A proposito dei Trionfi riportati in epoca repubblicana…
La Sardegna, scrisse Tito Livio, fu conquistata nel 235 a.C. dal console Tito Manlio Torquato. ma qualcosa, anzi molto, non quadra. Vediamo i fatti.
Articolo
di Rolando Berretta
Tutti
sappiamo (lo ha ricordato Tito Livio) che, sotto il consolato di Tito Manlio Torquato, furono sottomessi i
Sardi (Sardos). Come?
Questi
i fatti:
Finisce la Prima Guerra Punica. Cartagine è sconfitta. I Mercenari dei Cartaginesi volevano il dovuto (promesso). Mentre a Cartagine si cercava di perdere tempo, i Mercenari si ribellarono in Africa e nell’isola della Sardegna (Sant’Antioco?). Altra atroce guerra per i Cartaginesi. I mercenari, nell’isola della Sardegna, massacrarono i Cartaginesi residenti. I Sardi, a questo punto, intervennero e li
cacciarono.I
Mercenari si presentarono a Roma. Questo fu il risultato: i Cartaginesi dovevano lasciare tutte le
isole. Cartagine, costretta, dovette accettare. (Per i particolari leggere
Polibio.)
E siamo arrivati all’anno 235.
Nel
sommario del libro XX Livio ci ricorda, solo, che fu domata una ribellione di
Sardi e Corsi.
Per fare luce su questo periodo si ricorre anche a Zonara; mancano i libri di Tito Livio.
Seguiamo
Zonara:
// i
Romani ebbero la Sardegna senza combattere// 237:Lucio Lentulo e Quinto Flacco contro i Francesi (Galli). Poi
contro i Liguri e contro i Corsi// ..diferita la guerra Cartaginese,
non volendo i Sardi loro obedire, furono assaltati dai Romani e vinti. 234: Poi i Romani si divisero,
in tre, per evitare che Sardi, Corsi e Liguri si
alleassero. Postumio Albino contro i Liguri, Spurio Carvilio contro i Corsi e
Publio Cornelio, Edile, in Sardigna. Carvilio (passato in Sardegna) con un
terribile fatto d’arme soggiogò i Sardi: Carvilio e gli altri soldati morirono
di pestilenza. Partiti i Romani si ribellarono di nuovo i Liguri e i
Sardi. 233: Fu
mandato contra i Liguri Quinto Fabio Massimo e, in Sardigna, Pomponio Magno. I
Cartaginesi, essendo, come autori di quelle guerre, giudicati nemici, fu loro
imposto che dessero denari e lasciassero tutte le isole come de Romani … Contra
i Sardi, che da capo tumultuavano furono mandati ambedue i Consoli, 232:Marco Malleolo e Marco Emilio,
fecero gran bottini: i quali (bottini) furono levati dai Corsi, come ivi
pervennero. 231: Di
nuovo guerra ai Sardi e ai Corsi. Marco Pomponio fece venire i cani per seguire le orme di quelli che
si nascondevano nei luoghi cavernosi e molti ne trasse fuori. Gaio Papirio
cacciò i Corsi dalle pianure e li sospinse sui monti. Avrebbe perso molti
uomini per la sete ma, avendo trovata l’acqua, costrinse i Corsi ad arrendersi.
Per il 236 e 235 Zonara
non riporta i Consoli interessati.
Zonara
non menziona Manlio Torquato. Ci ricorda
che nel 234 venne il Console Spurio Carvilio: prima contro i Corsi e, poi,
contro i Sardi. In Sardegna morì, causa pestilenza, malattia che decimò
l’esercito. Poi lo ritroviamo vivo e vegeto, fino al 211, come Pontefice
Massimo. A uno chiavo di Spurio Carvilio si deve quella lineetta che trasformò
la lettera C in G (lo ricorda Plutarco).
Per
capire il mio, personale, punto di vista dobbiamo fare un salto di 20 (venti)
anni. C’è Annibale in Italia. Trebbia, Ticino, Trasimeno e Canne; sulle rive
dell’Ofanto. Scipione, a Zama,
affronterà, a breve, Annibale … lontano
dall’acqua (lo ricorda Tito Livio). Restiamo, però, al dopo Canne. Roma
è finita! A parte l’alto numero di Romani uccisi ci sono le casse dello Stato
vuote. Roma arruola anche gli schiavi. I fornitori offrono i loro prodotti, per
l’esercito, a credito. A questo punto bisognerebbe leggere Livio (e Polibio)
per mettere a fuoco, bene, il periodo. Si aggiunga la defezione di quanti
passarono dalla parte di Annibale e la nuova alleanza tra Annibale e Filippo di
Macedonia. Dopo aver messo bene a fuoco quel particolare momento si arriva alla
rivolta di Ampsicora. A Cartagine si decide di mandare un esercito, finalmente,
in aiuto di Annibale.
