Amerigo Vespucci autore del Planisfero di Pesaro?
Articolo di Rolando Berretta
Bei
tempi quando, con il mio schema RoBer,
potevo inquadrare Battista Agnese. Potevo fare il giro di tutta la Terra. Carta
dopo carta: era una passeggiata. (Vedere ultima parte dell’articolo)
(Piccolo
ripasso veloce). Lo schema Rober è
uno schema da 34 unità, con primario
da 26 unità e un secondario da 13. Ogni
unità, per me vale 4,5° mentre per i vecchi cartografi varrebbe 5°. Diciamo che
il giro di Compasso da 26 unità è il
più usato. La mitica Carta Cantino usa due giri di Compasso da 24 unità mentre
la GeoCarta di Giovanni Vespucci usa un giro di Compasso da 34 unità. Di Toscanelli e Marino di Tiro ne ho
parlato, troppo, nei miei vecchi articoli.
Datosi che il 2024 vede Pesaro come Capitale Italiana della Cultura una visitina al Planisfero di
Pesaro, o Oliveriana world map, non poteva mancare.Nulla
di particolare. L’Autore ha usato il solito giro di compasso da 26 unità.
Ricavare
un giro di compasso da 26 unità con quadrati da 24 non è semplice. Osservando
con più attenzione quella ragnatela di linee, ho notato che l’Autore ha
inserito i due incroci, A e B, che non hanno nulla a che vedere con il resto del suo schema.
Se lo ha fatto uno scopo ci dovrà essere.
Approfondiamo
un altro aspetto dello schema RoBer.
Come effettuavano il cambio di scala?
Un
quadrato da 26 unità si trasforma in un quadrato da 13 unità. Cambia solo lo
spazio occupato da una singola unità. La sequenza dei rapporti resta invariata.
Però: per avere un giro di compasso da 34 unità non bisogna giocare con gli schemi. Ho già detto che con quadrati
da 24 unità è difficilissimo ottenere il giro di compasso da 26 unità. Per
ottenere un giro di compasso da 34 unità con un quadrato da 24 unità …
occorrerebbe:
solamente il mitico Organum Directorium di Mercatore. Per me era, già, in circolazione.
Si
ricavano, subito, la maggior parte dei paralleli, da 50° in su verso il Polo. I
miei quadratini permettono di quantificare i gradi dall’Equatore a 50° (piccola
Verifica).
Gli
Specialisti del Settore, quelli che conoscono la materia, AFFERMANO che il
Planisfero
di Pesaro dovrebbe essere stato realizzato dal genovese Vesconte Maggiolo.
Basterebbe
cercare il Parallelo di Alessandria per capire che gli Autori sono diversi.
Evito
ogni commento a riguardo. Gli specialisti sono loro.
Ho controllato, solamente, se zio e nipote (i Vespucci) hanno usato la stessa griglia.
A
giudicare dalla costa siriana, penisola di Crimea e punta di Cuba… parrebbe di
si.
Equatore,
Tropico del Cancro e Circolo Polare Artico vanno benissimo.
Diciamoci la verità: con lo schema RoBer sarebbe tutto più facile. Però: nessuno può darmi un giudizio per il semplice motivo che sono l’unico che lo usa. Magari sto dicendo un mucchio di sciocchezze. Pazienza!
Ho
notato che i miei “pezzi” su Eratostene sono apprezzati sul web. Solo adesso si
rendono conto
che
il Tropico, a 24°, non va bene con il periodo di Eratostene.
Questa
Carta, di Battista Agnese, è del 1542. C’è, ancora, l’Insula IVCATAN
Con Battista Agnese non tornano alcune cose.
Ognuno
è libero di riprodurre carte. In queste due riproduzioni, per far coincidere le
linee dello schema e i profili delle terra si altera totalmente il valore, dei
gradi, segnati sull’Equatore.
Stavo
ipotizzando…
…
basterebbe poco per avere un giro di compasso da 60° e una carta da 180° x 120°
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