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martedì 31 gennaio 2017

Sull’origine del nome di Jerzu, di Massimo Pittau

Sull’origine del nome di Jerzu
di Massimo Pittau


 Sulla origine del nome di Jerzu, villaggio dell'Ogliastra, abbiamo nel passato discusso parecchio, senza però arrivare alla fine ad una soluzione etimologica accettabile o almeno probabile.
Già nel 1983, nella mia raccolta Chi siamo - Nuoro e la sua provincia (serie di inserti del quotidiano «La Nuova Sardegna», Sassari, novembre 1983-marzo 1984), avevo prospettato l'ipotesi che il toponimo Jerzu derivasse dal fitonimo latino subereus «sughera». In miei interventi successivi però avevo lasciato cadere quella mia ipotesi per la ragione che non ero riuscito a intravedere una possibile trafila fonetica tra il fitonimo latino e il toponimo sardo. In uno di questi giorni, invece, come semplice effetto di avere a pranzo sotto gli occhi la scritta di una bottiglia del famoso vino cannonau di Jerzu, ho trovato la soluzione del problema, del
tutto chiara e certa e perfino liscia a tracannare come quel vino.
Jerzu dunque deriva dal fitonimo lat. subereu(m) «sughera», al singolare ma col valore collettivo di «sito di sughere» o di «sughereto».
A mio avviso la trafila fonetica della derivazione del fitonomo sardo da quello latino è la seguente:

subereu > *suereu > s'uerzu > (su) *Uerzu > Jerzu

Ovviamente questa trafila fonetica prevede la intrusione paretimologica dell'articolo su «il, lo» e la sua successiva caduta. Inoltre il passaggio *Ue > Je è del tutto plausibile.
C'è infine da precisare che ai sensi della fonetica storica della lingua sarda (vedi Wagner M. L., Historische Lautlehre des Sardischen, Halle 1941) la pronuncia corrente Jertzu, cioè con la zeta sorda, è errata, mentre quella esatta è con la zeta sonora.

Dallo stesso fitonimo latino deriva pure la denominazione del villaggio di San Giovanni Suergiu (Santu Giuanni de Suérgiu) (villaggio del Sulcis), in cui il toponimo compare secondo un'altra variante campidanese.

 Le più antiche attestazioni del villaggio di Jerzu si trovano in una delle Carte Volgari campidanesi, del 1130 circa: Jerzzu (CV VI 4) e nelle Rendite pisane nel Giudicato di Cagliari agli inizi del sec. XIV (Artizzu, 97) Yersu. Compare inoltre nella Chorographia Sardiniae (220.12) di G. F. Fara (anni 1580-1589) come oppidum Ierzei della diocesi di Suelli.

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