A
questo punto i Cartaginesi si ricordarono della Sardegna.
Siamo
nell’anno 215. In Sardegna c’era un -esercito romano- solo sulla carta. Il
nuovo Pretore si era ammalato. Cartagine manda un altro esercito in Sardegna;
simile a quello inviato ad Annibale. I Romani spediscono 5000 uomini al comando
del vecchio, oramai, Tito Manlio Torquato per sostituire il Pretore malato.
Tito Manlio Torquato era l’uomo che aveva sottomesso la Sardegna ed era,
quindi, pratico dei luoghi. (Era stato 2
volte Console e Censore)
Da
quello che leggo, oggi, la cosa non è spiegata correttamente. Leggo del Console
(spesso Generale) e di un esercito consolare; ma era solo proPretore. Livio lo
definisce Pretore.
E
ci fu lo scontro tra i Romani e i Sardi/Cartaginesi.
Ricorda
Livio: - (XXIII 41 ) Più di ogni altra cosa, valse a rendere
famosa e memorabile quella battaglia la cattura del comandante Asdrubale,
assieme ai nobili cartaginesi, Annone e Magone; Magone era membro della
famiglia dei Barca e parente stretto di Annibale; Annone aveva incitato i Sardi
alla ribellione e non vi era alcun dubbio che era lui il responsabile della
guerra. –
A
questo punto, da quello che si legge in Rete, spunta fuori un Annone ma … di
Tharros.
Poi
ti imbatti in un PDF a firma di Attilio Mastino e Raimondo Zucca (scusate) URBES
ET RURA dove si cerca di localizzare il luogo della scontro. Si legge : Autori del XIX sec e gli stessi falsari
delle Carte d’Arborea opinavano che la battaglia in questione si svolgesse nel
Campidano centrale, nel territorio di Sardara.
Si
deduce, a questo punto, che anche nelle Carte d’Arborea si parla di questo
episodio.
In
un altro PDF del Mastino ho trovato questa nota: - Il La Marmora riferiva tra
l’altro che in un manoscritto del XV sec era contenuta una relazione di uno
storico sardo di Tharros, vissuto nel IX sec… A questo punto bisognerebbe
dimostrare che le Carte d’Arborea sono dei falsi.
Il
Mastino non ha dubbi. Seguita con la nota:-
Il
La Marmora ricordava inoltre un’iscrizione dove veniva menzionato un
imp(erator) Caes(ar) Antoninus Caracalla… ma è noto che
non esistono precedenti di iscrizioni che attribuiscono al figlio di
Severo il nome di Caracalla-.
(Era
un nomignolo derivante da un suo
particolare capo di abbigliamento n.d.a).
Adesso
è tutto più chiaro per me. C’è un pezzo di Storia scritto, anche, con le Carte
d’Arborea? I massacri e i trionfi di Tito Manlio Torquato e Spurio Carvilio
hanno questa fonte? che è poco attendibile.
Così
Tito Livio: (scusate la ripetizione del passaggio)
Più
di ogni altra cosa, valse a rendere famosa e memorabile quella battaglia la
cattura del comandante Asdrubale, assieme ai nobili cartaginesi, Annone e
Magone: Magone era membro della famiglia dei Barca e parente stretto di
Annibale; Annone aveva incitati i Sardi alla ribellione e non vi era alcun
dubbio che era lui il responsabile della guerra. Anche i comandanti sardi, con
la loro morte, resero significativa quella battaglia …
Tito Livio ci ricorda, a proposito della battaglia di Ampsicora, la cattura di due Cartaginesi di rango sociale molto elevato: Annone e Magone (nobiles carthaginienses). Ripeto: due Cartaginesi.
Secondo
me quell’Annone, autore della ribellione, e quel Magone erano arrivati con la
flotta agli ordini di Asdrubale il Calvo.
Quindi:
parlare di un Annone, cittadino di Tharros, e di Ampsicora di Cornus come
rivoltosi di parte sarda non mi convince; non trovo fonti primarie certe.
Altro,
mio, tema caldo. Come ho sempre scritto in diversi pezzi precedenti, qualcosa
non quadra sulle legioni romane presenti in Sardegna: seguiamo Tito Livio.
