Archeologia. I Giochi Isolimpici di Neapolis
tra archeologia e storia*
Articolo di Felice di Maro
Fig. 1, primo piano di una lastra delle iscrizioni dei Sebastà,
Piazza Nicola Amore - Napoli. Pubblicata: “su concessione del Ministero della
Cultura - Soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli”.
Abstract
Lists of
the athletes, winners of the Isolympic Games, the Sebastà of Neapolis,
of the editions of the years 74, 78, 82, 86, 90, 946. In the city of Naples,
the recent underground works in Piazza Nicola Amore have brought to light about
850 fragments of inscriptions in Greek language which allowed the recomposition
of 19 plates, none intact. In the second century after Christ, it is documented
that in the middle of the imperial area, Greek was still spoken, and, in this
article, the historical reasons are analyzed.
Negli
anni Novanta, a Napoli, sono iniziati i lavori della metropolitana, le prime
indagini sul territorio sono iniziate nel 1999. L’archeologia preventiva ne ha
seguito le varie fasi eseguendo scavi sui siti interessati.
Con
le nuove documentazioni archeologiche, la storia antica di Napoli, sta ricevendo
una rinnovata attenzione e si stanno dinamizzando nuovi studi. Quello che qui
si presenta in forma preliminare e con una bibliografia essenziale e purtroppo
per certi aspetti incompleta, è stato pensato da me già nel 2003, quando i
media diedero notizia che in Piazza Nicola Amore, in prossimità di quella
che sarebbe stata (ma oggi è documentata) la costa in età romana, era stato
scoperto un complesso monumentale che è stato identificato come un santuario
dei Giochi Isolimpici di Neapolis.
L’area
archeologica si trova oltre le mura greche della città verso il mare. Lo scavo
ha restituito insieme a numerosissimi reperti di varie epoche strutture murarie
che documentano che nel centro
del versante sud-occidentale della città sorgeva un quartiere agonistico. Davvero
importante sono i resti di un tempio su podio con colonne in marmo databile
alla prima metà del I sec. secolo d. C. Sul lato sud dell’area, per il II secolo
a. C., è stato individuato un edificio porticato sul quale era stato costruito all’inizio
dell’età imperiale, un nuovo portico. In questo complesso monumentale è stato riconosciuto anche un