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giovedì 19 gennaio 2023

Cartografia Nautica. Carte Romane, piccoli approfondimenti. Articolo di Rolando Berretta.

Cartografia Nautica.
Carte Romane, piccoli approfondimenti.
Articolo di Rolando Berretta.

Diego Ribeiro sarebbe l’autore dell’Atlante Castiglioni, ma sincronizziamo lo schema sovrapponendolo sulla Raya per vedere e capire.

Ricorderei che, per loro, ogni settore vale 5 (cinque) gradi. Ho evidenziato i 27 settori da 5° pari a un totale di 135° della Castiglioni. Al centro dello zodiaco cade il meridiano che segnala l’inizio del paese delle spezie (la Cina). Quei 135° sono la distanza tra la Grande Canaria e le coste cinesi; sono 135° di Oceano. Secondo i loro calcoli (secondo Tolomeo) 180° di terre tolomaiche, 45° di Asia secondo M. Polo: (a conferma dei mitici 225° di Marino di Tiro) e i restanti 135° di Oceano. 180 + 45 + 135 = 360 gradi.

Secondo Diego Ribeiro (tolto un settore) restano 26 settori. Quei 26 settori da 5°, davanti a Lisbona, riportano alla mente, la Lettera del Toscanelli. A questo punto mi pongo tante, ma tante, domande.

Di una cosa sono sicuro: se Toscanelli avesse preparato una carta, alla Marino di Tiro, quella carta non sarebbe mai uscita da Firenze.

Passiamo, adesso, all’Autore della carta di Pesaro. Secondo gli ESPERTI sarebbe il genovese  Vesconte Maggiolo.

Confronto diretto tra la carta di Fano e quella di Pesaro. Analisi fatta con il parallelo di Alessandria.

L’Anonimo pesarese usa uno schema di derivazione diretta dai vecchi portolani. Lo dimostro con l’utilizzo del Parallelo di Alessandria che è nascosto nello schema.  Vesconte Maggiolo  … NO!

Vi sembra la M maiuscola dello stesso autore?

Castiglioni Ribeiro :  Vi sembra la S maiuscola dello stesso autore? Farebbe, veramente, piacere leggere su quali elementi affermano che l’Autore sia lo stesso.

A proposito dei Quadranti… 


L’Autore della Formella, nel Campanile di Giotto, è lo scultore Andrea Pisano che nacque a Pontedera verso il 1290 e morì ad Orvieto nel 1348/49.

La formella riporta un Quadrante per -mancini- oppure per l’Emisfero Australe dove il Sole, a mezzogiorno, indica il Nord?

Qualunque sia la risposta questo, curioso, Quadrante è fiorentino: come l’Atlante Castiglioni.

Vorrei attirare la Vostra attenzione sulle conoscenze astronomiche del periodo.

Il Personaggio raffigurato è Gionitus : vedere il  Tesoretto di Brunetto Latini.

E’ finito il Diluvio…

…e  Noè ingenerò un altro figliuolo, ch’ebbe nome Gionitus e quegli tenne la terra di Eritenia ch’è all’allato al fiume di Eufrates in Oriente. E fu il primo uomo che trovò astronomia e che ordinò la scienza del corso delle stelle. Ma di lui si tace ora il conto, che più non è da dire in questa parte

Torniamo alla carta di Grazioso Benincasa e alla strana disposizione delle  due parti da me evidenziate. La Penisola Iberica è orientata correttamente con il Nord geografico mentre la parte mediterranea che va dalle Baleari al M.Nero cambia scala  e orientamento. Presenta un’inclinazione di una -quarta di vento- rispetto al nord geografico. Colombo ha segnalato la diversa inclinazione. Gli specialisti hanno sentenziato che Colombo ha scoperto il Nord Magnetico. Vista la qualità delle bussole del periodo … non mi hanno, mai, convinto.

E ritorniamo a Gerardo Mercatore.

