La carta di Piri Reis, la Carta nautica più famosa del mondo
Articolo di Rolando Berretta
Ripropongo un vecchio articolo, del
2012, con qualche aggiornamento, riguardante la Celeberrima carta di Piri Reis. C’è molto materiale in rete. Spesso
frutto, solo, di copia e incolla.
Spero di aiutare quanti si occupano
dello studio delle Antiche Carte.
Basta
che digitiate su Internet la parola “Piri Reis”
e vi ritrovate con il PC bloccato per l’enorme mole di risultati
selezionati. Evito di riportare tutto quello che circola. Non vale la pena.
Partiamo da zero: spero che abbiate tentato di riprodurre la schema RoBer a
base 34 con giro di compasso da 26 unità. Basta un po’ di pratica con questo
schema.
Ho misurato la Carta di Reis con il classico giro di
compasso da 26 unità.
Sviluppiamo
la carta di Reis su uno schema completo:
(fig.2)
Ho
visualizzato lo schema completo e ricreata una carta con lo schema preciso.
Tutto facile.
Detto
fra di noi: con questo schema, se
l’è cavata malissimo. Nulla a che veder con la precisione dei nostri
ecclesiastici emanuensi (fig.3)
A
questo punto potrei chiudere qui il discorso sulla carta aggiungendo che i
profili dell’America sono la riproduzione della descrizione ricavata dalla
LETTERA al SODERINI scritta dal Vespucci.
Consiglierei
di cercare quella lettera e di fare le opportune verifiche con i quattro
viaggi.
Vespucci,
nel IV viaggio, devierà a sud/est per rientrare.
Se
Amerigo afferma di aver toccato terra a 75° a ovest dalla Grande Canaria e a
15° nord non fate l’errore degli “studiosi” che vanno a cercare quel punto
sugli atlanti moderni e si ritrovano in Honduras; sulla terraferma. Quelle
coordinate vanno cercate sulle carte del periodo: carte tipo Caveri o Cantino.
Per loro un settore vale 5° ( su
carte moderne un settore vale 4,5°)
Da
questo punto inizia il mio studio; ho trovato estremamente interessanti un paio
di note scritte da Reis. Dice
Reis: Il defunto Gazi Kemal aveva
uno schiavo spagnolo e questo schiavo raccontò a Kemal Reis di essere stato tre
volte in quelle terre con Colombo. Raccontò: ”Dapprima abbiamo raggiunto lo
stretto di Gibilterra, quindi da lì dritto a sud e ad ovest attraverso....
Andati dritti per quattro migliaia di miglia abbiamo visto un’ isola di fronte
a noi, ma gradualmente le onde divennero meno spumeggianti, il mare si calmò e
la Stella Polare - i marinai sui loro compassi ancora la chiamano stella - a
poco poco si velò e divenne invisibile, e disse anche che le stelle in quelle
regioni non sono le stesse di qui. Sono disposte in modo diverso.
Premesso che Colombo non ha dovuto, mai, varcare le
Colonne e che non è mai sceso sotto l’Equatore.
(Scusate se è poco.) Alcune cose le ha fatte e descritte il Vespucci. Secondo
Sebastian Muster -
Colombo e Vespucci viaggiarono insieme,
all’incirca, verso il 1492. Il
Muster, detto lo Strabone tedesco, era un “Grande” che lavorava per CarloV e si
lagnò che tutti gli archivi, in Spagna, gli furono sbarrati. Per Guicciardini
(storico fiorentino contemporaneo) Colombo scoprì l’America nel 1490.
Era il tempo di Papa CYBO ( Innocenzo VIII). E’ il periodo che l’isola di
CUBA comincerà a comparire con la sua forma a Gomito CUBITUS
sebbene fu scoperta come Isabella da
Colombo. Aggiungiamoci la data riportata
da Reis e riflettiamoci sopra. (fig.4)
Passiamo alla
fig.5:
Abbiamo
visto Colombo superare l’Equatore di… Claudio Tolomeo e scendere fino alla
Sierra Leone (nome italianissimo) e,
dalle sue rilevazioni, sappiamo che era a 10°
nord e che vedeva, ancora, le GUARDIE. Escludiamo che il marinaio catturato
dallo zio di Reis fece tre viaggi con Colombo. C’è un solo uomo che fece quei
viaggi ed è il fiorentino Amerigo
Vespucci e, quelle disegnate, sono le coste descritte dal Vespucci.
