Archeologia della Sardegna. I sardi, all'alba dell'epoca nuragica, ossia nel Bronzo Medio, lavoravano il vetro.
Articolo di Pierluigi Montalbano
In un recente articolo di Francesco Casula si legge che furono i sardi i primi a produrre il vetro in Occidente, ben 3700 anni fa. La scoperta arriva dal nuraghe Conca ‘e Sa Cresia, nella Giara di Siddi, in Marmilla. Nel sito sono state portate alla luce numerose ceramiche del Bronzo Medio. La ricerca è dell’archeologa e geologa Giusi Gradoli, specialista di ceramiche preistoriche. La studiosa ha analizzato un vaso tronco-conico che presentava l'interno rivestito da concrezioni di vetro primario. Nello stesso strato, con caratteristiche omogenee perché sigillato dal crollo della copertura della capanna, c'erano altri frammenti di crogioli con concrezioni biancastre derivanti dall'uso di quarzo e calcite, elementi indispensabili per la produzione del vetro. Non meno entusiasta Emily Holt, professoressa di Scienze biologiche nell’University of Northern Colorado che afferma: «Materiali che pensavamo fossero stati importati in Sardegna furono, invece, prodotti per primi dalle popolazioni locali».Il vaso è stato analizzato nel Dipartimento di Mineralogia dell’Università di Cagliari, dove l’analisi chimica qualitativa conferma che si tratta di vetro primario locale e non di importazione. La comunità scientifica distingue tra vetro e pasta vitrea, attestata questa fin dal V millennio in Mesopotamia e nel bacino del Mediterraneo. La differenza è sostanziale: il vetro è costituito principalmente da silice (quarzo o sabbie quarzitiche), da alcali ricavati da ceneri di piante alofite o sali di natron (per abbassare la temperatura di fusione del quarzo) e da sostanze coloranti; la pasta vitrea è, invece, una patina vetrosa superficiale che riveste un oggetto di argilla o di altre sostanze minerali. Venivano preparati dei piccoli stampi nei quali si versava il composto che, raffreddandosi, formava la patina vetrosa colorata. Quella sostanza, utilizzata per invetriare i manufatti in ceramica, poteva essere fusa e plasmata per realizzare perle, intarsi e piccoli vasi. Il vetro, invece, appare per la prima volta in Mesopotamia e in Egitto nel XVII a.C.
Quello di Siddi è stato datato al 1700 a.C., e questo dato pone la Sardegna fra le prime zone in cui questo pregiato materiale fu prodotto, stravolgendo le credenze accettate fino a oggi.
Salve, col passare degli anni, delle nuove scoperte, delle indagini sempre più approfondita e moderne,pare consolidarsi l'ipotesi che mette la civiltà nuragica come primaria tra le antichissime civiltà mediterranee e come progenitrice al centro del periodo che va dalla preistoria alla storia antica dello sviluppo delle società umane in europa (dal 2000 fino al 1000 AC). Bisognerebbe impiegare sempre più stanziamenti rilevanti,(che poi sarebbero investimenti) nell'archeologia sul campo, su tutto il territorio sardo, e le scoperte sarebbero certamente impressionanti e numerose... un investimento sicuramente redditizio sia per la cultura, che per il turismo sia sardo che italico in generale. Ichnusa merita... e non sto parlando della birra !
RispondiElimina