giovedì 27 giugno 2019
Archeologia. La battaglia di Alalia, o del Mare Sardo, combattuta nelle acque a nord della Sardegna, davanti alle Bocche di Bonifacio, fra etruschi, cartaginesi e greci. Articolo di Giovanni Schioppo.
Archeologia.
La battaglia di Alalia, o del Mare Sardo, combattuta nelle acque a nord della Sardegna, davanti alle Bocche di Bonifacio, fra etruschi, cartaginesi
e greci.
Articolo
di Giovanni Schioppo.
Mentre i
re etruschi di Roma erano impegnati a costruire la loro città e a fare guerre
contro i latini e i sabini, la vicina Caere, in forte competizione con i greci
di Marsiglia e di Alalia, era interessata al suo commercio marittimo lungo le
coste italiche e con la Sardegna e la Corsica. Secondo molti studiosi la
battaglia di Alalia, detta anche “battaglia
del mare sardo”, combattuta da etruschi e cartaginesi contro i focei di
Alalia fu la prima grande battaglia navale della storia. Le cause più remote
che portarono
martedì 25 giugno 2019
Archeologia all’Elba - Uno scheletro e tanti dubbi. Articolo di Alberto Zei
Archeologia all’Elba - Uno
scheletro e tanti dubbi.
Articolo di Alberto Zei
A seguito della pubblicazione sul Quotidiano Honebu dell’articolo
riguardante il ritrovamento archeologico di uno scheletro umano negli scavi all’Isola d’Elba, i Professori Mallegni e Zecchini hanno
precisato quanto ancora si dovrebbe ottenere dalle osservazioni e dalle analisi dei
resti fossili che dovevano seguire il ritrovamento. L’articolo che pubblichiamo
oggi verte sul medesimo tema di quello redatto dai due professori perché
anche Alberto Zei, autore dell’articolo odierno, ritiene necessaria maggiore chiarezza
sulla questione attraverso una salutare rivisitazione delle prime dichiarazioni dei
ricercatori.
L’ Elba
esoterica
Sarebbe
interessante poter leggere su riviste di
archeologia dedicata a rilevanti
ritrovamenti, notizie attendibili su reperti rinvenuti all’Elba, isola
che, sul piano del patrimonio archeologico, stante la sua plurimillenaria
storia, è sicuramente più ricca di molte
altre località italiane. Ancora una volta, invece, si apprende da alcuni
giornali elbani on line nonché da riviste di archeologia di livello nazionale,
quanto di conflittuale possa insorgere
sulle scoperte archeologiche che
attraverso i
sabato 22 giugno 2019
Archeologia della Sardegna. Anche Limbara profuma d' Oriente. Articolo di Gustavo Bernardino
Archeologia della Sardegna. Anche
Limbara profuma d' Oriente.
Articolo di Gustavo
Bernardino
Dopo aver individuato la
probabile origine del nome del Monte Baranta che si trova in provincia di
Sassari, e che, come riportato nell'articolo del 28 giugno 2018 (in questa
rivista), riguarda la sfera religiosa e si riferisce ad una divinità
appartenente al pantheon sumerico, propongo adesso una ipotesi interpretativa
dell'oronimo Limbara. Questo massiccio montuoso di natura granitica, ricco di
boschi e di acqua si presenta come
elemento naturale di separazione delle due regioni confinanti: la Gallura a
nord e il Logudoro a sud.
Le sue cime più alte sono
state brutalmente offese da installazioni militari e civili finalizzate
all'utilizzo delle
sabato 15 giugno 2019
Archeologia. Santuari, culti e ideologia del potere nella Sardegna nuragica della Prima età del Ferro. Articolo di Paolo Bernardini
Archeologia. Santuari,
culti e ideologia del potere nella Sardegna nuragica della Prima età del Ferro.
