Cartografia Nautica. Vespucci,
Mercatore e Colombo, ma l’unico che sapeva come stavano le cose era Toscanelli.
Articolo di Rolando
Berretta
Molte volte mi sento come l’avvocato delle cause perse. Sto cercando di far
vedere Toscanelli e Vespucci in una veste diversa. Toscanelli, grande genio, è
passato alla Storia, solo, per i suoi 26 settori da 250 miglia. I settori totali sono 80 e le miglia
totali sono 20.000. Questo argomento l’ho trattato svariate volte. Vespucci
viene denigrato, anche, per aver dedicato una Baia all’Abadia di Ognissanti di
Firenze. Se quel toponimo è sulla carta ( il dono) di Alberto Cantino, questo
vuol dire semplicemente che quella carta è stata rattoppata e corretta dopo la
scoperta del Vespucci. Poi, quando leggo che
Caveri ha ricopiato la Carta che
Cantino ha acquistato in Portogallo, mi chiedo su quali elementi poggia questa
affermazione. Certe affermazioni andrebbero dimostrate.
Gli schemi di queste due carte sono completamente differenti.
Io consiglierei di dare una sbirciatina diversa, anche, al
centro della carta Caveri.
Stesso discorso per l’altro genovese Vesconte Maggiolo ; de anno Dm 1 5 4.
Poi, se vogliamo parlare della rotazione dello schema di sinistra della
Cantino, basta guardare la mia ricostruzione.
L’Autore ha allineato il suo schema al Parallelo di Alessandria. Grave
errore geometrico. Datosi che la Raya, i Tropici e il Circolo Polare, con il
suo schema hanno altra origine e che, con un giro di compasso da 24 unità non
si possono ricavare, prima di parlare di certi argomenti bisognerebbe INIZIARE
a studiare gli schemi. Ho accennato a vecchi argomenti molto sommariamente.
Adesso viene il bello!
Molti anni fa notai che, la curiosa disposizione dei Tropici e dei C.Polari,
andava bene solo con una proiezione omalografica discontinua. Notai, inoltre,
che le loro carte iniziavano dal C.P.Antartico e finivano sul C.P.Artico …
dalla parte dell’Asia dopo aver attraversato il Polo. Parlo del nostro emisfero. Anche tale G.Mercatore inizia dal
C.P.Antartico. (Vista 21 giugno;
solstizio d’estate.)
Ero sicuro che i settori sull’asse est-ovest fossero 80. Gli
schemi suggerivano 34 settori sull’asse nord-sud.
Perfetto. Realizzai una nuova carta da 80 x 34. Misi sotto
la proiezione omalografica e, a strisce di 10 gradi, piano piano ho completato
quello che vedete. Dal C.P.Antartico fino al C.P.Artico dell’altro emisfero.
Con questa carta, sincronizzata su Alessandria, seguendo Marino di Tiro e
Toscanelli, ho iniziato le mie verifiche. Ho inserito, anche, il meridiano dei
Sargassi.
Nella carta Cantino, il
DONO, hanno usato questa configurazione da 34 unità. Inoltre: sopra la
Penisola Scandinava, è riportato, in perfetto veneziano, PARTE
DE ASSIA. (complimenti!)
Oggi vorrei approfondire
l’argomento dei Sargassi. Passiamo, quindi, a quello che riportano le Lettere Rarissime di
Colombo; date alle stampe immediatamente e … non modificabili.
III viaggio di Colombo.
….Quando io - venendo dalla Spagna alle
Indie - giunsi a 400 miglia a ovest delle Azzorre avvertii un gran mutamento sia nel cielo sia nelle stelle, come pure nella temperatura dell'aria e
nelle acque del mare. E a questo fenomeno
feci molta attenzione. Osservai che
da nord a sud, oltrepassata la distanza di 400 miglia dalle
suddette isole, l'ago della bussola che
fino a quel punto tende a nord-est,
si orienta d'improvviso a nord-ovest una quarta di vento tutta intera.
