Bengala è stato spostato di 180° esatti. Questo piccolo
errore lo ritroviamo, anche, nella carta di Juan de la Cosa. Ho sempre affermato che l’Atlante Castiglioni
è opera di Giovanni Vespucci. Juan de la Cosa è stato in contatto con Amerigo
Vespucci? Dicono di si.
Però,
sono certo, che il suo Golfo del Bengala l’ha scopiazzato da Amerigo. Non ci ha
capito molto, però lo ha copiato. La scala, purtroppo, dimostra le sue
conoscenze della materia.
Passiamo
agli schemi, me la cavo meglio, lascio ad altri la Questione Vespucciana.
Torniamo allo schema RoBer da 34 unità, con primario da 26 unità e secondario da 13.
Questa
volta, però, ne presento 2 (due) di giri di compasso da 26 unità, affiancati.
Sono due giri di compasso da 26 unità. Ci sono, evidenziati, 3(tre) secondari da 13 unità.
Ho
evidenziato il mitico parallelo di Alessandria. I cinque settori che separarono
l’Equatore dal Tropico dicono che la scala è quella giusta. Possiamo misurare i
gradi…
..ma,
Juan De la Cosa, anche con gli schemi, se la cava malissimo. Ha sovrapposto gli
schemi al centro dell’Africa. Poi ha
copiato il Golfo del Bengala ignorando completamente cosa fosse.
E’
celebrato, in tutto il mondo, per la sua prima raffigurazione del continente
americano … sicuramente.
Contenti
loro, storici, cartografi e paleografi, contenti tutti ! Pazienza.
Ho cercato di riportare il Golfo del Bengala nella sua giusta scala e per mettere Cuba sotto il Tropico
Si
nota l’errore del pezzetto di schema sovrapposto?
Ricorderei
che, quando il parallelo di Capo Verde incrociava il parallelo di Alessandria,
si toccava terra. Si era, con i loro settori da 5 gradi, a 75° a ovest della
Grande Canaria e a 16° nord.
Dimenticavo:
per Juan de la Cosa ogni settore vale 6 (sei) gradi. Ho controllato la sua
scala.
Va
bene che si poteva raggiungere l’Oriente andando ad Occidente….
Erodoto
riporta che (si raccontava) se si andava
a Oriente ( vedi Ercole e la mandria di Gerione) si finiva di nuovo in Spagna,
prima nell’isola di Erizia e poi a Tartesso. Ma non ci credeva perché, per lui,
la Terra era un disco piatto. Torniamo
alle cose serie.
Colombo, e gli altri
piloti, avevano, già davanti agli occhi, Carte
con questa grande isola, Giovanna. Per Caveri,
Cantino (etc) esisteva una Grande Isola modello Isabella; isola fatta con i
pezzi del Giappone. Per i Vespucci c’era
il Golfo del Bengala.
Queste
Carte erano in loro possesso. C’era solo da controllare e… correggere.
Adesso:
da un mio “copia e incolla” del 2017.
Marco Polo ci
ricorda che l’isola di Giava, a detta dei buoni marinai pratici di queste cose,
è la maggiore isola
del mondo. Ha un circuito superiore alle 3.000 miglia (750 leghe) .
Se Marco Polo aveva
detto che Giava era la maggiore… poteva l’isola di Cuba, o Giovanna, essere più
grande ? No di sicuro. Un solo lato, inesplorato era già di 335 leghe. Quella
era terraferma. Quindi Colombo potè dimostrare, con il documento del notaio
Fernando Perez de Luna, di aver toccato la terraferma del Catai in data 12 VI
1494 e… tanti saluti a Zuane Cabotto
Passiamo
al II viaggio di Colombo.
Il 12
giugno 1494 il notaio reale Fernando Perez de Luna andò a bordo di ogni
caravella, assistito da Diego Tristan e Francesco Morales, ambedue residenti a
Siviglia, Pedro de Terreros, maestro di
casa,
e Lopes de Zuniga, scudiero scalco, ambedue ufficiali domestici del “signor Ammiraglio”
compilò il suo atto a bordo della “Santa Clara” questo processo verbale prova
che gli Indiani hanno dichiarato che la costa si stende ad oltre venti
giornate, senza che si sappia dove finisca; che gli uomini di mare, piloti e
marinai, avendo consultato le loro carte, e riflettuto prima di rispondere,
hanno tutti affermato, sotto giuramento, che non avevano mai né veduto, né
sentito dire che un’isola potesse offrire 335 leghe di coste, dall’occidente al
levante, senza che si vedesse la fine, e che essi giudicano essere terraferma.
Erano nelle caravelle cinquanta uomini di mare, fra i quali piloti rinomati e
maestri in cosmografia. Nessuno emise intorno a ciò il minimo dubbio.
L’originale è depositato nell’Archivio delle
Indie di Siviglia: leg 5° de patronato real- Documentos diplomaticos num
LXXVI. Tra i firmatari figura Juan de la Cosa: il comandante della santa
Clara.
Notizie su Juan de la Cosa dalla wikipedia:
1492 Fu il pilota di Cristoforo Colombo nel famoso viaggio del 1492. Era il proprietario della
nave Santa Maria, che fece naufragio durante la spedizione. Per questa perdita
ricevette un indennizzo.
1493:
Partecipò come pilota al secondo viaggio di Colombo, era al comando della nave
Santa Clara. (n.d. - firmò il famoso documento dove si afferma
che “CUBA” era terraferma!)
1497:
Partecipò al viaggio con Amerigo
Vespucci del 1497. Il comandante di questa spedizione era
probabilmente Juan Díaz de Solís. In questo viaggio i tre esploratori toccarono le terre della
penisola della Guajira in Colombia, poi individuarono l'attuale lago di Maracaibo, qui Vespucci notò le palafitte incontrate in
riva al lago e disse che sembravano una "Piccola Venezia", che in
spagnolo si pronuncia Venezuela. La spedizione proseguì costeggiando le coste
centroamericane e rientrò nel Mare Oceano passando tra l'isola di Cuba e la penisola della Florida.
1499:
Viaggiò nella spedizione di Alonso
de Ojeda e Amerigo
Vespucci. Al ritorno da questo
viaggio Juan de la Cosa redasse il famoso mappamondo.
Però, a leggere le
lettere di Vespucci, c’è scritto altro. Per dipanare la matassa, oggi, ci sono
nuovi specialisti. Si afferma che
l’isola di Cuba era stata circumnavigata, e cartografata, prima del 1500 (data
riportata sulla carta di Juan De la Cosa). Non spiegano, però, la presenza di
alcune bandierine inglesi presenti in questa carta.
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