Cartografia nautica. Eratostene.
Articolo di
Rolando Berretta.
Riassumendo quanto ha riportato Cleomede:
Eratostene
mentre si recava a Sjene (dove oggi c’è
la diga di Assuan) notò che i raggi
solari cadevano a picco dentro un pozzo il giorno del solstizio
d’estate. Lo stesso giorno piantò un bastone ad Alessandria e notò che l’ombra
proiettata era di 7,20° (7° 12’). Ne dedusse che la distanza tra Sjene e
Alessandria (5.000 stadi) era 1/50 della lunghezza dell’Equatore come 7,20° erano
1/50 di un angolo giro di 360°. Quindi la lunghezza dell’Equatore era di
250.000 stadi precisi precisi (dico io!). Inoltre: per avere un’ombra di 7,20°,
precisi, ad Alessandria occorre che i raggi solari, il giorno del solstizio
d’estate, cadano con il Tropico del Cancro a 24° precisi. Sjene è posta a 24°
nord ma, al tempo di Eratostene, il Tropico era leggermente spostato. Se il
Tropico era leggermente spostato anche l’ombra
si
usava lo Stadio Alessandrino di 200 metri. 5.000 stadi di 200metri danno 1.000
Km.
Ho fatto un’ulteriore verifica:
Ai
tempi di Eratostene il Tropico cadeva a 23°41’ mentre il Tropico a 24° lo
abbiamo avuto verso il 2.700 a.C. Era il
periodo che fu edificata la Grande Piramide. Solo che la G.Piramide si trova a
30° nord. Se il Tropico cadeva a 24° e la Piramide è a 30° la distanza era di
6°. In un sistema sessagesimale 6° sono 1/60 di un angolo giro di 360°.
Datosi
che il Tropico cade a … in base al periodo …
A questo punto ho lasciato perdere Eratostene e mi sono concentrato sui valori della massima e minima inclinazione terrestre. Forse gli Egiziani ne sapevano più di quanto ci viene tramandato.
Ho
cercato i due punti estremi dove oscilla lo spostamento del Tropico: Abu Simbel
e Kom Ombo.
Il
complesso di Abu Simbel, causa la diga di Aswan, è stato spostato: oggi c’è il
lago.
Per Kom Ombo la musica è diversa.
Il pozzo che si trova a Kom Ombo ufficialmente è un nilometro. Ma il nilometro
è sull’isola di Elefantina, a quattro passi, e si capisce subito cos’è un vero
nilometro. Quel pozzo, in collina, sulla riva del Nilo aveva un altro scopo. Eratostene,
per andare a Sjene, vi ha fatto scalo. Si è fatto spiegare molte cose dai sacerdoti.
Ha voluto personalizzare le informazioni ricevute. Le ha spacciate per sue
scoperte.
Mentre
riflettevo su quel pozzo ebbi una discussione con Antonio Crasto che si occupa
di Egittologia.
Magari
se cercate su Internet il pezzo di Antonio Crasto ….( Tempio di Kom Ombo) mi
evitate di fare brutte figure. Antonio
così si esprime:
“La
metà orientale del tempio era dedicata al dio coccodrillo Sobek e alla triade:
-
Hator,
Sole femminile, occhio destro di Horus l’antico, associato a un pianeta X oggi
scomparso e madre del dio Sobex;
-
Sobex,
figlio di Hathor e associato al pianeta Mercurio;
-
Khonsu,
figlio di Sobex, e associato alla Luna.
…”
Antonio
Crasto mi mandò questa foto; fatta da lui. C’è una macchiolina chiara riflessa dall’acqua. Incuriosito dalla mia
strana teoria cercò il giorno e l’ora di quando scattò la foto.
Prese
una di quelle tabelle astronomiche …. e scoprì che Venere era sopra il pozzo.
Chi
volesse approfondire trova in rete:
http://www.ugiat-antoniocrasto.it/Articoli/Tempio%20di%20Kom%20Ombo.pdf
E presentiamo il “suo” mitico Parallelo di Rodi.
Questo
Parallelo passerebbe sopra le mitiche Colonne d’Ercole di Gibilterra, poi sullo
Stretto di Messina fino a passare sopra l’isola di Rodi.