E ciò si verifica mentre ci si avvicina a
tale linea, come chi stesse
superando un pendio. Trovai pure
il mare completamente pieno di un'erba fatta
di rametti di pino e carica di frutti
simili a quelli del lentisco. L'erba
era così densa che nel mio primo viaggio temetti che si trattasse di una secca
e che le navi vi si sarebbero arenate. E il fatto sorprendente è che fino al momento di arrivare a quella linea della stessa erba non se ne trova
affatto. Arrivando in quel punto trovai il mare calmo e liscio e benché soffiasse il vento esso non si alzava mai. Inoltre
all'interno di questa linea, dal lato di
ponente, la temperatura era mite e
senza grandi sbalzi sia d'inverno sia d'estate. Stando lì mi accorsi che la stella polare forma un cerchio con un diametro di cinque gradi e quando le
Guardie sono nel braccio
destro la stella sta nel suo punto più
basso e si va alzando fino a raggiungere
il braccio sinistro. È allora a cinque gradi
e da questa posizione si abbassa progressivamente
fino a tornare al braccio destro.
Io dalla Spagna arrivai all'isola di
Madera e da lì alle isole Canarie e
quindi alle isole di Capo Verde. Da lì proseguii la navigazione in
direzione sud fino ad oltrepassare - come ho detto
- la linea equinoziale (Equatore). Una volta giunto all'altezza del parallelo della Sierra Leone, in
Guinea, mi imbattei in una temperatura così
torrida e in raggi del sole così caldi che temevo di bruciare. E benché fosse venuta la pioggia e il cielo fosse annuvolato restai gravemente
preoccupato finché Nostro Signore non si compiacque di mandarmi un buon vento spingendomi a prendere la rotta di ponente, nella convinzione che
avvicinandomi alla linea di cui ho parlato
sopra, avrei riscontrato il cambiamento di temperatura. E in effetti
una volta postomi in corrispondenza di quella linea la temperatura del cielo diventò mite e quanto più
io andavo avanti tanto più la temperatura si addolciva. Ma non c'era corrispondenza tra questo
fenomeno e la posizione delle stelle. All'imbrunire notai che la stella del Nord era a un'altezza di
cinque gradi e le Guardie stavano sopra la mia testa; a mezzanotte, poi, la stella polare era alta dieci gradi e all'alba - quando le Guardie
erano ai piedi - a quindici gradi. Trovai
una spiegazione soddisfacente per la quiete
del mare ma non per l'erba. E il fenomeno della stella polare mi
meravigliò molto. Per varie notti, con molta
attenzione, l'osservai con il quadrante
ma notavo sempre che il filo e il piombo cadevano nello stesso punto. A mio parere questo è un fenomeno nuovo, e forse altri saranno della mia stessa opinione, perché è strano che in un'area così ristretta ci possa essere tanta differenza nel cielo. Io ho sempre letto che il
mondo, terra ed acqua, è di forma sferica. Le autorevoli teorie e le sperimentazioni di Tolomeo e di tutti coloro che
scrissero sull'argomento, lo confermano e lo dimostrano sia con le eclissi di luna e le altre verifiche compiute da est a ovest, sia con l'elevazione polare a nord e a sud. Ma dopo aver osservato una irregolarità così grande come quella di cui ho parlato mi sono fatta una mia idea del mondo in base alla quale esso non è rotondo come viene descritto ma ha una forma a pera molto rotonda, tranne che nel punto dove si trova il gambo che costituisce il suo punto più alto.
O, detto altrimenti, esso ha la forma di una
sfera molto rotonda che, però, su un
suo punto ha una specie di capezzolo
di donna. Questa parte della sfera è la sua parte più alta e la più
vicina al cielo e va collocata sotto la linea equinoziale e, in questo oceano
all’estremità dell’oriente ( e per oriente io intendo il punto dove finiscono
la terra e le isole). E’ per questa ragione che io ho riferito le
motivazioni suddette in merito alla linea che passa, da nord a sud, a 400 miglia a occidente delle isole Azzorre: a
cominciare da tale punto, infatti le navi si alzano dolcemente verso il cielo - spostandosi da lì
verso ponente - ed è allora che si gode d'una temperatura più mite e la bussola
muta direzione d'un quarto di vento per via di questa dolcezza di clima; più si sposta e più si eleva, più si
accentua la declinazione verso nord-ovest.