Siamo
nell’anno 200; a 551 anni dalla fondazione di Roma. Consoli: Publio
Sulpicio Galba e Gaio Aurelio Cotta. Il Senato, dovendo dichiarare guerra a
Filippo di Macedonia, stabilì che si dovesse operare con sei sole Legioni. Il
resto degli eserciti doveva essere congedato ( costavano soldini all’Erario ).
Si dovevano costituire le sei legioni con i volontari dei vecchi eserciti o
facendo restare in servizio quelli che avevano minore anzianità di servizio.
Detto in parole povere non ci furono nuovi reclutamenti ma si selezionarono gli
uomini prelevandoli dai vecchi eserciti.
I Consoli ebbero due legioni a testa. Il pretore Lucio Furio Purpurione ebbe
una Legione per operare in Gallia mentre il collega Quinto Minucio Rufo, per
operare nel Bruzio, ebbe l’ultima.
E
in Sardegna ? In Sardegna arrivò, come proPretore, Marco Valerio Faltone con
l’incarico di scegliere 5000 alleati di DIRITTO LATINO tra quanti
avevano minore anzianità di servizio … (sottinteso: da inserire nelle sei
legioni che dovevano operare come da disposizione del Senato).
Se in Sardegna c’era una sola Legione da dove potevano tirare fuori 5000 uomini
???
Nel 199 ,
consoli Lucio Cornelio Lentulo e Publio Villio, venne in Sardegna il
Pretore Lucio Villio (un Pretore... e l'esercito? e, questa, sembra
essere la norma del periodo).
Il Pretore Gaio Sergio fu incaricato di assegnare le terre agli eserciti dei
veterani che avevano militato a lungo in Spagna, Sicilia e Sardegna.
Nel 198 consoli Sesto Peto e Tito Quinzio Flaminio... arrivò il
Pretore CATONE che si portò dietro duemila fanti duecento cavalieri (tra
alleati e Latini) per congedare fanti e cavalieri veterani e che ridusse a zero
l’Onere del mantenimento che spettava agli alleati (Soci).
Mi sfugge quali Alleati ci fossero in Sardegna e di quali Legioni disponevano.
Ricorderei
che in Sardegna operavano le truppe ausiliarie dei Bàlari: ausiliari
dell’esercito romano?
Quest’ultimo appunto l’ho inserito perché, in Rete, leggo che, dopo la
sconfitta di Ampsicora, Roma operava con 2 (due) legioni per combattere le
continue ribellioni dei Sardi.
E venne l’anno della svolta storica per la Sardegna.
Tiberio Sempronio Gracco, nominato console per il 177, fu inviato con due legioni in Sardegna ove era scoppiata la ribellione. Sconfitti Iliensi e Bàlari e rese tributarie parecchie popolazioni, trionfò nel 175, e dedicò, nel tempio della Madre Matuta, una pianta della Sardegna con un'iscrizione nella quale affermava di aver ucciso e catturato più di 80.000 nemici.
Pagina tratta dal Volume presente presso -University Michigan- digitalizzato nel 2007
autore Francesco Casula : La Storia di Sardegna. L’evo antico,
edizione anno 1994.
Recita la wikipedia alla voce Battaglia
di Decimomannu: ( 2 passaggi
significativi)
1)
Secondo alcune fonti
insieme ad Ampsicora a condurre la rivolta si trovava pure Annone, un ricco
cittadino punico di Tharros. ( fonte
citata: il solo Casula, che scrisse: forse di Tharros.
2) Ampsicora … stava organizzando una vasta sollevazione contro
l'oppressione romana, grazie anche alla collaborazione di un Senatore
cartaginese presente sul posto, Annone.
Un Senatore cartaginese, che non viaggiava
da solo, non sarebbe passato inosservato. In quel periodo specialmente.
Ci
ritroviamo, contemporaneamente, con un Annone cittadino punico di Tharros e un
altro Annone, Senatore cartaginese, operante in Sardegna. (Ho omesso l’ultimo:
lo storico Annone di Tharros)
Che dire? Giro il tutto alla “Rete”. Qualcuno ha fonti più precise?
Spurio Carvilio Massimo Ruga: Eletto console nel 234 (si legge) fu il quinto capo della spedizione inviata dal Senato in Corsica durante la Prima Guerra Punica, ma a causa di una tempesta fu costretto a ritornare a Roma. Nel 233 obbliga tutte le navi cartaginesi a lasciare Sardegna e Corsica diventate Provincia Romana. Nel 228 viene eletto Console per la seconda volta.
