domenica 11 dicembre 2011
Teulada, Tavola rotonda sui Popoli del mare.
Si è svolta ieri pomeriggio a Teulada, organizzata dall'Associazione Is Sinnus, la 1° Tavola Rotonda sui "Popoli del Mare". Il folto pubblico, ospitato nella splendida location della Casa Baronale, ha ascoltato con attenzione le risposte dei tre studiosi alle 5 domande poste dal moderatore Pierluigi Montalbano (troverete sotto uno schema riassuntivo). Dopo i saluti del presidente dell'Associazione Gisella Mulas e del sindaco di Teulada Gianni Albai, il moderatore ha introdotto l'argomento inquadrando, geograficamente e cronologicamente, le vicende a cavallo del 1200 a.C. nel Vicino Oriente, quando i grandi imperi di Egitto, Mitanni e Ittiti furono sconvolti da eventi che cancellarono il sistema sociale e politico dell'epoca, lasciando una scia di distruzione lungo i centri nevralgici del potere. Le città imperiali furono distrutte e al termine delle vicende fu inaugurato un nuovo mondo. Fu introdotta una nuova organizzazione che nel volgere di qualche generazione portò alla colonizzazione economica di tutto il Mediterraneo da parte di genti levantine che accesero la miccia del progresso ripristinando i sistemi di scrittura, le nuove strutture abitative e una serie di innovazioni tecnologiche rapidamente recepite dalle popolazioni costiere interessate agli scambi.
Fra qualche giorno saranno pubblicati nel quotidiano on line gli atti di questo incontro, ed è in preparazione un dvd con l'intero dibattito.
Traccia delle 5 domande per la Tavola Rotonda sui Popoli del Mare a Teulada.
Moderatore: Pierluigi Montalbano
Relatori: Marco Rendeli, Giorgio Murru, Leonardo Melis.
Tema:
Per alcuni studiosi, i guerrieri passati alla storia con il nome Sherden sono cronologicamente e geograficamente individuabili con i sardi nuragici. Altri illustri studiosi ritengono che i sardi nuragici non sono collegabili con le vicende degli Sherden in oriente. Questa tavola rotonda cerca di approfondire le tematiche che mettono a confronto la civiltà nuragica, capace di realizzare le più alte e possenti torri di tutto l’Occidente, con la situazione del Vicino Oriente, disturbata da terremoti, crisi sociali interne, carestie e altri eventi che ancora oggi sono nebulosi e, per certi versi, privi di riscontri archeologici. Il dibattito prevede 5 domande aperte ai 3 studiosi oggi presenti. Ogni relatore avrà a disposizione 8 minuti per ciascuna domanda.
1) Origine: Il faraone Meremptah, figlio del grande Ramesse II, nel complesso templare di Karnak, in Egitto, scrisse di Forestieri del mare dai quali si difese nel Basso Egitto resistendo all’assedio di Menphi. Qual è a vostro parere il luogo di origine dei popoli che componevano la coalizione che a più riprese, nell’arco di mezzo secolo, intorno al 1200 a.C. invase l'Oriente e l'Egitto? Parliamo di Akawasa, Sherden, Peleset, Tursha, Shekelesh e alcune popolazioni nordafricane: Libu e Meshuesh.
2) Motivazioni: Quali furono le motivazioni che spinsero la coalizione ad attaccare ripetutamente i territori del Vicino Oriente e che situazione trovarono. Le fonti riferiscono che queste genti trasportavano su carri anche le loro famiglie, sembrerebbe un esodo, una fuga da luoghi divenuti invivibili. Cosa pensate a riguardo?
3) Conseguenze: Possiamo parlare di integrazione o di tentativo di conquista armata e conseguente occupazione? Le genti di questa coalizione imposero usi, costumi e società?
4) Contaminazioni economiche: Per qualche secolo si assiste ad un periodo buio, almeno fino all’arrivo in Occidente di popolazioni levantine che inaugurano un florido periodo di commerci lungo le coste, sono portatori di nuove tecnologie e nuove mode, e lasciano tracce di insediamenti nelle zone portuali. Potete descrivere la vostra ipotesi a riguardo?
5) Fine dei nuragici: I grandi imperi che brillano all’inizio del V secolo a.C. sono Roma e Cartagine. Che ruolo ebbero nel tramonto della civiltà sarda? Che fine fanno le popolazioni nuragiche?
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Nel 1200 bc ci fu pure l'eruzione di Tera che distrusse l'isola e provoco' danni incalcolabili su tutto il Mediterraneo compreso uno TSUNAMI che distrusse la flotta cretese ,lo Tsunami potrebbe aver gravemente danneggiato anche tutti gli altri approdi del Mediterraneo compreso il famoso Allagamento di BARUMINI citato da Frau.Quindi si creo' un vuoto di potere nella distruzione generalizzata e nuove popolazioni che premevano sui confini ,ne hanno approfittato per conquistare i mercati .
RispondiEliminaGentile Sig Tarmin, l'esplosione di Thera-Santorini avvenne nel 1680 a.C., oltre 4 secoli prima. Tutto ciò che avvenne nel 1200 a.C. non è imputabile a tsunami e maremoti. E' stato dimostrato ampiamente che l'ipotesi di Frau sullo tsunami è totalmente priva di fondamento.
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