Cartografia Nautica: Mercatore.
Articolo di Rolando Berretta
Uno dei tre Atlanti del Mondo, rimasti di Mercatore, del 1569 si trova al Museo Maritiem di Rotterdam. L' "Organum Directorium" è nell'ultima pagina e si possono vedere due stringhe attaccate agli angoli superiore e inferiore sinistro. Queste cordicelle erano un aiuto per stimare gli angoli e per trasferire le lunghezze delle linee …
… vedere
l’immagine di presentazione dell’articolo.
Purtroppo l’immagine allegata non restituisce, completamente, l’esatta lunghezza delle due stringhe che, per me, sono troppo, ma proprio troppo, corte.
Andiamo avanti.
Questo riporta Gerardo Mercatore nella Legenda 10 – Brevi usus Organi Directorii nella sua Carta del
1569…Cum
inscriptionibus necessariis occopatus oceanus sufficientia directoria recipire nequeat, et terra in qua eorundem non exignus
est usus nulla, coacti fuimus hoc Organum directorium adderre, ut duorum
quorumlibet locorum….
Poiché
l'Oceano, essendo coperto dalle necessarie iscrizioni (legende), non può contenere
una quantità sufficiente di DIRECTORY
(rombi di Vento, bussole minori, per me Nodi, della Rosa dei Venti) e
poiché la Terra(ferma), dove sarebbero state più utili, non può contenerne
alcuna, siamo stati costretti ad aggiungere questo Organum Directorium da utilizzare per ottenere le rispettive situazioni
(collocazioni) di due luoghi qualsiasi
in riferimento l'uno all'altro …
A giudicare dalla distribuzione dei Nodi
(bussole minori) e vista la lunghezze di alcune delle linee che sono state tracciate
… sembrerebbe una scappatoia per allineare, bene, le varie parti che compongono
la Carta; meglio controllare. La carta è composta da 18 pezzi.
E’ curioso ma, Mercatore, le fa attraversare
dalle 32 linee e non dalle 16 che uno si aspetterebbe.
Mercatore avrebbe dovuto prendere una carta
aggiornata con le Nuove Terre scoperte. Quelle Carte che usavano settori di
meridiano e di parallelo da 10° come si usava. Poi doveva tracciare i 36
settori di meridiano da 10°. Poi doveva tracciare i nuovi paralleli, in
proiezione, come diceva l’Organum Directorium. Poi avrebbe dovuto curare il
trasferimento delle Terre, grado dopo grado sui paralleli proiettati. Un lavoro
di precisione. Negli spazi utilizzabili avrebbe dovuto piazzare le varie
Legende.
Provate a rileggere il suo modo di lavorare.
Poiché
l'Oceano, essendo coperto dalle necessarie iscrizioni, non può contenere una
quantità sufficiente di DIRECTORY e
poiché la Terra, dove sarebbero state più utili, non può contenerne alcuna,
siamo stati costretti ad aggiungere questo Organum
Directorium da utilizzare per ottenere le rispettive situazioni di due luoghi qualsiasi in riferimento l'uno
all'altro…
Non capisco quando afferma che è stato costretto. Bastava affermare che, per lo sviluppo dei paralleli, aveva utilizzato l’Organum Directorium allegato.
Siccome non mi tornano i conti vado a
controllare dove, e perché, ha piazzato le Directory (i nodi o bussole minori)
e, fondamentale, la loro utilità.
Ho inserito il “suo” organum directorium a
colori con i 90° all’Equatore per rendere più leggibile il tutto.
Ho segnato alcuni meridiani significativi con
linee verdi. Ho segnato in rosso alcuni paralleli. Su entrambi trovo dei
Nodi (incroci .. a 32 direzioni). I paralleli in giallo non ne hanno.
Quindi li ha tracciati, prima, con l’ausilio dell’Organum,
… al “suo” Organum Directorium. Un quadrato da 24 unità da 4,5 gradi con le due diagonali da 34 unità oppure un quadrato da 12 unità da 9 gadi con le diagonali da 17. Il meridiano centrale dovrebbe essere quello di Alessandria. Se c’è il meridiano ci dovrebbe essere segnato anche il parallelo a circa 32° nord.
Sono 108 gradi sull’Equatore.
In data 6 dicembre 2022, in questo Blog, è
stato pubblicato un mio articolo:
Le
antiche carte per navigare erano opera dei Romani.
https://pierluigimontalbano.blogspot.com/2022/12/cartografia-nautica-le-antiche-carte.html
Ho spiegato tutto, per benino, il mio punto di vista sulle Antiche Carte e su come andrebbe utilizzato l’Organum Directorium.
Lo trovate, solo, se digitate il titolo su Google. Non ci sono altri sistemi per trovarlo e leggerlo.
Torniamo a Mercatore.
Per
creare una proiezione cilindrica, di solito, si ricorre all’ausilio di
un goniometro.
Questo strumento, il goniometro, è
completamente estraneo alla proiezione
di Mercatore, ma è fondamentale per tracciare la ragnatela di linee.
Con lo schema Rober, a base 34 unità, posso
misurare la maggior parte dei vecchi cartografi.
E’ fondamentale per capire cosa ci ha
lasciato Mercatore; parlo dei paralleli.
Posso segnare, direttamente, il parallelo a
50°, a 60°, il Circolo Polare, poi quelli
a 70° e a 75°. Posso controllare, ogni cinque gradi partendo dall’Equatore,
come si sviluppa questa proiezione. Quindi: niente goniometro ma un lavoro di
precisione manuale. Posso affermare che questa “Proiezione” nasce sullo schema
RoBer?
Questo schema permetterebbe, anche, di
assegnare il 38imo
parallelo. Reggio Calabria si trova a 38° nord ed è la città più meridionale
dello Stivale. I Tropici cadano a cinque (5) settori dall’Equatore come in
tutta la cartografia antica.
Ho approfondito la distribuzione dei paralleli partendo dall’Equatore e salendo fino al 50imo parallelo nord.
Lo schema RoBer conferma che non siamo di
fronte a una classica “proiezione”.
La colonna B evidenzia che siamo di fronte a 3 (tre) parti lineari.
Da 0
gradi a 20 (venti) si presentano due
parti, da 10 gradi, identiche.
Da 20 gradi a 40 gradi stesso discorso. Sono
due parti da 10 gradi leggermente maggiorati.
Restano gli ultimi dieci gradi, da 40 a 50,
sempre lineari.
Per avere un qualcosa che ricordi una proiezione (cilindrica ?) bisognerebbe guardare la colonna A.
Sono cinque settori da 9gradi evidenziati con cornice rossa. C’è un altro settore con
sfondo giallo, sempre da 9 gradi,
diviso in 15 parti da 0,6 gradi (15 x
0,6 = 9).
Per vedere un aumento graduale dei settori di
parallelo da 10 gradi …. mi sarei aspettato qualcosa del tipo Colonna a1 .
Cosa ha
presentato Mercatore ?
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