Archeologia. Isola di Eubea nel racconto di Omero.
Articolo di Lydia Schropp
L’isola è citata due volte in Omero, una volta da Nestore nel suo colloquio con Telemaco (Canto III, v. 175), una volta da Alcinoo nel suo discorso con Ulisse. Il re feace si gloria delle sue navi che solcano il mare velocissime ed arrivano sin oltre l’isola Eubea, un bel percorso, se condividiamo l’opinione che la terra dei Feaci corrisponda alla Campania.L’isola Eubea si trova a ridosso della Beozia e vanta due città molto famose nell’antichità :
Eretria e Calcide che si sono distinte per la loro attività colonizzatrice verso la Sicilia e la Campania alla metà
dell’ VIII sec. a.C. (1)
Mentre fino al 1980 non si sono trovati sull’isola reperti rilevanti, così che ancora l’archeologo inglese Snodgrass poteva affermare che sull’isola si trovavano solo piccoli insediamenti greci, dopo quella data si trovò a Lefkandi un sepolcro principesco “con abside e deambulatorio a pilastri, certamente risalente ad un periodo fra il 1000 ed il 950” (2) L’edificio comprendeva due tombe, in una era sepolta una