La
nota di Piri Reis termina con :
-Ora queste
regioni sono aperte a tutti e sono diventate famose. I nomi che segnano i posti sulle precitate isole e coste
vennero dati da Colombo, che questi posti possano essere conosciuti da loro. Ed
anche, Colombo era un grande astronomo. Le coste e le isole su questa mappa
sono tratte dalla mappa di Colombo.
E
tutti a cercare la mitica mappa di Colombo.
Forse
sarebbe il caso di cominciare a cercare la mappa di Vespucci tra i lavori di Reis.
Quella
mappa l’abbiamo davanti agli occhi ma non la vediamo. ( Non sarebbe una novità!
)
Tra
le tante carte di Reis, questa riporta il Mar
dei Caraibi; è realizzata con il solito giro di compasso da 26 unità, e Cuba è attraversata dal Tropico, proprio
come l’ha disegnata Giovanni Vespucci; non
è sopra e né sotto il Tropico. ( Fig 6)
In
questa carta di Reis, del 1528, curiosamente c’è lo Yucatan tagliato in due
parti. Basterebbe riunire le due parti. Sono gli anni che, anche nelle carte di
Ribeiro del 1527 e 1529, si vede che l’isola dello Yucatan
si sta trasformando in Penisola. Nella Castiglioni, del 1525, è rappresentata come isola; isola ben definita. (vedere ultima immagine)
Questa
dovrebbe essere la copia della mitica carta che tutti cercano. Questo ha
copiato Reis.
Lo
Yucatan, dopo la correzione, risulterebbe una Penisola.
Si
vede chiaramente che i due pezzi vanno uniti in un solo pezzo. Proviamo a vederla così: (fig.7)
Sinceramente,
lasciatevelo dire, quella di Reis non è tutta l’America. Anche Reis sta
ricostruendo le coste del Catai. Come fanno tutti.
Ho
portato alla stessa scala Reis e Caveri; giri di compasso da 26. (fig.8)
Per
me, in questa carta, c’è finito anche un pezzo del Giappone con l’isola di Shikoku.
Vorrei
attirare la vostra attenzione, solo, sugli schemi dell’immagine successiva:
sono
tre carte con giri di compasso da 26 unità. Tutte portate alla stessa scala.
Caveri e Reis con giri di compasso da 26 unità. Il Circolo Polare Antartico
sembrerebbe tanto, ma tanto, distante.
Questa
è l’evoluzione dello IVCATAN ; da
Isola a Penisola.
Insula
IV CATAN
Poi INSULA
IVCATAN
Poi YUCATAN
I
profili dello Iucatan, nelle carte del 1525 e 1527 sono identici. Differenti
nella carta del 1529 di Ribeiro.
Profilo
completamente diverso risulterebbe, anche, dall’immagine di Reis del 1528.
Mi
farebbe piacere che qualcuno cominciasse a vedere la Carta di Piri Reis come una
normalissima carta del periodo. Carta che evidenzia l’utilizzo di più carte;
ammesso dallo stesso Reis.
Aggiungo
altre immagini.
Adesso
Caveri Reis
Tutto
qui. Se si portano le varie carte su di un giro di compasso da 26 unità, si
portano alla stessa scala. C.Polari, Tropici ed Equatore dovrebbero coincidere.
Il giro di compasso da 26 è il più usato.
Nella
Cantino i giri di compasso sono da 24 unità. L’Autore, per far coincidere i
Tropici e il C.Polare con il suo Parallelo di Alessandria … ha forzato lo schema.
Facciamo
combaciare il Parallelo di Alessandria della Cantino, con giro di compasso da
24 unità, con quello dello schema con giro di compasso da 26 unità. I due
schemi della Cantino ruoteranno; tipo ventaglio. Nella parte sud i due schemi
tenderanno a sovrapporsi mentre nella parte nord si allontaneranno. La
visualizzazione grafica non è piacevole da vedersi. Per tracciare le linee dei
Tropici e del C.Polare, inoltre, l’Autore, ha avuto qualche problema.
Nessun commento:
Posta un commento