Tito Manlio Torquato …(riporta T.Livio: qui bis consul et censor fuerat
subegeratque in consulato Sardos). …che era stato due volte console e censore, e aveva sottomesso
i Sardi durante il consolato.
A questo punto compare, nella ricostruzione storica, Johann Freishem. Nato a Ulma il 16-11-1608. A lui si debbono i Supplementi a Tito Livio. Si trovano in rete alla voce Freinsemio.
Ci
ricorda che, nel 237, il console Tito Sempronio venne in Sardegna e fece un
gran numero di schiavi. Da cui il famoso proverbio. Ripeto l’anno: dalla
fondazione di Roma il 515 o 237 a.C.
Per
l’anno 518 dalla fondazione di Roma o il 234 a.C. fu eletto console Tito Manlio
Torquato a cui toccò la Sardegna (come zona di operazioni). Combatté in più luoghi e sottomise l’Isola e
ne celebrò il Trionfo. A questo punto fu
chiuso il tempio di Giano; non c’erano più nemici da combattere. Non vado
oltre.
Questo
riporta il Sommario del libro XX di Tito Livio.
Si
parte dall’anno 241.
Avendo
i Falisci ripreso la guerra, furono sconfitti in una campana di sei giorni e si
arresero. Fu dedotta la colonia di Spoleto. Allora, per la prima volta, fu
condotto un esercito contro i Liguri. Fu domata una ribellione di Sardi e
Corsi. Tuccia, vergine vestale, fu condannata per un delitto contro la castità.
Fu dichiarata guerra agli Illiri in seguito all’uccisione di uno degli
ambasciatori che erano stati mandati presso quel popolo: furono sottomessi e fu
raccolto il loro atto di resa. Fu allargato il numero dei Pretori, portando il
totale a 4 (quattro). Furono sterminati i Galli Transalpini che avevano invaso
l’Italia. (Livio afferma
che): in quella guerra il popolo Romano,
insieme alla nazione latina, mise in campo ottocentomila uomini. Allora, per la
prima volta, furono condotti degli eserciti romani oltre il Po e i Galli
Insubri, sbaragliati in più scontri, si arresero. Il console Marco Claudio
Marcello, avendo ucciso Viridomaro, comandante dei Galli Insubri, riportò le
spoglie opime. Furono soggiogati gli Istri. Parimente gli Illiri, che si erano
ribellati, furono battuti e costretti alla resa. I Censori celebrarono tre
volte il rito lustrale; durante il primo censimento furono censiti
duecentosettantamiladuecentododici cittadini (270212). I Liberti furono
concentrati in quattro tribù (l’Esquilina, la Palatina, la Suburrana e la
Collina) mentre, prima, erano distribuiti in tutte. Il censore Gaio Flaminio
aprì la via Flaminia e costruì il circo Flaminio. Furono dedotte, nel
territorio strappato ai Galli, le colonie di Piacenza e Cremona.
Grazie
a Polibio ( ed altri storici) si possono ricostruire molti di questi
avvenimenti in maniera più approfondita, anche cronologicamente, ma Polibio non
parla della conquista della Sardegna.
Il
libro XXI (completo) di Tito Livio
introduce la seconda Guerra Punica e le imprese di Annibale.
Da
quello che si legge sembrerebbe che, nel 227, i Pretori furono portati ad
essere in quattro. Tali li ritroviamo, anno dopo anno, con le loro zone di
pertinenza. C’è quello delle cause tra Romani, c’è quello per le cause tra
Romani e Forestieri, ci sono gli altri due Pretori, con tanto di legione, per
operare nelle varie campagne militari ma … il Pretore, operante in Sardegna,
come va considerato?
Eppure c’è!
Vorrei segnalare un avvenimento, molto
intrigante, secondo me.
Amilcare Barca, dopo aver stroncato le forze
dei mercenari ribelli, se ne andò in Spagna. Qui fece giurare, ai suoi figli, odio eterno verso Roma.
Perché? Secondo me aveva qualcosa di personale. Annibale, il figlio più famoso,
nel momento dell’alleanza con Filippo di Macedonia (siamo dopo Canne) giurò per
Iolao. Il testo del trattato lo riporta Polibio. Perché Annibale giurò su Iolao? divinizzato
in Sardegna ma non a Cartagine! La domanda me la sono posta.
Molto interessante
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