Lo dice il nome: Capodanno è il Capo dell’Anno, l’inizio dell’anno. È il primo giorno dell’anno.
Per quella parte di mondo che segue il calendario gregoriano Capodanno è il primo giorno di gennaio. Per chi segue invece ancora il calendario giuliano, per esempio le chiese ortodosse, la data è quella del 14 gennaio, ma vale solo per questioni religiose.
Che si segua un calendario o l’altro comunque bisogna risalire all’antica Roma per le date. È stato Giulio Cesare, introducendo il calendario, nel 46 a.C., a fissare la data al primo giorno di
L’adozione del 1 gennaio come obbligatorio primo giorno dell’anno è del 1691 con papa Innocenzo XII che stabilì in questo giorno la festa della circoncisione di Gesù. Prima ognuno aveva fatto un po’ a modo suo. In Inghilterra e in Irlanda il capodanno si celebrava il 25 marzo, in Spagna si cambiava l’anno al 25 dicembre. La Francia sceglieva la domenica di Resurrezione, Venezia andava con il primo di marzo e la Sardegna con il primo di settembre.
Ci sono riti per scacciare il maligno in tutte le fine d’anno. Bruciano il vecchio (anno) in forma di fantoccio molte città italiane e anche tante polazioni straniere. C’è chi spara colpi in aria e chi getta pezzi di legno ardente.
Ovvio partire dai proverbi: «Anno nuovo, vita nuova», «Buona fine e miglior principio». Poi ci sono i riti. Nel Laos si prega per la fertilità della terra, gettando in apposite buche l’acqua per provocare la pioggia. In Estonia si distribuisce alla servitù e al bestiame una focaccia in forma di verro, il maiale da riproduzione, come mezzo di fecondazione. In Belgio si fanno gli auguri di buon anno agli alberi e al bestiame. In Scozia si cammina in processione, da est a ovest come il sole, dietro un uomo coperto da una pelle di bue.
Oggi c’è l’oroscopo per l’anno nuovo. Nell’antica Babilonia la festa del nuovo anno, Zagmuk, vedeva il dio Marduk fissare il destino annuale della città. Più vicino e rurale il rito di gettare oggetti come fagioli e grano e stabilire dalla loro caduta quali sono gli auspici per l’anno nuovo.
Nel mondo occidentale il giorno festivo è il 1 gennaio, ma la festa e la mangiata si fanno la sera precedente, quella di San Silvestro, il 31 dicembre, la vigilia in cui si fa il veglione, cioè si sta svegli fino a mezzanotte, al giorno e all’anno nuovo.
San Silvestro è il santo che la Chiesa festeggia il 31 dicembre. Il cenone prende il nome da lui, ma la sua storie non è legata a riti della fine dell’anno. Silvestro I papa e santo è vissuto nel 300 con Costantino imperatore che pare abbia fatto molto più del pontefice per la chiesa. La sua gloria viene tutta dalla posizione nel calendario.
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