Questa elevazione provoca la variazione del circolo che la stella
polare descrive con le Guardie quanto più quest'ultime sono vicino alla
linea equinoziale tanto più si alzano nel cielo e maggiore è la
differenza fra le stelle e le orbite da esse
tracciate. Tolomeo e gli altri dotti che scrissero su questo mondo pensarono che l'emisfero occidentale fosse
sferico come quello in cui essi abitavano. Questo ha il suo centro nell'isola
di Arin posta sotto la linea equinoziale tra
il Golfo d'Arabia e il Golfo di
Persia; il circolo passa per il capo San Vincenzo, in Portogallo, dal lato di ponente, e per Cangara (Catigara, nel Cabai) e Seri (il nome dato alla Cina da Tolomeo) dal lato
orientale. Per quanto riguarda quest'emisfero non c'è nessuna difficoltà, da parte mia, a ritenere
che esso sia rotondo come essi affermano. Ma
quest'altro, a mio parere, è come la
metà d'una pera ben tonda che abbia il
picciolo alto - come ho detto - o come
una palla rotonda con sopra un
capezzolo di donna. Tolomeo e gli altri che hanno scritto su questo
mondo opinarono che era rotondo non sapendo
nulla di questa sua parte che era sconosciuta e basandosi solo sull'emisfero
in cui essi vivevano e che è certamente - come ho detto e ripeto - sferico. Ma ora che le Maestà Vostre hanno ordinato di navigarlo, di esplorarlo e di scoprirlo, la mia affermazione si dimostra evidentissima …
La lettera la trovate,
tutta (ma in due parti. La seconda parte dopo una settimana), su:
http://pierluigimontalbano.blogspot.com/2012/01/il-paradiso-terrestre-scoperto-da.html Delle Guardie (che, da sempre, sono le ultime due
stelle del carro dell’Orsa Maggiore) e della bussola ne ho già parlato. Colombo
non ha scoperto il magnetismo terrestre. Siamo in presenza di carte (quelle
portolane) con l’inclinazione sbagliata rispetto alla linea dell’Equatore, dei
Tropici e dei C.Polari. Inclinazione sbagliata di una quarta di vento precisi
precisi. Anche sui Sargassi, scoperti da Colombo, vorrei dire la mia. Avevo in
sospeso l’argomento. Ultimamente ho notato che i Romani ci avevano lasciato
carte centrate sul meridiano di Roma. Ho fatto le mie verifiche. I Portolani
riportano i 45° a est e a ovest di Roma. Gli emisferi, riportati al centro
delle carte di Caveri e Vesconte Maggiolo riportano un emisfero di 180 gradi;
da una parte di Cuba fino al Golfo del Bengala. (vedere, anche, la carta de anno domini 1 5 4 di Maggiolo,
conservata alla Federiciana di Fano, e riportata nell’articolo.) La carta
moderna, da me ricostruita, è sincronizzata su Alessandria. Vi ho evidenziato
il meridiano di Roma con una linea nera. Ho contato 10 settori da 4,5 gradi per
un totale di 45 gradi sia ad est che ad ovest di Roma. Esattamente a 45° da
Roma, a ovest, Colombo segnala quello che riporta la lettera. Quindi: stiamo
parlando di sargassi, anguille, Atlandite, di Bussola fino al Paradiso
Terrestre oppure stiamo parlando di una carta romana mal allineata causa la Geografia
di Ptolomeo? Ho segnato pure i 90° a est e ovest di Roma.
Per concludere: per avere
uno schema da 80 x 40 unità bisogna aspettare l’anno 1525. Bisogna aspettare
l’Atlante Castiglioni realizzato, secondo me, dal fiorentino Giovanni Vespucci
( già trattato nei miei vecchi pezzi).
Trovate tutto sui due
blog che mi ospitano e che ringrazio di cuore
http://pierluigimontalbano.blogspot.com/2012/05/cartografia-nautica-una-disciplina-con.html
http://ilmulinodeltempo.blogspot.com/2013/04/
un avvertimento:
troverete, anche, un mio grande abbaglio.
Tutte le mie spiegazioni sullo zodiaco della Castiglioni sono errate. E dire
che sono partito proprio da quello zodiaco. Misi da parte Malco e Magone e
iniziai ad occuparmi di Carte. Capita!
Per concludere: oggi
posso affermare che l’unico che sapeva come stavano le cose era Toscanelli: 26
settori da 250 miglia romane su 80 settori; davanti a Lisbona (meglio sopra
Roma!)
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