Il problema è questo: per vedere questo “parallelo” bisogna disporre di una immagine che raffiguri la Terra sferica e vederla come una Terra Piatta. In questa immagine io vedo che, questo mitico parallelo, altro non è che il Diametro del Tropico del Cancro.
Piccola nota: se una persona, che il giorno del solstizio d’estate si trovasse a sud del Tropico del Cancro e si mettesse ad osservare la posizione del Sole a mezzogiorno, noterebbe che lo stesso è a settentrione. Bisognerà aspettare Amerigo Vespucci per tale segnalazione.
Ho
aggiunto un altro grafico per evidenziare a quale latitudine nord, o sud,
cadono perpendicolari i raggi del Sole, a mezzogiorno, durante i sei mesi dell’anno. Per sei mesi il Sole percorre il ciclo e per
sei mesi fa il percorso inverso. Con l’ausilio di tabelle, già predisposte,
bastava misurare l’altezza del Sole a mezzogiorno con un quadrante. Si
aggiungevano i gradi come da tabella e, con una semplice somma, si determinava
la latitudine. Cristoforo Colombo utilizzava la Polare di notte. Vespucci ha
misurato buona parte del continente americano. Vespucci conosceva bene Dante
Alighieri e ne ricorda un passo:
I°
capitolo Purgatorio
Io
mi volsi a man destra e posi mente
allo
altro polo e viddi quattro stelle
non
viste mai fuor ch’alla prima gente;
godeva
pareva il ciel di loro fiammelle:
o
settentrionale vedovo sito
poi
che privato sei di mirar quelle
Non solo conosceva Dante Alighieri; ci ha lasciato
anche un bel disegno delle stelle in oggetto e ci informa che brillavano come
la stella Canopo: il timone della nave (costellazione) Argo che, dalle nostre
parti, non si vede assolutamente.
Colombo, arrivato vicino alla zona torrida, racconta:
“-…sul
far della sera, ebbi la stella polare a
cinque gradi di altezza. Lì il vento
mi abbandonò e mi trovai in mezzo a un caldo così torrido che temetti che la nave e la gente prendessero fuoco.
La calura provocò improvvisamente una
situazione insostenibile: non c'era
nessuno che avesse il coraggio di scendere sotto coperta per prendersi
cura delle botti e dei viveri. Questo caldo soffocante si protrasse per otto giorni: il primo giorno il cielo era sereno, gli altri sette giorni nuvoloso e piovoso, il
che però non ci servì di rimedio. Certo, però, se avessimo avuto il sole del primo giorno non credo che avremmo
avuto possibilità di salvarci…
Vespucci, di contro,
racconta:
“-
Parmi, magnifico Lorenzo, che la maggior parte dei filosofi in questo mio
viaggio sia reprobata, che dicono che dentro della zona torrida non si può
abitare a causa del gran calore; e io ho trovato in questo mio viaggio essere
il contrario, che l’aria è più fresca e temperata in quella regione che fuori di
essa, e che è tanta la gente che dentro di essa vi abita e che di numero sono
molti di più di quelli che fuori di essa abitano… che è certo che più vale la
pratica che la teoria.
Tutto questo per dire: Eratostene e Colombo vengono osannati e riveriti in tutti i testi. Amerigo Vespucci è presentato come un profittatore; una mezza calzetta.
Capita,
ogni tanto, di andare in Rete per controllare
cosa si racconta su Eratostene. Sono tutti meravigliati dell’intuizione
del Genio. Tutti spiegano la storia del Pozzo e del bastone. Nessuno si
meraviglia che, quel metodo, non è stato mai applicato. La misura della
lunghezza dell’Equatore è rimasta incerta fino a tempi abbastanza recenti.
Tolomeo aveva detto che misurava 24.000 miglia (romane) quando sono 27.078. Con
la misura di Tolomeo si viaggiava agli inizi del 1.500.
Consiglierei di osservare i profili costieri dell’Ucraina
Un bravo geologo saprebbe datare questi profili riportati da Ortelio.
Manca
la Lidia di Creso.
E questa è di Pietro Vesconte; siamo agli inizi de 1300
Ricordate Scipione, poi l’Africano, quando assediò e prese Utica con la flotta?Per
dire che queste carte hanno qualche anno sulle spalle. Per me le hanno fatte i
ROMANI.
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