Ho preso in esame la fascia che va da 30° a 45° nord. Se porto a sinistra una scala lineare, da 108° gradi, vedo che la Penisola Iberica è perfetta sia con i  meridiani che con i paralleli. Se sulla destra inserisco la Proiezione di Mercatore… da 30 a 45 gradi, trovo la spiegazione.

Non aggiungo altro. Ignoro tutto sull’Autore che ha assemblato le due parti ma, e ne sono convinto, l’Organum Directorium ha origini molto antiche.

Da Wikipedia;  alla voce Trattato di Saragozza:



Nel 1494 il Regno di Castiglia  e il Regno del Portogallo avevano firmato il Trattato di Tordesillas, dividendo il mondo in due aree di esplorazione e colonizzazione lungo il meridiano nord-sud, 370 leghe (1 770 Km) a ovest delle isole di Capo Verde (al largo della costa del Senegal, nell’Africa Occidentale), corrispondenti approssimativamente a 46° 37' O (questo meridiano veniva chiamato raya). Le terre a est di questa linea sarebbero appartenute al Portogallo e quelle a ovest alla Spagna. All'inizio del XVI secolo i Portoghesi avevano raggiunto le Indie orientali circumnavigando l'Africa e attraversando l’Oceano Indiano e nel 1511 avevano conquistato Malacca, il principale centro di distribuzione delle spezie provenienti dalle vicine isole Molucche, note come "isole delle spezie". Il controllo di queste isole era fondamentale essendo esse il luogo d'origine dell'intero commercio di spezie pregiate come chiodi di garofano, cannella e noce moscata.  Dopo che la spedizione spagnola di Ferdinando Magellano arrivò alle Molucche nel 1520, il re di Spagna Carlo V avanzò le sue pretese sulle isole a discapito dei Portoghesi. Si aprì quindi una disputa tra Spagna e Portogallo per contendersi il controllo delle Isole delle spezie. L'unico modo per risolvere la questione e capire a quale delle due potenze spettasse il controllo delle isole era stabilire con esattezza l'antimeridiano di Tordesillas, impresa non facile date le non esatte conoscenze della circonferenza della terra dell'epoca.       Le trattative di Badajoz-Elvas  Nel 1524 delegazioni di Spagna e Portogallo si incontrarono a Badajoz-Elvas, sul confine tra Spagna e Portogallo, per cercare di risolvere la questione. Delle due delegazioni facevano parte astronomi, cosmografi e navigatori con il compito di stabilire la posizione dell'antimeridiano e quindi decretare a chi spettasse il controllo delle Molucche. Della delegazione spagnola faceva parte anche il cartografo portoghese Diego Ribeiro, la cui conoscenza delle isole Molucche era tra le migliori, avendo avuto accesso privilegiato a informazioni sulle isole prima e dopo la spedizione di Magellano. Le delegazioni si incontrarono diverse volte senza mai arrivare ad un accordo. …

Ricontrolliamo, dopo 14 anni, Diego Ribeiro.

La parte sinistra, del doppio schema da 42 unità, e regolare. La parte destra presenta un OVALE.

Ha ovalizzato, di una unità, il solo schema.




Come si vede i profili costieri sono sincronizzati con quelli della Castiglioni.

Nella Castiglioni, le bandierine di demarcazione, sono state piazzate con un calcolo: 5+9+5 settori per i 90°. 19+19 = 38 settori per i 180° e 38+38 settori pari a 76 settori per i 360°.

Se il C.Polare cade a 66°33’ basta aggiungere i 23°27’ (distanza tra Equatore e Tropico) per avere i 90° del Polo Nord.

Per Diego Ribeiro la musica è diversa. Ogni due unità valgono 10° (dovrebbero essere  da 9°: solito errore) Le due bandierine, sull’Astrolabio, non le capisco.

Una cosa è sicura: i 26 settori da 250 miglia (pari a 130°) davanti a Lisbona … non sono di Toscanelli.

 

 

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