Articolo di Paolo Bernardini
tratto da “Corpora delle antichità della Sardegna, LA SARDEGNA NURAGICA, Storia e monumenti”
«Possiamo immaginare che, intorno al perimetro del recinto di
Santa Vittoria di Serri, davanti al porticato, alle loggette dei mercanti, alle
capanne dei capi, da dove la folla assisteva alle manifestazioni, si
componesse, a circoli concentrici, il ballo tondo, al suono dell’aulete dal
mezzo soffiante a piene gote sul triplice flauto di canne […] con
accompagnamento di canti e di urla frenetiche. Saliva un’orgia corale
mimico-musicale, un misto barbarico di religione e di erotismo che nella notte
si consumava, senza veli, pronubi il bosco e gli astri. La piazza si
trasformava anche in “ginnasio” […] e i giovani atleti convenuti al santuario,
vi scendevano a difendere il prestigio e l’onore della tribù di appartenenza e
a cogliere il premio della vittoria […] questo quadro umano che
giovedì 13 giugno 2019
Archeologia. I Fenici. Relatore Pierluigi Montalbano. Registrata nella sala conferenze Honebu in Giugno 2019
Archeologia. I Fenici
Relatore Pierluigi Montalbano
Registrata nella sala conferenze Honebu in Giugno 2019
Buona Visione
Con piacere vi offro il video della mia conferenza a Cagliari, da Honebu, sull'Universo dei Fenici. Chi erano, che attività svolgevano, in che case abitavano quali divinità pregavano, che manufatti hanno lasciato. Buona visione.
Video a cura di Ferdinando Atzori.
Video a cura di Ferdinando Atzori.
mercoledì 5 giugno 2019
Antropologia. Lo scheletro di San Giovanni (Isola d’Elba): perplessità sulle ipotesi avanzate circa l’età della morte, il sesso e la datazione. Articolo di Francesco Mallegni e Michelangelo Zecchini
Antropologia. Lo scheletro di San Giovanni (Isola d’Elba): perplessità
sulle ipotesi avanzate circa l’età della morte, il sesso e la datazione.
Articolo di Francesco
Mallegni e Michelangelo Zecchini
Il
ritrovamento di uno scheletro umano durante la campagna di scavi 2017 nella
fattoria romana di S. Giovanni (Portoferraio) suscitò un certo interesse. Se ne
occupò diffusamente la stampa la quale,
trascrivendo evidentemente le convinzioni dei responsabili dello scavo (Franco
Cambi e Laura Pagliantini dell’Università di Siena), riportò che “si trattava di un individuo giovane,
un ventenne, come sembrano
indicare i denti e lo stato di formazione delle ossa”. Oggi i risultati degli esami antropologici su
quello scheletro vengono pubblicati su un supplemento agli Annali della Scuola
Normale Superiore di Pisa a cura di Franco Cambi, Laura Pagliantini e Collaboratori. Vi si
afferma, fra l’altro, che le analisi sono state condizionate in negativo dallo
stato di
lunedì 3 giugno 2019
Archeologia. Il Vino, la Vita e la Morte nella Sardegna Punica. Articolo di Carlo Tronchetti
Archeologia. Il Vino,
la Vita e la Morte nella Sardegna Punica.
Articolo di Carlo Tronchetti
Il consumo del vino ed
il valore conferito alla bevanda in Sardegna durante il periodo punico
differisce totalmente da quello che aveva nel precedente mondo fenicio, e che è
stato ben illustrato da Paolo Bernardini, in linea con quello che possiamo
chiamare il Mediterraneo delle aristocrazie.
Si va a perdere il
valore sacrale che accompagnava l’assunzione della bevanda, con il suo rituale
di strumenti particolari, quali il piccolo tripode per triturare le essenze che
aromatizzavano il liquido.
Il vino mantiene
sempre la sua valenza di bevanda peculiare, che unisce in sè l’aspetto edonistico
e quello più oscuro che deriva dall’inebriamento provocato dalla smodatezza nel
bere, ma il suo uso diviene generalizzato. Il dettagliato e fondamentale esame
del materiale anforico di Cartagine compiuto da B.Bechtold, in
particolare, per quel che ci riguarda, per i suoi periodi Middle Punic I e II, mostra
chiaramente l’importanza e la mole del traffico di anfore vinarie verso la
metropoli africana; la sua veloce disamina della situazione sarda, basata sui
materiali editi e notizie ancora inedite, unitamente ad altre recenti
pubblicazioni, conferma anche per la Sardegna, sia pure in
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