domenica 24 novembre 2019
Archeologia. Osservazioni di Corinna Pieri intorno al libro “Popoli del Mare - Minoici, Micenei, Shardana - Origine, materie prime, traffici marittimi preistorici” di Pierluigi Montalbano - Capone Editore, 2019
Archeologia. Osservazioni di Corinna Pieri intorno al libro “Popoli del Mare - Minoici, Micenei, Shardana - Origine, materie prime, traffici marittimi preistorici” di Pierluigi Montalbano - Capone Editore, 2019
Ringrazio l’autore per questo bel lavoro, che ha il pregio di fornire una panoramica a tutto tondo di come siano nate le frequentazioni tra tribù, etnie, popoli fin dall’alba dell’umanità quando essa scoprì di appartenere ad un mondo molto più grande di quanto non avesse ritenuto. Il titolo ed i sottotitoli già “parlano da soli” a tutti coloro che abbiano la curiosità di comprendere le ragioni che hanno indotto gli uomini ad incontrarsi e socializzare fino a determinare la prima “globalizzazione”. A tal proposito scopriamo che i primi scambi erano costituiti da “doni” di materie prime, ritenute pregiate in quei tempi, al fine di mantenere buoni rapporti di “vicinato”: una sorta di invito alla solidarietà per evitare conflitti. Si va avanti attraverso una lettura piacevole come se seguissimo la mappa di un percorso dove troviamo le materie prime dagli albori fino ai più sofisticati manufatti realizzati da straordinari artigiani: ceramiche, utensili, gioielli e armi. E furono proprio le armi che dettero vita ai grandi Imperi con Sistemi Palaziali grazie al controllo delle rotte commerciali marittime che consentivano l’acquisizione di notevoli ricchezze. Poi arrivarono i Popoli del Mare, una sorta di confederazioni di genti guerriere migranti, che attaccarono i grandi Imperi sconvolgendo gli assetti di potere e determinando la scomparsa dell’Impero Ittita e l’inizio della decadenza di quello Egizio. Le ragioni di tali ondate di guerrieri ci sono ancora sconosciute. Da quel momento tutto cambiò nel bacino de Mediterraneo, nuovi regni sorsero intorno ai centri abitati che dettero vita al tempo delle Città Stato, dal potere molto più fragile dei precedenti Sistemi Palaziali, ormai definitivamente tramontati. Gli ultimi capitoli ci narrano le gesta degli Shardana, un popolo sul quale ancora oggi si palesano ipotesi diverse. Montalbano ci presenta la sua con argomentazioni puntuali e documentate, ma non la svelerò perché arriva alla fine di una lettura agile, attraverso la quale ricostruire l’entusiasmante viaggio che ci ha portati fin qui e forse anche capire come meglio proseguire verso il domani. L’ultimo capitolo, non certo per importanza nel sentire dell’autore cagliaritano, è dedicato alla Sardegna e al fascino intramontabile e misterioso della Civiltà Nuragica.
Ringrazio l’autore per questo bel lavoro, che ha il pregio di fornire una panoramica a tutto tondo di come siano nate le frequentazioni tra tribù, etnie, popoli fin dall’alba dell’umanità quando essa scoprì di appartenere ad un mondo molto più grande di quanto non avesse ritenuto. Il titolo ed i sottotitoli già “parlano da soli” a tutti coloro che abbiano la curiosità di comprendere le ragioni che hanno indotto gli uomini ad incontrarsi e socializzare fino a determinare la prima “globalizzazione”. A tal proposito scopriamo che i primi scambi erano costituiti da “doni” di materie prime, ritenute pregiate in quei tempi, al fine di mantenere buoni rapporti di “vicinato”: una sorta di invito alla solidarietà per evitare conflitti. Si va avanti attraverso una lettura piacevole come se seguissimo la mappa di un percorso dove troviamo le materie prime dagli albori fino ai più sofisticati manufatti realizzati da straordinari artigiani: ceramiche, utensili, gioielli e armi. E furono proprio le armi che dettero vita ai grandi Imperi con Sistemi Palaziali grazie al controllo delle rotte commerciali marittime che consentivano l’acquisizione di notevoli ricchezze. Poi arrivarono i Popoli del Mare, una sorta di confederazioni di genti guerriere migranti, che attaccarono i grandi Imperi sconvolgendo gli assetti di potere e determinando la scomparsa dell’Impero Ittita e l’inizio della decadenza di quello Egizio. Le ragioni di tali ondate di guerrieri ci sono ancora sconosciute. Da quel momento tutto cambiò nel bacino de Mediterraneo, nuovi regni sorsero intorno ai centri abitati che dettero vita al tempo delle Città Stato, dal potere molto più fragile dei precedenti Sistemi Palaziali, ormai definitivamente tramontati. Gli ultimi capitoli ci narrano le gesta degli Shardana, un popolo sul quale ancora oggi si palesano ipotesi diverse. Montalbano ci presenta la sua con argomentazioni puntuali e documentate, ma non la svelerò perché arriva alla fine di una lettura agile, attraverso la quale ricostruire l’entusiasmante viaggio che ci ha portati fin qui e forse anche capire come meglio proseguire verso il domani. L’ultimo capitolo, non certo per importanza nel sentire dell’autore cagliaritano, è dedicato alla Sardegna e al fascino intramontabile e misterioso della Civiltà Nuragica.
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