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lunedì 8 gennaio 2024

Tito Manlio Torquato, console suffetto in Sardegna. Cosa raccontano Livio e Polibio? Articolo di Rolando Berretta

 Tito Manlio Torquato, console suffetto in Sardegna. Cosa raccontano Livio e Polibio?

Articolo di Rolando Berretta



Abbiamo visto che, prima della Battaglia di Talamone, Roma fece una Leva generale in tutt’Italia.

Una fonte, sicura, dovrebbe essere Fabio Pittore che partecipò alla battaglia: sicuramente era nell’esercito del console Papo ( Lucio Emilio Papirio o Pappo o Papo), altrimenti ci avrebbe spiegato perché, l’altro console, G.A. Regolo era passato in Sardegna.

Seguiamo la consistenza delle forze di parte romana:

( Il testo è di Polibio mentre la traduzione è di Carla Schick.)

“…Con ciascuno dei Consoli scesero in campo 4 legioni romane, comprendenti  ognuna cinquemiladuecento fanti e trecento cavalieri. Entrambi disponevano poi di trentamila fanti e di duemila cavalieri alleati”.

Non credo che G.A. Regolo se li portò prima in Sardegna e, poi, li schierò nella battaglia di Talamone. Molti autori moderni fanno operare G.A. Regolo con tutte queste forze: 50.800 fanti e 3.200 cavalieri … più i cavalli. Ricorderei che Roma deve affrontare solo i Galli. Tutto il resto era stato rimandato; anche un’eventuale ribellione in Sardegna sarebbe stata rimandata. Escluderei anche l’altra ipotesi riguardante il controllo sui Cartaginesi in Spagna.  Una flotta sarebbe stata più idonea. Leggo pure di un

mancato arrivo di un esercito cartaginese che doveva affiancare i Galli. Secondo me, ai Cartaginesi, conveniva aspettare l’esito dello scontro. Se i Galli avessero sconfitto  l’esercito romano il destino della Sicilia e della Sardegna era segnato. Se, di contro, la Vittoria sarebbe andata ai Romani, immagino il conto salato che li aspettava essendosi schierati a fianco dei Galli; meglio attendere. Ricorderei che Roma può contare su un alleato fedele: la città di Massalia. Proseguiamo con l’elenco:

Le forze dei Sabini e degli Etruschi, che in quell’occasione vennero in aiuto dei Romani, comprendevano quattromila cavalieri e più di cinquantamila fanti. Raccolte queste forze, le fecero stanziare in Etruria sotto il comando di un Pretore. Gli Umbri e i Sarsinati che abitavano l’Appennino fornirono quasi ventimila uomini e, a loro, si unirono ventimila Veneti e Cenomani; tali contingenti furono disposti ai confini della Gallia perché, penetrando nel territori dei Boi, vi richiamassero le forze che se ne erano allontanate. Questi dunque furono gli eserciti posti a difesa del Paese; in Roma rimasero, pronti per gli eventi della guerra in posizione di riserva, ventimila fanti romani e con questi millecinquecento cavalieri, trentamila fanti e due mila cavalieri alleati. Furono redatte le liste degli uomini atti alle armi e da esse risultarono ottantamila fanti, cinquemila cavalieri Latini, settanta mila fanti Sanniti e settemila cavalieri. Cinquantamila fanti Iapigi e Messapi complessivamente, sedicimila cavalieri. Trentamila fanti e tremila cavalieri Lucani. Ventimila fanti e quattromila cavalieri Marsi, Marrucini, Feretani e Vestini. Inoltre si stanziarono in Sicilia e a Taranto due eserciti di riserva, ciascuno dei quali comprendeva quattromila fanti e duecento cavalieri. Il numero dei Romani e dei Campani iscritti nei ruoli assommava a duecentocinquantamila, cui si aggiungevano ventitremila cavalieri. Così complessivamente il numero degli uomini atti alle armi fra Romani e Alleati ammontava ad oltre settecentomila fanti e quasi settantamila cavalieri”.

Queste le cifre; dalla Sicilia fino ai Veneti. Siamo nel 226. Non si parla di Sardegna né di Sardi ( e Corsica) cosa pensare? In questo anno iniziò l’accordo con Asdrubale in Spagna.

Però: se alla morte del console G.A. Regolo (225 a.C.) fosse stato eletto “Console Suffetto” un tale Tito Manlio Torquato, il quale diventerà Console nell’anno 224 a.C., i conti tornerebbero.

Possiamo ipotizzare che G.A. Regolo fosse in Sardegna con la flotta? In Sardegna c’era anche un nuovo Pretore. E’ il periodo degli accordi con Asdrubale e con le varie popolazioni Sarde: Iliensi e Bàlari in prima fila. Dai Massalioti (Marsigliesi) arrivò la segnalazione direttamente alla flotta di Regolo: i Galli erano partiti. Il tempo di imbarcare le truppe per precipitarsi a Pisa e puntare verso Roma. Il resto è storia nota.

Se anche Tito Manlio Torquato fosse stato presente in Sardegna (in che ruolo?) ne avrà avuto di tempo per girarsela tutta. Altra ipotesi: Tito Manlio Torquato potrebbe essere arrivato in Sardegna per  “sottomettere” i Sardi  solo dopo che fu eletto Console Suffetto.

Tutto questo per far coincidere la storia di  Livio e di Polibio. 

Di una cosa sono quasi certo: ai Cartaginesi conveniva aspettare l’esito dello scontro.

E’ di fondamentale importanza, adesso, questo passaggio di Polibio:

I Romani, terrorizzati dal pericolo, imminente, dei Galli in arrivo, misero in assetto delle legioni, altre ne arruolarono ex novo e diedero l’ordine agli alleati di tenersi pronti. Come provvedimento di carattere generale, poi, ordinarono alle popolazioni a loro soggette di fornire degli elenchi degli uomini in età di servizio militare (l’elenco lo abbiamo visto e fu completato nel 226 a.C. dal console Marco Valerio Massimo Messala).

I Sardi e i Corsi non risultano, ancora, tra le popolazioni loro soggette.

  

1 commento:

  1. scrive RoBer
    Nel 229 iniziò la prima guerra Illirica
    Roma inviò i due Consoli con 200 navi, 20.000 fanti e 2.000 cavalieri.
    Nel 228 fu liberato l’Adriatico dai pirati Illiri.
    Nel 227 arrivò il primo Pretore in Sardegna; M.Valerio.
    Zonara la racconta così:
    (dopo la descrizione dell’Illiria)
    (dopo il seppellimento di due Galli e due Greci…)
    I Sardi, non potendo soffrir di vedere sempre la presenza del Pretor Romano, mossero tumulto, ma da capo furono soggiogati.
    Movendo gli Insubri, nation francese, con l’aita dè popoli, che abitano di là delle Alpi, le arme contro Romani, …
    Il resto è storia nota.
    Quindi ci fu una ribellione dei Sardi a causa della presenza del Pretore. La data si ricava facilmente.
    Resta da stabilire chi fu il Console Suffetto che sostituì G.A. Regolo.
    Se fu T.M. Torquato allora i Sardi furono sottomessi nel 225 e non nel 235.

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